IL SUQ FESTIVAL E LA CARICA DEI 70 MILA

Di il 24 Giugno 2019

La 21ª edizione del SUQ Festival prima di spostarsi a Ventimiglia tira le somme delle undici giornate genovesi con alcuni appuntamenti sold out di teatro, musica, incontri. Affluenza in crescita anche per i laboratori pomeridiani dedicati a grandi e bambini

GENOVA Sono stati oltre 70.000 i visitatori della 21ª edizione di SUQ Festival, la manifestazione prodotta dall’Associazione Culturale Chance Eventi – Suq Genova con la direzione artistica di Carla Peirolero, che ogni anno attira un pubblico molto vario per età e interessi, dimostrando un’apertura e un’accoglienza in cui tutti hanno modo di riconoscersi. Questi i numeri: oltre 100 eventi, 1000 metri quadrati di scenografia firmata da Luca Antonucci, 600 protagonisti, uno staff di 53 persone, 40 botteghe artigianali, 14 cucine diverse da assaggiare, 1 tenda marocchina per i libri e le letture..

“Il Suq – dichiara Carla Peirolero – è davvero un’isola a cui approdare, in un mare un po’ tempestoso quale quello in cui oggi ci troviamo a navigare. Stare vicini, ascoltando un concerto e sulle panche della Chiesa per il teatro, e poi continuare a vivere l’atmosfera del Festival tra profumi e sapori, intorno a un tavolo. E’ raro e prezioso. Il Suq appartiene alla città perché esprime un livello artistico di valore nazionale, europeo, pur mantenendo una cifra popolare; queste due anime si mescolano spontaneamente, tra convivialità e temi attuali”.

Un dato saliente è l’interesse dimostrato dal pubblico verso le tematiche ecologiche. L’impegno ambientale ha portato alla decisione di rendere il Suq plastic free, incontrando la sensibilità dei visitatori che volentieri si sono adeguati, partecipando attivamente a tutti gli incontri di EcoSuq.

Tra gli appuntamenti di maggiore successo in questa edizione del festival sono da segnalare l’incontro con Aboubakar Soumahoro sul libro Umanità in rivolta, la serata piena di emozione di cui sono stati protagonisti Honorine Mujyambere, sopravvissuta al genocidio Tutsi del Ruanda, e Gilberto Salmoni, sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, a cui è stato assegnato il Premio Agorà. Tra i concerti, grande affluenza per le indiane Mandolin Sisters, con la loro musica tradizionale mescolata a ipnotici loop elettronici, per la rapper Chilla con i suoi messaggi femministi e per il jazz raffinato di Franca Masu. Senza dimenticare l’affetto sempre vivo del pubblico del Suq verso un’amica come Roberta Alloisio, di cui è stato presentato il disco postumo Animantiga.

“Il teatro del dialogo” ha registrato il tutto esaurito in occasione delle due prime nazionali e delle successive repliche di Da madre a madre, di Lamponi, Ouattara, Peirolero con cui si è omaggiato il centenario di Nuto Revelli e di Arlecchin dell’onda di Enrico Bonavera. Molti applausi per Iaia Forte impegnata nell’Isola di Arturo e partecipazione in uno spazio magico come l’Isola delle Chiatte per Kassandra di Kevin Rittberger e L’immaginifica storia di Espérer scritto e diretto da Antonio Damasco basandosi su una storia vera.

Suq Festival 2019 si chiude giovedì 27 giugno a Ventimiglia, al Museo Preistorico dei Balzi Rossi con Lampedusa Beach, evento teatrale tratto da un testo di Lina Prosa, interpretato e diretto da Nadia Kibout. Con lei il fisarmonicista Daniele Onorati. Prende forma, a stretto contatto con gli spettatori, la testimonianza di Shauba, il suo sogno di una vita migliore ma anche il suo rapporto primordiale con l’acqua e con la sua identità mediterranea. Biglietto allo spettacolo: 10 euro intero, 7 ridotto.

Gli spettatori di Genova interessati allo spettacolo, quest’anno hanno a disposizione un servizio pullman con prenotazione obbligatoria al numero 329 2054579. La partenza da Genova è prevista alle ore 14,30, il rientro entro le ore 24. Viaggio A/R, visita al museo, cena a buffet e spettacolo: 50 euro (ridotto € 45 per Soci Suq).

C. S.

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