Il rapporto con Paganini: la chitarra di Mazzini al Teatro Carlo Felice

Di il 16 Marzo 2017

-GENOVA- Domani, venerdì 17 marzo, alle ore 20.30 al Teatro Carlo Felice si svolgerà il concerto del duo Andrea Cardinale e José Scanu, rispettivamente al violino e alla chitarra. L’evento si inserisce nell’ambito delle manifestazioni mazziniane che commemorano il 145° anniversario della morte di Mazzini.

 

Il forte legame che ha unito Paganini a Mazzini non è semplicemente la città di origine, Genova. Nonostante questa abbia avuto una particolare impronta su entrambi a cominciare dagli studi musicali, che essi intrapresero nella “Superba”. In realtà il loro punto di incontro è la chitarra, assai amata e praticata da entrambi, come è stato documentato con lettere, testimonianze e nel caso di Paganini con un lascito di partiture di rilievo.

 

Non è infatti noto a molti che una delle maggiori personalità del Risorgimento, Giuseppe Mazzini, fosse appassionato cultore della musica; e che assieme a Paganini fosse dedito alla chitarra.

Nel caso di quest’ultimo il repertorio chitarristico è assai ampio e variegato, e comprende oltre a  moltissimi brani per chitarra sola, duo con il violino, trii con violino o viola e violoncello e ben quindici quartetti con chitarra.

 

Si pensi che le partiture per chitarra sola sono superiori in quanto a numero a quelle per violino solo, e che nella musica da camera la chitarra è pressoché sempre presente nelle sue composizioni. Non meno importanza hanno le arie popolari genovesi che Paganini utilizzerà a piene mani nelle sue composizioni, soprattutto per chitarra.

 

Per quanto riguarda Mazzini testimonianze eloquenti sono le numerose lettere che scrisse alla madre dai suoi esili in Svizzera e a Londra, chiedendo spartiti per il suo strumento; oltre che la sua “Filosofia della musica” pubblicata a Parigi su “L’Italiano” nel 1836 (opera in cui ad esempio Gioachino Rossini è tra i musicisti maggiormente elogiati).

Da queste lettere emerge come Mazzini conoscesse molto bene sia gli autori che il repertorio italiani: Giuliani, Legnani, Carcassi, il suo concittadino Niccolò Paganini (anch’egli più volte citato in varie lettere), Carulli.
Infine è interessante il carteggio con Giuseppe Verdi che Mazzini conobbe personalmente e al quale chiese di scrivere un inno nazionale su un testo di Goffredo Mameli, che fu poi in seguito anche pubblicato.

 

Il programma della serata prevede l’esecuzione di musiche di Gioachino Rossini, Niccolò Paganini e Vincenzo Bellini, autori che Mazzini amava e suonava abitualmente durante i suoi esili.
La chitarra appartenuta a Mazzini, suonata in questa occasione da José Scanu, custodita presso il Museo del Risorgimento di Genova è una Gennaro Fabbricatore, liutaio di Napoli, del 1821.
Venerdì 17 marzo, ore 20.30
Concerto duo violino-chitarra
Andrea Cardinale – José Scanu
Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera
145° anniversario della morte di Mazzini
Gioacchino Rossini – Ferdinando Carulli: Fantasia sulle arie de “La Gazza Ladra” op. 197
Niccolò Paganini: Sonata concertata per violino e chitarra MS. 2
Vincenzo Bellini – Ferdinando Carulli: Variazioni da “Il pirata” op.337
Niccolò Paganini: 3 Capricci op 1 MS 25 nel bicentenario della pubblicazione 1817-2017
Gioacchino Rossini – Ferdinando Carulli: Ouverture da “La Cenerentola” op.159
Niccolò Paganini: Le streghe MS 19

 

Per maggiori info: http://www.carlofelicegenova.it/2017/02/01/concerto-duo-violino-chitarra/

 

(C.S.)

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