“IL MONDO NON MI DEVE NULLA”, COMMEDIA NOIR TRA INTRIGHI E RISATE

Di il 12 Marzo 2015

In scena al Duse la trasposizione teatrale del romanzo di Massimo Carlotto

Di Chiara Gaddi

Rimini, di notte, una strada del centro. Un fascio di luce colpisce una finestra aperta sulla facciata di una lussuosa palazzina. Dall’altra parte, distesa sul divano, una donna, Lise, una croupier tedesca che cerca di godersi la pensione dopo una vita passata sulle navi da crociera ma che ormai, dal mondo, non ha più crediti da riscuotere. E’ l’inizio de Il mondo non mi deve nulla, la storia nata dalla penna di Massimo Carlotto e prestata al palcoscenico, che dopo una lunga tournée in giro per l’Italia è approdata al Duse, dove rimarrà fino al 15 marzo. DSC_6320Sul palco, insieme a Lise, interpretata da una sorprendente Pamela Villoresi, c’è Claudio Casadio, nel ruolo di Adelmo, un uomo di mezz’età che dopo aver perso il lavoro cerca di sbarcare il lunario improvvisando una serie di goffi furti. Mai banale, seppur privo di colpi di scena clamorosi, Il mondo non mi deve nulla è innanzitutto una storia noir. Lise, splendida nei suoi abiti, lontani echi delle serate scintillanti intorno al tavolo verde, è una moderna Gloria Swanson in Viale del Tramonto, il capolavoro di Billy Wilder, sempre sospesa tra il ricordo delle glorie passate e l’accettazione del presente. Adelmo, vocato alla vita in disparte, lontano dai riflettori, senza grosse soddisfazioni ma anche senza grossi dispiaceri, che dichiara che “se non mi avessero licenziato sarei vissuto e sarei morto senza nemmeno accorgermene” non potrebbe essere più diverso. Due vite agli antipodi, che s’incontrano per caso e scoprono di essere accomunate dallo stesso destino: il peso una povertà imminente. In sala, però, si ride anche molto: un noir dai risvolti comici, scanditi a ritmo di mambo, che i protagonisti improvvisano sulla scena, in uno di quei momenti in cui davvero sembra esserci un’alternativa alla mera rassegnazione. Tra un blocco e l’altro ci sono i disegni di Laura Riccioli, proiettati sulla scena a offrire la suggestione degli esterni romagnoli colti di notte, a cavallo di una bicicletta. Alla fine, sarà la scelta tragica di Lise a offrire ad Adelmo una nuova carta da giocare per uscire dall’ombra di Rimini e salpare verso nuovi lidi. Perché come dice prima che cali il sipario “ Ho capito che un uomo nasce e poi muore, ma nel mezzo può avere tutte le vite che vuole…”

Il mondo non mi deve nulla andrà in scena al Teatro Duse fino al 15 marzo alle 20.30, la domenica alle16.

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