“Il Civico delle Radici”: le targhe digitali del MEI che danno voce ai palazzi degli emigrati

Di il 11 Marzo 2025

GENOVA – Al via “Il Civico delle Radici”, il progetto del MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana che, attraverso una targa “parlante” in forma di QR code affissa sulle case da cui sono partiti gli emigranti italiani, ne racconta la storia.

Tra le migliaia di storie che vedono come protagonisti donne e uomini emigrati nei vari continenti, saranno di volta in volta scelte quelle più emblematiche di italiani che, nel mondo, si sono contraddistinti in diversi campi. La prima targa verrà apposta a Sestri Levante nei prossimi mesi, proprio da dove partì Stefano Fortunato, in seguito EstebanFortunati, tra i fondatori del River Plate.

“Il socio n. 4, Esteban Fortunati una vita per il River”, è infatti la clip realizzata dalMuseo Nazionale dell’Emigrazione Italiana in collaborazione con Italea Liguria, con voce narrante di Massimo Wertmuller e testi e sceneggiatura di Maria GraziaLancellotti, e in collaborazione con il Museo del River e Florencia Maria Girardon familiare di Esteban Fortunati.

“Continua il nostro lavoro per far conoscere in profondità quella che definiamo la più grande narrazione popolare e collettiva del nostro paese, grazie a questo progetto le case dalle quali sono partiti i nostri emigranti, spesso senza averi ma con tanta speranza in una vita migliore, potranno raccontare le loro storie” sottolinea PaoloMasini Presidente del Museo Nazionale dell’Emigrazione e promotore dell’iniziativa.

Già a Natale la clip su Cesidio Perruzza, l’uomo che per primo fece l’albero di Natale al Rockfeller Center, realizzata dal Mei in collaborazione con il Museo di San Donato Val diComino, ha riscosso un successo internazionale, così quella su Guillermo Stabile, capocannoniere del primo mondiale di calcio, realizzata in collaborazione con Italea Marche e Liguria.

Per Andrea Pedemonte Referente di Italea Liguria “Una scelta che ha l’obiettivo di aiutare a recuperare narrazioni come queste che contribuiscono a valorizzare la storia della nostra regione, delle nostre città e dei nostri paesi, favorendo anche un turismo particolare legato alla tradizione del territorio e alla riscoperta di ciò che è stata l’emigrazione ligure.”

La scelta del 10 marzo è legata alla partenza, nel 1884, del piroscafo Nord America per un viaggio di 22 giorni da Genova fino a Montevideo. A bordo, tra le centinaia di persone, Edmondo De Amicis e lo stesso giovanissimo Stefano Fortunato diappena 11 anni. Quell’esperienza, a stretto contatto con centinaia di storie di connazionali che lasciavano la loro terra, fu di ispirazione per De Amicis, per scrivere “Sull’Oceano”, unico romanzo italiano a parlare di emigrazione italiana.

Due anni dopo quel viaggio, nel 1886, uscirà dello stesso autore il libro Cuore, in cui nel racconto “Dagli Appennini alle Ande” si narra la storia di Marco, un giovane genovese della stessa età di Stefano, che viaggia da solo da Genova a Buenos Aires,alla ricerca di sua madre. A noi piace pensare che il ragazzino a cui si è ispirato sia proprio Stefano Fortunato.

Il Civico delle Radici fa parte del progetto Il Civico Giusto di RomaBPA gentilmenteconcesso in uso al Mei per le finalità del progetto.

www.museomei.it

C.S.

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