“Il Cinema Ritrovato”, la rassegna dei grandi classici prosegue con un doppio appuntamento il 16 ottobre

Di il 13 Ottobre 2023

GENOVA – Doppio appuntamento con “Il Cinema Ritrovato”, la rassegna di classici restaurati in prima visione, distribuita dalla Cineteca di Bologna e arrivata all’undicesima edizione. Lunedì 16 ottobre 2023 al cinema Ariston di Genova (vico S. Matteo 14, tel. 010 2473549) alle 19 sarà proiettato “Pasolini. Cronologia di un delitto politico” di Paolo Fiore Angelini, mentre alle 21.30 a grande richiesta torna “Il cielo sopra Berlino” (“Der Himmel über Berlin”) di Wim Wenders in lingua originale tedesca con i sottotitoli in italiano.

“Pasolini. Cronologia di un delitto politico”, è un film-inchiesta sull’omicidio di Pier Paolo Pasolini, rispetto al quale permangono ombre, misteri, depistaggi e silenzi. La proiezione precede di due settimane quella fatidica della morte di Pasolini, avvenuta nella notte del 2 novembre 1975. Oltre ad una ricostruzione dettagliata dei fatti – grazie a numerose testimonianze “incrociate”, anche inedite (risalta quella del Generale dei Carabinieri Antonio Cornacchia, lo stesso che arrestò Vallanzasca, aprì il bagagliaio entro cui giaceva il corpo di Aldo Moro e fu tra i primi ad arrivare ad Ostia, sul luogo del delitto) – il film di Paolo Fiore Angelini suggerisce ipotesi, moventi, dubbi, domande sulla morte del poeta, regista e intellettuale, legandoli inesorabilmente alla delicata situazione italiana di quegli anni e al lavoro stesso che Pasolini stava portando avanti (basti pensare al film “Salò o le 120 giornate di Sodoma” e all’incompiuto romanzo “Petrolio”).

Liberamente ispirato all’omonimo libro di Paolo Speranzoni e Paolo Bolognesi (pubblicato da Castelvecchi), con la partecipazione – tra gli altri – di Furio Colombo, Paola Benedetti, Guido Calvi, Dacia Maraini e Goffredo Fofi, “Pasolini. Cronologia di un delitto politico” ha il pregio non secondario di mettere pienamente in luce la costante persecuzione di cui Pasolini è stato vittima in vita, una gogna mediatica portata avanti sulla stampa, in numerose occasioni pubbliche e con i più disparati provvedimenti “ad personam”. Il film è in ultima analisi la testimonianza di come la libertà e lo spirito critico di un intellettuale che riflette in profondità e senza paura sulla società in cui vive possano risultare pericolosi, fino a pagarli con la vita. 

“Il cielo sopra Berlino” è uno dei capolavori del regista tedesco Wim Wenders, presentato in versione originale. È il ritratto di una città abitata da angeli. Invisibili, condividono lo spazio – ma non il tempo, né il colore – con gli umani. Sono immortali ma in fondo desiderano la nostra stessa fragilità, il nostro soffio vitale, toccare le cose e i corpi come noi li tocchiamo, baciare una donna, ferirsi e sentire finalmente il gusto del proprio sangue, amare e soffrire come noi amiamo e soffriamo.

Realizzato senza una sceneggiatura iniziale, scritto giorno per giorno, “come si scrive una poesia”, insieme allo storico collaboratore Peter Handke (Premio Nobel per la letteratura nel 2019), traendo ispirazione tanto dalle “Elegie Duinesi” di Rilke quanto dai quadri di Paul Klee ma anche dalle canzoni dei Cure, “Il cielo sopra Berlino” è insieme una fiaba, una riflessione filosofica, un documentario su questa città dove convivono presente e passato, una storia d’amore e un film sulle persone che vorremmo essere. È stato girato nel 1987. Due anni dopo è stato abbattuto il Muro.

Oltre a Bruno Ganz, attore-feticcio di Wenders e alla splendida Solveig Dommartin vede, tra gli altri, la partecipazione straordinaria di Peter Falk e quella di Nick Cave, meravigliosamente immortalato da Wenders insieme ai suoi Bad Seeds in due memorabili esecuzioni live di “The Carny” e “From her to Eternity”.A testimonianza della straripante passione di Wenders per il rock in generale e per la new wave in particolare troviamo nella colonna sonora del film anche brani di Laurie Anderson, Tuxedomoon, Crime & The City Solution, Minimal Compact, Sprung aus den Wolken e Laurent Petitgand.

Pochi film rendono l’idea di poesia al cinema come “Il cielo sopra Berlino”, impossibile dunque resistere alla tentazione di riportarlo nuovamente in sala, perché «Non c’è niente di meglio del cinema – ha dichiarato Wenders – per ispirarci e per dirci chi siamo. Non si fa esperienza da soli, ma si fa esperienza con gli altri e questo ti prepara alla vita dopo il film».

La distribuzione de “Il cielo sopra Berlino” è in collaborazione con CG Entertainment e Goethe-Institut.

PROSSIMI APPUNTAMENTI DE “IL CINEMA RITROVATO”

Novembre

IL GRANDE LEBOWSKI di Joel Coen

LA CHIOCCIOLINA E LA BALENA di Max Lang e Daniel Snaddon

Dicembre

IO TI SALVERÒ di Alfred Hitchcock

Gennaio

THE DREAMERS – I SOGNATORI di Bernardo Bertolucci

Febbraio

LA SIGNORA DELLA PORTA ACCANTO di François Truffaut

Marzo

PERSEPOLIS di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud

Aprile

L’ARPA BIRMANA di Kon Ichikawa

Maggio

IL GIARDINO DELLE VERGINI SUICIDE di Sofia Coppola

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CS.

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