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Grande festa in Piazza De Ferrari: l’inaugurazione del Presepe, l’accensione dell’albero di Natale e le luminarie dei palazzi storici

GENOVA – Ieri domenica 8 dicembre Genova e la Liguria hanno dato il via alle festività natalizie con la tradizionale accensione dell’illuminazione di piazza De Ferrari e quella dell’albero di Natale allestito a pochi passi da Palazzo Ducale. Inaugurato inoltre il tradizionale Presepe settecentesco allestito al piano terra del palazzo della Regione.
L’accensione è stata accompagnata dallo spettacolo del Coro delle voci bianche del Teatro Carlo Felice di Genova, che ha eseguito un medley di canzoni natalizie, durante il quale i palazzi sono stati accesi uno per volta, fino all’accensione finale dell’albero.
“Assieme al presepe, l’illuminazione della piazza e dell’albero di Natale ci proiettano nelle festività, un periodo importante per le famiglie, per la spiritualità ma anche per l’economia della nostra regione – commenta il presidente della Regione Liguria Marco Bucci – Voglio augurare a tutti buone feste, con uno sguardo al futuro e all’anno nuovo che sta arrivando: il nostro obiettivo è che sia pieno di soddisfazioni. Noi ci impegneremo affinché il 2025 sia un anno in cui faremo tanto per una grande regione, che è quello che i genovesi e i liguri si meritano”.
L’albero di Natale è un abete rosso (Picea abies) alto oltre 17 metri, con un diametro alla base di circa 50 centimetri, proveniente da un’area di pascolo sulle Alpi in località Alpe Grande, in valle d’Intelvi. L’albero è stato donato dal comune di Centro Valle Intelvi, in provincia di Como. Si tratta di un esemplare isolato cresciuto in un’area oggetto di un intervento di recupero del pascolo da parte del Consorzio Forestale Lario Intelvese. L’obiettivo dell’intervento è aumentare la superficie a disposizione degli allevatori locali per l’alimentazione del bestiame.
“Mi fa particolarmente piacere intervenire a Genova – sottolinea il vicepresidente della Giunta regionale lombarda, Marco Alparone – per un momento così speciale come l’accensione dell’albero di Natale. Un abete che proviene dalla Lombardia, viene donato alla città e consolida un rapporto di grande amicizia tra le due regioni, come testimoniano le tante iniziative organizzate insieme sia a Milano che nel capoluogo ligure. È bello condividere la gioia dell’arrivo della festa della cristianità soffermandosi sugli sguardi curiosi, meravigliarsi osservando le emozioni che i bambini e le loro famiglie provano ammirando questo albero coloratissimo, immergendosi nel clima dell’attesa che dona pace e serenità di cui tanto abbiamo bisogno”.
“Con l’accensione del grande albero di piazza De Ferrari a Genova si apre simbolicamente la stagione turistica invernale in Liguria – commenta l’assessore regionale al Turismo Luca Lombardi –, quest’anno più che mai puntiamo moltissimo a promuovere non solo le nostre città d’arte, con i loro eventi natalizi e musei, ma anche i nostri incantevoli borghi dell’entroterra che hanno strutture ricettive di prim’ordine in grado di ospitare al meglio e soddisfare ogni tipo di richiesta da parte dei visitatori italiani e stranieri”.
“Rinnoviamo anche quest’anno una delle più sentite e amate tradizioni dai genovesi – dichiara il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi – la presenza dell’albero in piazza De Ferrari, i presepi nel centro storico e nelle delegazioni, i mercatini e le luminarie, che in questi giorni stiamo accendendo con i diversi Civ, nei diversi quartieri della città, contribuiranno diffondere l’atmosfera natalizia tra le vie e le piazze, all’insegna delle nostre tradizioni e dello spirito della nostra comunità”.
L’illuminazione di piazza De Ferrari è stata realizzata e offerta alla città da Iren, che ha provveduto a installare migliaia di lampadine a led a basso consumo sulle facciate dei palazzi della principale piazza della città. L’innovativo sistema di illuminazione, basato su di una tecnologia brevettata con l’impiego di luci smart e controller intelligenti, consentirà di creare effetti luminosi pensati per esaltare la bellezza e la spiritualità del Natale.
Presenti all’evento e all’accensione anche il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi, gli assessori regionali alla Cultura Simona Ferro e alla Sanità Massimo Nicolò, il presidente del Consiglio regionale Stefano Balleari, l’assessore al Commercio del Comune di Genova Paola Bordilli, il consigliere delegato ai Grandi eventi Francesca Cavalleri e, in rappresentanza del Comune di Centro Valle Intelvi, il consigliere Gabriele Andreoli.
“Anche per le festività 2024 Iren ha voluto contribuire a rendere più bella Genova, realizzando l’allestimento luminoso di Piazza de Ferrari, cuore della città – aggiunge Gianluca Bufo, AD di Iren –. La vicinanza ai nostri territori è un punto fondamentale del nostro agire e del nostro lavoro, che ogni giorno, fornendo servizi di qualità, è supporto ai cittadini e motore di sviluppo per le imprese. Con questa installazione vogliamo confermare la nostra presenza accanto ai genovesi”.
È stato inoltre inaugurato alla presenza del presidente della Regione Liguria Marco Bucci e dell’arcivescovo di Genova Marco Tasca il tradizionale presepe allestito, come ogni anno, al piano terra del palazzo di piazza De Ferrari, visibile dall’esterno attraverso un vetro. Si tratta di una storica composizione del ‘700, già utilizzata in passato per il presepe del palazzo, vincolata e di grande pregio sia per la fattura delle statuine scolpite, che per gli abiti in tessuto.
L’opera è attribuita a Pasquale Navone, un allievo del Maragliano, uno dei più importanti scultori dell’epoca. Il complesso proviene dalla chiesa di San Bartolomeo Apostolo del quartiere genovese di Staglieno. Uno degli aspetti più significativi che identificano questa natività come emblematica della tradizione del presepe genovese è la presenza di una figura che indossa un paio di pantaloni di tessuto jeans, testimonianza di come questo materiale fosse già usato nel 1700, in particolare dalle classi popolari.
“Il presepe è un simbolo importante, sicuramente per tutti coloro che hanno fede e guardano al lato spirituale del Natale – commenta il presidente della Regione Liguria Marco Bucci – ma è anche un elemento delle nostre tradizioni, qualcosa di profondamente genovese e ligure, che rimanda al nostro passato e che racconta la nostra storia. La scuola genovese del presepe settecentesco è una delle più radicate, sentite e artisticamente rilevanti nel panorama nazionale, e noi vogliamo continuare a celebrarla e tramandarla grazie a questa stupenda natività, restaurata dal Laboratorio regionale, e allestita grazie alla collaborazione con l’Accademia Ligustica di Belle Arti e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio”.
“La nostra terra può vantare un patrimonio molto ricco, che va dall’architettura ai musei, dalle chiese ai dipinti e alle sculture. Il presepe settecentesco è sicuramente uno degli elementi più tradizionali e significativi, che la nostra amministrazione vuole curare e valorizzare – spiega l’assessore regionale alla Cultura Simona Ferro –. Non è infatti un caso che questo presepe sia stato oggetto di un intervento del nostro Laboratorio di restauro, una realtà rinomata e di altissimo profilo, tanto da aver ricevuto l’incarico di restaurare due dipinti del Santuario di Assisi. L’impegno della Regione nel campo culturale va però oltre la promozione, e consta di fatti concreti: si sta infatti per concludere un concorso pubblico per assumere un restauratore per il laboratorio. Nei primi mesi del 2025 si svolgeranno le prove di un secondo concorso, per aiuto restauratore. In questo modo vogliamo dare immediata concretezza a uno dei punti del programma del presidente, ovvero la riapertura del laboratorio dopo i pensionamenti, e poter così pianificare una nuova serie di interventi sul territorio, in particolare nell’entroterra”.
“Per noi cristiani il presepe è il cuore del Natale – aggiunge l’arcivescovo di Genova Marco Tasca – perché simboleggia la nascita di Gesù, Dio che si fa uomo ed entra nella storia. Il presepe, allestito nelle chiese, nei luoghi di lavoro, negli ospedali, nelle proprie case, è una tradizione bella che ci fa scoprire il significato del Natale: la grotta di Betlemme accoglie Gesù, così come noi siamo chiamati ad accogliere tutti coloro che incontriamo nella nostra vita quotidiana. Siamo alla vigilia dell’inizio del Giubileo 2025, in cui il Papa ci chiede di essere ‘Pellegrini di speranza’. La nascita di Gesù rappresentata nel presepe rende visibile la presenza di Dio nella storia dell’uomo e ci rende ancora più consapevoli di come la vera speranza nasca solo dalla certezza che Lui è presente nelle nostre vite”.
C.S.

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