“GENOVESI – Nuovi volti, nuove famiglie, nuove culture”: al Ducale un racconto di integrazione cittadina

Di il 13 Dicembre 2024

GENOVA – Oggi venerdì 13 dicembre alle ore 18 nello Spazio Aperto di Palazzo Ducale si inaugura la mostra fotografica “GENOVESI – Nuovi volti, nuove famiglie, nuove culture”. L’esposizione è un racconto visivo che esplora il fenomeno dell’integrazione a partire dalle storie quotidiane di famiglie formate da persone provenienti da culture e origini diverse, che vivono e lavorano nella città ligure.

L’idea di questa mostra è di Ciro Abd El, fotografo e videomaker di origini marocchine, che ha voluto raccontare il processo di integrazione in modo originale e diretto. “GENOVESI” non si limita a raccontare una storia di migrazione, ma offre una visione concreta di come la diversità etnica e culturale, lungi dall’essere un ostacolo, possa essere un’opportunità di arricchimento reciproco. Attraverso gli scatti, l’autore documenta una nuova realtà sociale, fatta di coppie e famiglie che, nonostante le differenze iniziali, hanno scelto di costruire insieme un futuro comune, superando le difficoltà imposte da pregiudizi e stereotipi.

Il progetto si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione del territorio e della comunità. Ciro Abd El, infatti, è un abitante del Sestiere di Prè, una zona storica di Genova che negli ultimi anni ha visto crescere una vivace comunità multiculturale. È proprio qui, nell’Hub Archivolto gestito dal Circolo Vega, che il progetto ha preso forma, dando il proprio supporto economico e organizzativo, contribuendo così alla realizzazione di una mostra che non è solo un’installazione artistica, ma un’occasione di riflessione per tutta la città. Il Circolo Vega ha infatti subito creduto nell’iniziativa che si inserisce all’interno del Patto di sussidiarietà del Centro Storico di Genova, un progetto di co-progettazione che coinvolge il Comune di Genova e numerosi enti del terzo settore.

La mostra si distingue per la sua capacità di raccontare una realtà in evoluzione: le fotografie esposte, realizzate da Ciro Abd El insieme ad alcuni studenti del corso di fotografia dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, offrono uno spaccato genuino e non retorico della nuova Genova che cresce attraverso l’integrazione. Oltre agli scatti di Abd El, le immagini sono il frutto anche di Francesca Cangiotti e Paolo Saracco, quest’ultimo responsabile anche della post-produzione delle fotografie. La grafica del libro che accompagna la mostra è stata curata da Agnese Annibaldi, creando un design che valorizza il messaggio di inclusione e ibridazione che è al centro del progetto.

Nel libro che accompagna la mostra, Ciro Abd El scrive: “Le nostre immagini documentano, anche se in modo simbolico e parziale, un aspetto reale ed emergente della società: la nascita di coppie tra persone con culture lontane tra loro, con sogni ed esigenze a volte inizialmente differenti. Ci siamo limitati a raccontare questa nuova realtà attraverso i volti delle protagoniste e dei protagonisti di questo cambiamento, persone che, senza lasciarsi intimorire dai problemi che possono sorgere dalla diversità, hanno creato coppie stabili, nuove famiglie, dimostrando di avere fiducia nel contesto sociale in cui vivono e in cui si troveranno a vivere i loro figli”.

L’inaugurazione della mostra sarà anche l’occasione per un confronto su questi temi, con l’intervento di esperti del fenomeno migratorio che hanno contribuito con i loro scritti al libro fotografico:  Luca Borzani, Luca Queirolo Palmas, Bruno Barba ed Ernesto Curioni, studiosi ed esperti di integrazione, dialogheranno sul significato di queste nuove famiglie e sull’impatto che l’ibridazione culturale ha sulla società contemporanea. Le loro parole aiuteranno a contestualizzare le immagini e a dare maggiore spessore al messaggio che la mostra vuole trasmettere: un invito a vedere la diversità non come un ostacolo, ma come una risorsa.

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 6 gennaio 2024, con orari dalle 14.30 alle 19.00 (eccetto i giorni 25, 26 e 31 dicembre), con ingresso gratuito.

C.S.

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