Galata Museo del Mare, dal 14 gennaio “Attraverso le Grandi Acque” mostra di arti figurative di Paola Abbondi, Sandro Cordova e Massimo Pompeo 

Di il 12 Gennaio 2023

GENOVA – L’acqua, da cui tutto nasce. Il mare, che molto da e molto toglie. Dai miti omerici ai viaggi della speranza di chi cerca una nuova vita oltre il mar Mediterraneo. Il nostro mare. Un mare straordinario, chiuso in sé con “l’unica via d’uscita” delle Colonne d’Ercole. Oltre le “grandi acque” dell’Oceano. Il titolo della mostra è paradigma e cifra del percorso espositivo, un vedere “oltre”, varcare e sapere che altri mondi sono possibili. Un percorso artistico che lega profondamente i tre artisti: Paola Abbondi, Sandro Cordova e Massimo Pompeo. La prima marchigiana ma ormai pontina di adozione, Cordova e Pompeo due pontini doc. Tutti e tre vivono sulle sponde dove approdò Enea nel suo viaggio da Troia fino alle sponde laziali, da cui nacque Roma. “Tutto nasce dal mare, tutto finisce nel mare”.

I tre artisti sono coscienti del compito culturale e di “sincerità” che l’artista deve avere, presentano nella magnifica cornice del Galata Museo del Mare, la loro produzione più recente per dar voce ai milioni di milioni di vite nate dall’acqua.

Dal 14 al 27 gennaio le loro opere saranno esposte nella saletta dell’Arte. Il giorno 13 avrà luogo alle ore 17.00 l’inaugurazione della mostra alla presenza dei tre artisti.

Tre artisti profondamente diversi ma anche uguali nel loro rapporto con la materia: Paola Abbondi crea dalla materia grezza, dal “fango”, dall’argilla, dalle materie primordiali. Da vita a frammenti di vita, a frammenti che emergono dalle acque, dai mari, dai fiumi, dai ruscelli, dalle pozzanghere… il fango! Il suo contatto con la materia è viscerale, penetrante, le sue opere performanti, creano illusioni e forme compiute.

Sandro Cordova, un grande osservatore. Prende spunto dai dettagli degli oggetti marini. Li reinterpreta, gli da nuova e diversa vita, significati e scopi rinnovati. Lui sa vedere oltre l’acqua. le sue opere illuminano e fanno sparire i falsi dei.

Massimo Pompeo vive di visioni, figure astratte, rapporto materico con i colori. Lui è il più “terreno” dei tre, si serve di ciò che il mare porta sulle rive terrestri e ne mostra i lati nascosti.

Tre interpreti del mare e dell’acqua così diversi, così uguali. Di fondo danno vita alla speranza che l’acqua sia sempre una fonte di nuova vita e che non esaurisca mai il suo ciclo vitale.

La curatela della mostra è di Mauro Conciatori e Loredana Trestin, con l’Associazione Divulgarti e l’ospitalità del Galata Museo del Mare.

Il Galata Museo del Mare è il più grande museo marittimo del Mediterraneo. La visita al museo consente al pubblico di compiere un viaggio nella storia della navigazione dal Medioevo ai giorni nostri, dall’età del remo a quella delle grandi migrazioni moderne. Un percorso che si snoda in 12.000 mq, articolati in 31 sale distribuite su 5 livelli.

Dalle radici della marineria genovese, illustrata nella “Veduta di Genova” nel 1481 da Cristoforo Grassi, passando per Cristoforo Colombo, ritratto nel dipinto di Ridolfo del Ghirlandaio (XVI Sec.), alle riproduzioni, in scala 1:1, della galea genovese del ‘600 e del brigantino-goletta “Anna” della prima metà dell’800, sino a giungere al Padiglione MeM, Memorie e Migrazioni, dove è possibile rivivere l’esperienza storica della grande traversata oceanica a bordo del Piroscafo “Città di Torino”. Il percorso prosegue poi attraverso la Sala Armatori, dove si racconta l’evoluzione della cultura marittima moderna e contemporanea genovese, la Sala Coeclerici, con la collezione di dipinti “Navigare nell’Arte” della Fondazione Paolo Clerici, e l’allestimento dedicato alla T/n Andrea Doria, la nave più bella del mondo.

Dalle grandi terrazze panoramiche Mirador e Coeclerici si può godere dell’incantevole veduta della città, con i suoi colorati edifici medievali, e del Porto Antico.

La collezione comprende oltre 4.300 oggetti originali, tra cui strumentazioni tecniche per la navigazione, provenienti dall’Istituto Idrografico della Marina Militare, diversi atlanti storici di grande pregio e due globi – celeste e terrestre – realizzati tra il ‘500 e la fine del ‘700.

È parte del percorso la visita al sottomarino S-518 “Nazario Sauro”, primo battello musealizzato visitabile in acqua.

Biglietti: Galata Museo del Mare e Sommergibile Nazario Sauro: intero 17.00 euro; ridotto 12.00, scuole 7.50 euro, famiglie 38.00 euro.

Orari: Fino al 28 febbraio il museo è aperto dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso ore 17); sabato e domenica & festivi dalla 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18). Per informazioni e prenotazioni: tel. 0102533555, www.galatamuseodelmare.it

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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