FESTA DI SAN GIOVANNI BATTISTA: TUTTI GLI EVENTI IN PROGRAMMA

Di il 21 Giugno 2019
Falò di San Giovanni

Leggende, concerti, processioni e molto altro in occasione della festa del patrono di Genova, in attesa del tradizionale falò in Piazza Matteotti. Si parte con il Ghost Tour e il concerto dedicato ai Pink Floyd

GENOVA – Come ogni anno, Genova si prepara a vivere la notte più magica di inizio estate festeggiando il suo patrono San Giovanni Battista con una serie di eventi tra le strade e le piazze del centro storico, che spaziano dalla tradizione al folklore al momento religioso.

I festeggiamenti iniziano la sera della vigilia, domenica 23 giugno: alle20.30 partirà da piazza Matteotti il Ghost Tour, un intrigante e misterioso viaggio alla scoperta di vecchie e nuove leggende tra i tesori del centro storico. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Genova con la collaborazione delle associazioni e degli artisti coinvolti e coordinata dal Circolo Culturale Fondazione Amon.
La serata di domenica 23 prosegue, sempre in piazza Matteotti, alle ore 22.00 con The Wall-Il concerto: a quarant’anni dall’uscita del disco dei Pink Floyd, la riproposizione dei brani più famosi di uno dei gruppi più importanti nella storia del rock. Tra gli altri, Another brick in the wall, Hey you e Time. Band e Coro dell’Università di Genova.

A mezzanotte in piazza Matteotti, l’accensione del tradizionale Falò di San Giovanni e un intrattenimento musicale con Filippo Gambetta e Sergio Caputo, rispettivamente all’organetto diatonico e al violino. I due musicisti propongono melodie sia da ascoltare che da danzare, creando un connubio sonoro tra polke, scottish, bourrée e i colori delle musiche nordafricane e mediterranee.

Lunedì 24 giugno alle ore 10.30, la celebrazione della Messa nella cattedrale di San Lorenzo dove, alle 17.00, il Cardinale Angelo Bagnasco, presiederà la celebrazione dei Vespri solenni. Seguirà la spettacolare processione che, con partenza dalla Cattedrale, si snoderà attraverso via San Lorenzo, piazza Raibetta, via Frate Olivero, piazza Caricamento, entrerà nell’area del Porto Antico e arriverà a Calata Falcone Borsellino per la Benedizione della città e del mare. La solenne processione percorrerà poi via della Mercanzia e risalirà via San Lorenzo per terminare in piazza San Lorenzo. Alla processione parteciperà il sindaco Marco Bucci e sarà presente il Gonfalone della città

LA STORIA DELLA FESTA DI SAN GIOVANNI A GENOVA

Tra la fine dell’XI e l’inizio del XII sec. si verificano a Genova due eventi di eclatante rilevanza: i Genovesi partecipano trionfalmente alla prima Crociata e si consolida il ruolo della “Compagna Communis”, da cui prenderà forza e slancio l’affermazione di Genova come Comune. Genovesi, baresi e veneziani già da tempo erano alla ricerca delle reliquie di San Nicola da Myra; al ritorno dalla prima crociata e sotto la guida di Guglielmo Embriaco i genovesi sbarcarono in quei luoghi, ma scoprirono di essere stati preceduti dai baresi. Addirittura nel timore di un raggiro dei monaci finirono per scavare comunque sotto l’Altare Maggiore e così rinvennero le ceneri di San Giovanni Battista. L’arrivo delle ceneri a Genova su tre vascelli nel 1098 fu davvero un avvenimento memorabile per la città.

La devozione al Santo cominciò a farsi sempre più fervente e a riflettersi in varie forme: numerose cappelle pubbliche e private, oltre alla realizzazione di varie edicole sacre dedicate appunto al Battista vennero erette progressivamente.

Alla fine del Duecento venne istituita la Confraternita intitolata a San Giovanni, con il compito di accompagnare le reliquie al Molo in caso di tempesta in mare; nel 1327 la Repubblica proclamò il Santo “Patrono di Genova”, affiancandolo a San Giorgio e decretando una processione da tenersi ogni anno. Si ha notizia, già prima dell’XI secolo, di come sulle piazze principali di Genova e nei paesi di tutta la Liguria si accendessero enormi falò attorno ai quali si radunava la gente in festa: erano, queste, tradizioni di origine precristiana, infatti i pagani celebravano il 24 giugno la festa di Fors Fortuna e quei fuochi accesi nella notte tra il 23 ed il 24 giugno erano finalizzati ad allontanare gli spiriti maligni e le streghe che si credeva uscissero dai loro antri per danneggiare i raccolti e uccidere bestiame e uomini. La Chiesa continuò a condannare più volte tali rituali ma, vista l’impossibilità di cancellarli, operò per trasformare i falò profani di tradizione pagana in fuochi sacri peraltro rievocativi dell’elogio di Cristo per il Battista.

Una “grida” del 1570 arrivò, di conseguenza, a invitare i cittadini di Genova a festeggiare San Giovanni “con quella letizia con cui lo celebrarono i nostri antichi da tempo immemorabile”.

I fuochi diventarono pertanto motivo di festa e di convivio: ovunque vi fosse uno spazio – piazza Sarzano, Santa Maria di Castello, Principe, San Teodoro e in tutte le alture – si innalzavano fiamme bruciando legna da ardere e roba vecchia, si ballava la “moresca” e si cuocevano cipolle e lumache. Dove non si potevano accendere falò, si appendevano lanternine di carta colorata con dentro lumini e si scoppiavano mortaretti, girandole, razzetti in un tripudio di luci e colori.

Ancora oggi l’antica tradizione prosegue e la notte fra il 23 e il 24 giugno – dunque la notte della vigilia della festa di San Giovanni – la città si anima con giochi di strada, falò in piazza e fuochi sul mare.

C.S.

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