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“FEF”, alla Sala Mercato arriva Elena Arvigo con tre spettacoli di approfondimento teatrale
GENOVA – Alla Sala Mercato mercoledì 23 ottobre e giovedì 24 per il “Festival dell’Eccellenza al Femminile” arriva Elena Arvigo con una speciale rassegna teatrale sulle sue più recenti creazioni di scena. Si tratta di tre diversi spettacoli di approfondimento dell’attrice e regista genovese ospitati nel cartellone di Teatro Nazionale ideato da Consuelo Barilari. Al termine degli incontri ci saranno gli ormai consueti dialoghi ‘Trenta minuti fuori scena’ con gli ospiti Nicola Crocetti, Francesca De Sanctis e Sergio Cofferati.
Il pubblico è invitato a seguire alcune tracce del percorso teatrale di Elena Arvigo attraverso tre lavori di grande impatto emotivo che la rappresentano:
23 ottobre, ore 20:30: Elena – Un’immersione nel mito greco attraverso una rilettura contemporanea del personaggio di Elena di Troia. Un monologo intenso che ci invita a riflettere sulla figura femminile nella storia e sulla complessità delle relazioni umane in un contesto di guerra e resistenza.
24 ottobre, ore 19:30: 4.48 Psychosis – Un’opera di sconvolgente intensità, che affronta temi come la malattia mentale, la solitudine e la morte. Elena Arvigo interpreta il testo di Sarah Kane, autrice inglese che ha fatto del dolore una profonda ferita da raccontare in scena, accompagnandoci in un viaggio introspettivo, alla scoperta delle pieghe più buie dell’anima.
24 ottobre, ore 21:30: Una storia al contrario – Un racconto che intreccia le pagine dell’omonimo romanzo autobiografico di Francesca De Sanctis che, sulla sua pelle, ha vissuto la chiusura dello storico quotidiano l’Unità perdendo il lavoro. Uno spettacolo intimo e toccante, che ci parla di memoria, identità e scelte di campo.
Al termine degli spettacoli, inoltre, torna l’appuntamento con gli incontri ‘Trenta minuti fuori scena’: mercoledì 23 ottobre Elena Arvigo dialoga con il grecista, traduttore e studioso di Poesia classica Nicola Crocetti; giovedì 24 ottobre, invece, nell’intervallo tra i due spettacoli Francesca De Sanctis, critica teatrale e giornalista, dialoga con Sergio Cofferati sui temi del lavoro culturale, del precariato e di una triste memoria recente come quella che riguarda la chiusura del giornale fondato da Antonio Gramsci
Su questo tema Francesca De Sanctis ricorda «A quattro anni dalla pubblicazione del romanzo continuo a camminare lungo un filo sottilissimo dal quale cerco di non cadere. La stabilità lavorativa, dopo gli anni trascorsi all’Unità, non l’ho più trovata. E purtroppo questa condizione di precarietà riguarda non solo me, ma un’intera generazione cresciuta e formata negli anni Ottanta-Novanta e rimasta incastrata in un gioco della vita nel quale sembra impossibile guadagnarsi il diritto alla serenità».
Info e biglietti: teatronazionalegenova.it eccellenzalfemminile.it
Gli spettacoli in dettaglio
23 ottobre ore 20:30 Sala Mercato
Elena
di Ghiannis Ritsos
regia Elena Arvigo
con Elena Arvigo e Monica Santoro
scene e costumi: Elena Arvigo
assistente alla regia: Monica Santoro
consulenza musicale Ariel Bertoldo; collaborazione scene: Maria Alessandra Giuri
consulenza al testo: Francesco Biagetti
produzione Teatro OUT OFF con Compagnia Elena Arvigo (Associazione Santarita &Jack teatro)
Durata dello spettacolo: 60 minuti.
Chi è Elena? La regina di Sparta? Perché ci fu la guerra di Troia? La guerra è forse sempre per un inganno? Chi sono gli eroi? E dopo la guerra, cosa rimane?
In questo viaggio ogni nuovo pensiero mette in discussione il precedente e ci sollecita nuove domande. Elena è il racconto di un viaggio nel tempo che solo la potenzialità eterna e sempre viva dei miti ci concede di fare e rifare per rinnovare il senso e la coscienza di ciò che fu.
Elena nella traduzione di Nicola Crocetti, fa parte della raccolta “Quarta dimensione” del poeta greco Ghiannis Ritsos. Una creazione nata durante i suoi anni di detenzione nei campi di concentramento di Karlovasi (Samo) del regime militare dei colonnelli, che presero il potere in Grecia dal ‘ 67 al ‘ 74. La maschera della mitologia servì al poeta per eludere la rigida censura del regime: fingendo di scrivere della classicità denunciava la tragica realtà di un Paese schiacciato dalla morsa dei moderni tiranni. L’Elena di Ritsos, di età indefinibile, è il simbolo della caducità di ogni cosa. Elena riflette sul passare del tempo che tutto travolge: ricordi, affetti, eventi; rievoca l’antico splendore; si duole della inevitabile perdita di senso delle cose: «a poco a poco le cose hanno perso senso, si sono svuotate; /d’altronde ebbero mai alcun senso?». Ma ecco apparire in questo naufragio esistenziale una speranza fuggevole ma tenace, come le erbacce che, malgrado tutto, crescono sulle rovine e le ricoprono. C’è qualcosa che si salva dalla distruzione: la volontà indomita dell’uomo di combattere per il suo sogno, quel resistere alle ingiustizie che forma il nucleo della storia umana e ne attesta la bellezza: “Eppure – chissà –là dove qualcuno resiste senza speranza, è forse là che inizia la storia umana, come la chiamiamo, e la bellezza dell’uomo”.
Questo spettacolo fa parte del progetto “Le Imperdonabili” inaugurato da Elena Arvigo nel 2013 su figure di donne, testimoni scomode mitiche e reali, del loro tempo. L’atto giornalistico e quello poetico diventano così simbolo e testimonianza di una resistenza, prima di tutto, del pensiero.
ore 21.30 – per il ciclo di Incontri “30 minuti fuori scena”
Elena Arvigo dialoga con Nicola Crocetti (grecista, traduttore ed editore)
24 ottobre ore 19:30 Sala Mercato
4.48 Psychosis
di Sarah Kane
traduzione Barbara Nativi
regia Valentina Calvani
con Elena Arvigo
musiche originali Susanna Stivali; scene, costumi e luci Valentina Calvani e Elena Arvigo
produzione Santarita & Jack Teatro; con sostegno Teatro OUT OFF
Durata dello spettacolo: 55 minuti
4:48 Psychosis è l’ultimo testo scritto da Sarah Kane, una partitura lirica, una sinfonia sull’amore e sull’assenza di amore attraversato in versione integrale da Elena Arvigo che dà voce e corpo ad uno dei testi più controversi, assoluti e intimi del teatro contemporaneo mondiale. Non aderisce alla forma teatrale convenzionale: la parola della Kane è flusso di pensiero: 24 quadri in cui non ci sono indicazioni per la messa in scena né temporali né psicologiche. 4:48 Psychosis descrive il luogo senza confini, senza le barriere che dividono la realtà dall’immaginazione. Non è dunque l’ultima lettera di un suicida ma una preghiera, una richiesta di ascolto e di amore.
4:48 Psychosis porta alla luce il desiderio di speranza celato nel disagio, offrendo al pubblico l’opportunità di riscoprire il senso di compassione e umanità. Non uno spettacolo sulla follia dunque ma un inno alla vita. Come dice Alda Merini: “La follia è la mancanza di qualcuno d’importante”.
La messa in scena è stato il risultato di un un “pas de deux” tra regista ed attrice rivolto ad ogni elemento della messa in scena.
Nell‘intervallo tra i due spettacoli – ore 20.30 – per il ciclo di incontri “30 minuti fuori scena” Francesca De Sanctis, giornalista e critica teatrale, autrice del romanzo Una Storia al contrario dialoga con Sergio Cofferati
24 ottobre ore 21:30 Sala Mercato
Una storia al contrario
un progetto di e con Elena Arvigo
(dall’omonimo librodi Francesca De Sanctis – Giulio Perrone editore, 2020)
regia Elena Arvigo
regista collaboratore Ciro Masella; aiuto regia Monica Santoro
luci Laura De Bernardis; audio Brando Nencini
Durata dello spettacolo: 60 minuti
Il libro di Francesca De Sanctis diventa uno spettacolo teatrale. Il racconto di una storia privata diventa generazionale con lo sfondo della complessa vicenda del quotidiano L’Unità, il giornale fondato quasi 100 anni fa da Antonio Gramsci e che nel 2017 sospende le pubblicazioni. La sua storia personale, la famiglia, gli amori, i figli, la malattia si fondono con le vicissitudini di un mestiere e di una carriera da reiventare e ridefinire ad ogni passo. Francesca figlia, moglie e madre accompagna Francesca studentessa e poi giornalista tra le righe di questa storia commovente e piena di vitalità. Ogni piccola vittoria ha i suoi nonostante, ma, a saper guardare da vicino, sono proprio i nonostante di ogni storia a renderla un racconto di vita unico e straordinario.
Francesca De Sanctis è giornalista professionista e critico teatrale. Dopo aver conseguito la specializzazione presso la Scuola di giornalismo dell’Università di Bologna ha collaborato con diverse testate nazionali fino ad approdare a L’Unità. Già Vice Capo Servizio delle pagine di Cultura e Spettacoli del quotidiano fondato da Gramsci, dove ha lavorato dal 2002 al 2017, oggi scrive principalmente per l’Espresso e il Venerdì di Repubblica. Ha curato il programma “M” di Michele Santoro, andato in onda su Rai 3, e ideato e diretto per anni il Festival di teatro civile CassinoOff. Una storia al contrario (Giulio Perrone editore 2020) è la sua storia rielaborata e rivissuta, dopo la fine di un’era con la chiusura dell’Unità che incide profondamente e radicalmente sulla sua vita di donna e madre e precaria, dal 2017.
Elena Arvigo nasce e cresce a Genova, da madre italo egiziana e padre per metà veneziano e metà genovese, è considerata una delle interpreti più intense della scena teatrale contemporanea. Si forma come ballerina classica a Genova con la danzatrice Giannina Censi e in seguito a Londra dove vive e studia frequentando la Goldsmith’s University e il Laban centre. Tornata in Italia viene ammessa al corso triennale (1996–1999) della scuola di recitazione del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Giorgio Strehler. Iscritta al corso di Psicologia di Torino dà tutti gli esami del quinquennio senza però conseguire la laurea.
Diplomata nel giugno 1999 al Piccolo Teatro, negli anni seguenti lavora intensamente come attrice di teatro, cinema e televisione. Sul palcoscenico è diretta da registi italiani e stranieri quali Alvis Hermanis, Eimuntas Nekrošius, Jacques Lassalle, Jan Fabre e Valerio Binasco. Debutta in televisione come protagonista, nel 2001, partecipando a La piovra 10, nel ruolo Giulia Mercuri. Recita poi al cinema e in tv – tra questi Perlasca, Marcinelle, Commesse, Sotto il cielo di Roma. La ricordiamo al cinema tra gli altri film: Bonjour Michelle di Alberto Lattuada (2004), di cui è protagonista accanto a Ben Gazzara. Nel 2006 recita in Perl oder Pica, film francese diretto da Pol Cruchten. Fa parte del progetto multimediale Ripopolare la reggia di Peter Greenaway. Ha un ruolo nel film statunitense Mangia prega ama, con Julia Roberts, diretto da Ryan Murphy.
In teatro, dal 2010, alterna la sua attività di interprete a quella di regista e autrice. Tra i ruoli classici ricordiamo: Ofelia, Giocasta, Antigone, Cleopatra, Yerma. Ha curato la regia e prodotto i lavori: Il Bosco di David Mamet; Donna non rieducabile di Stefano Massini; Monologhi dell’Atomica (da “Preghiera per Cernobyl” di Svetlana Aleksievich e Kyoto Hayashi – miglior monologo al premio LE MASCHERE DEL TEATRO 2023); Una ragazza lasciata a metà dal romanzo di Eimear McBride; Il Dolore – Quaderni della Guerra di Marguerite Duras; con 4:48 Psychosis è nominata come miglior interprete di monologo nel 2020. Nel 2019 il Teatro di Roma le dedica una personale “Ritratto d’artista” di tre monologhi. Durante il periodo della chiusura dei teatri ha fondato Atlantide 2.0.2.1. un contenitore indipendente con la tensione di creare una comunità teatrale virtuale che si potesse ritrovare nel momento della creazione artistica. A questi progetti hanno aderito una trentina di artisti della scena contemporanea. Negli ultimi anni è stata Andromaca nelle Troiane diretta da Muriel Mayette a Siracusa, Carlotta in Affinità elettive prodotto dal TSU con la regia di Andrea Baracco (2020), Titania in Sogno di una Notte di mezza Estate prodotto dal TSV con la regia di Giorgio Sangati (2021) e ha interpretato Marta Abba nel monologo Marta mia, non domandarmi di me scritto da Katia Ippaso e diretto da Arturo Armone Caruso; il monologo Elena da Ritsos è la sua ultima creazione.
Al Cinema recentemente ha partecipato a L’immensità di Emanuele Crialese, La scuola cattolica di Stefano Mordini, Confidenza di Daniele Lucchetti e Fuochi d’artificio di Susanna Nicchiarelli. Nel 2020 è protagonista del cortometraggio di Giorgio Diritti, Zombie
C.S.
Su Redazione
Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiUltime Notizie
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