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CIRCUITO SIVORI – proiezione di “The Elephant Man” il 5 e l’8 ottobre
5 Ottobre 2020 - 8 Ottobre 2020
A grande richiesta sono stati aggiunti tre giorni di programmazione a The Elephant Man di David Lynch: giovedì 1 ottobre (ore 18.45), lunedì 5 ottobre (ore 21) e giovedì 8 ottobre (ore 18.45). Si tratta del primo titolo de “Il cinema ritrovato”, rassegna ospitata da Circuito e promossa dalla Cineteca di Bologna, che ogni anno seleziona classici restaurati da distribuire in prima visione. The Elephant Man è un capolavoro che compie 40 anni interpretato da Anthony Hopkins, John Hurt, Anne Bancroft, John Gielgud. Proposto in lingua originale con i sottotitoli in italiano, racconta la storia di John Merrick (Hurt), l’uomo elefante, il freak della Londra vittoriana proto-industriale. È un film epocale, che ha mostrato come veniva trattata la disabilità in epoca vittoriana e cambiato le regole dell’horror, invertendo le dinamiche nel rapporto tra lo spettatore e il mostro, quindi nella definizione di normalità.
Londra, 1884. John Merrick è un’attrazione da circo, che si esibisce sotto il nome di “The Elephant Man” ai servizi del meschino Mr. Bytes: la terribile forma di neurofibromatosi che gli ha deformato il volto lo rende infatti ripugnante alla vista. Un giorno l’ambizioso dottor Frederick Treves assiste allo spettacolo di Bytes e interviene per trasferire John in ospedale ed esporre a un consesso di medici la particolare forma di malattia che lo colpisce. Quando scopre che Merrick non solo è in grado di leggere, ma è un uomo colto, gentile e raffinato, lo trasforma gradualmente in un protagonista della buona società della Londra vittoriana.
Il film si basa sulla storia vera di Joseph Merrick, vissuto in Inghilterra tra il 1862 e il 1890. Due libri ne hanno ripercorso la vita, The Elephant Man and Other Reminiscences (1923) di Frederick Treves e The Elephant Man: A Study in Human Dignity (1971) di Ashley Montagu. Fu Mel Brooks a farne un adattamento cinematografico e ad affidarne la regia al semisconosciuto David Lynch, eccentrico artista statunitense sin lì autore solo del surreale Eraserhead. Sarà la scelta giusta.