Emergenza Covid-19, persone senza fissa dimora: dal Comune oltre 100 mila euro in più e servizi rimodulati

Di il 5 Maggio 2020

GENOVA – Cento mila euro in più dal Comune di Genova per l’assistenza alle persone senza fissa dimora. Lo stanziamento è previsto dalla delibera approvata nella scorsa giunta, su proposta dell’assessore alle Politiche Socio-sanitarie Francesca Fassio. La delibera prevede anche la riprogettazione temporanea dei servizi in emergenza e la proroga fino al 31 dicembre 2020 del Patto di sussidiarietà , che sarebbe scaduto a fine aprile, con gli enti del terzo settore.

 

Dall’inizio dell’emergenza, gli enti e associazioni facenti parte del Patto di sussidiarietà  cittadino, di cui è capofila la Fondazione Auxilium, hanno provveduto a riprogettare i servizi e gli interventi erogati in favore delle persone senza fissa dimora, sospendendo quelli non più consentiti o eccessivamente rischiosi perché caratterizzati da promiscuità , assembramenti o contatti ravvicinati. Pertanto, ad esempio, le strutture già  attive come dormitori hanno esteso l’orario di accoglienza alle 24 ore, sono stati consegnati pasti da asporto ed è stata organizzata l’assistenza di operatori dedicati giorno e notte, bloccando il turn over.

 

Inoltre sono state aperte due nuove strutture per accogliere h 24 persone senza fissa dimora e permettere anche a loro di “stare a casa”: il 16 marzo, al secondo piano del Massoero, è stata aperta una struttura per venti posti, il 24 marzo, un’ulteriore struttura con capacità  di 70 posti presso l’ostello della Gioventù di via Costanzi, al Righi. Lo stanziamento aggiuntivo di 100 mila euro serve a garantire la gestione di queste due strutture aggiuntive fino al 30 maggio. Eventuali ulteriori stanziamenti saranno deliberati sulla base delle necessità sanitarie e di assistenza. In questo momento i posti occupati sono 269, su un totale di 291 posti totali disponibili: si tratta di un centinaio di posti in più rispetto all’offerta della Città precedente all’emergenza Covid.

La delibera prevede anche la continuità delle attività oggetto dell’originaria co-progettazione con gli enti del terzo settore, attuando peraltro, per tutta la durata del periodo emergenziale, la riprogettazione dei servizi e degli interventi da considerare interdetti in attuazione delle disposizioni adottate a livello nazionale e locale.

Ad esempio, il laboratorio di cucito della Veneranda Compagnia di Misericordia è temporaneamente chiuso, tuttavia alcune ragazze stanno preparando mascherine da casa, da distribuire anche tra gli operatori e le persone senza fissa dimora. La Cooperativa Agorà continua l’attività  di segretariato sociale, sportelli di ascolto orientamento anche detenuti ed ex detenuti attraverso contatti telefonici e il sostegno educativo per le ospiti della casa famiglia della Misericordia. L’associazione e Fondazione San Marcellino ha sospeso i servizi diurni, ma gli operatori sono reperibili con un presidio telefonico, gli ospiti del Crocicchio e dell’Archivolto sono stati ricollocati in alberghi e alloggi, a seconda delle necessità individuali. Il presidio di accoglienza notturna dell’Archivolto viene usato per le quarantene. Ancora: a partire dal 30 marzo, Sole Luna ha avviato un servizio di consegna a domicilio di pasti caldi per soggetti particolarmente fragili.

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