DISEGUAGLIANZA, FEMMINICIDIO E PATRIARCATO NELL’OTELLO SHAKESPEARIANO DI LELLA COSTA. AL MODENA DAL 26 AL 28 MARZO

Di il 25 Marzo 2025

Tre serate già sold-out per il monologo dell’attrice milanese scritto ed ideato con Gabriele Vacis

GENOVA – C’è grande attesa, come dimostrano le prossime tre serate già sold out, per il ritorno in scena al Teatro Gustavo Modena di Lella Costa che, da mercoledì 26 a venerdì 28 marzo, è protagonista di Otello di precise parole si vive, scritto e ideato con Gabriele Vacis, che ne firma la regia; produzione del Teatro Carcano in collaborazione con Mismaonda.

Attrice e narratrice dalla voce inconfondibile, molto amata dal pubblico, Lella Costa si cimenta in un monologo in cui oltre a dare vita a una dozzina di personaggi diversi (quelli della tragedia shakespeariana e non solo) balla e canta arrivando persino a improvvisare un freestyle di matrice rap, restituendo estrema libertà e una chiave dichiaratamente contemporanea al plot classico del Bardo.

«Succede con i grandi autori, soprattutto con Shakespeare – racconta l’attrice – che i loro testi, le loro storie continuino a parlarci, a stupirci; a volte ci aiutano perfino a capire chi siamo, cosa ci sta succedendo adesso. E quando incontri una di queste storie perfette in genere te ne innamori.
Così è successo a Gabriele Vacis e a me.

È quello che ci ha spinto a riportare in scena il nostro Otello, preservando la sostanza narrativa, ma modificando quelle parti in cui l’attualità, o meglio la contemporaneità, richiedevano un aggiornamento per parlare di temi come diseguaglianza, femminicidio, patriarcato.

Nella versione di Lella Costa e Gabriele Vacis Otello è un immigrato, un lavoratore straniero altamente specializzato con un matrimonio misto mal tollerato da parenti e amici della sposa. Iago è uno spregiudicato manipolatore che sparge fake news per minare la fiducia di Otello nei confronti di Desdemona e distruggere la loro storia d’amore. La sua manipolazione psicologica, tanto arguta quanto meschina, scatenerà la furia omicida di Otello e il conseguente suicidio.

«Per anni ho pensato che Otello fosse la tragedia dell’uccidere per amore –si legge nelle note di regia di Vacis Oggi sappiamo che quello non è amore. Non c’è mai amore quando c’è violenza e sopraffazione. E questo ce l’hanno insegnato le donne. Le più giovani in modo molto risoluto. Che Otello uccida Desdemona per amore, è un principio patriarcale. Il patriarcato ce l’abbiamo dentro, in profondità, perché la cultura occidentale, lo stesso continente in cui viviamo, prende il nome da una ragazza, Europa, rapita dal patriarca per eccellenza, Zeus appunto. Raccontare Otello con Lella Costa significa provare a capire cosa possiamo fare, noi maschi, per emanciparci dall’umiliante condizione di oppressori cui siamo condannati dalla storia».

Otello di precise parole si vive Teatro Gustavo Modena, da mercoledì 26 a venerdì 28 marzo: mercoledì e venerdì ore 20.30, giovedì ore 19.30.

Info e biglietti telefono 010 5342 720;

e-mail teatro@teatronazionalegenova.it; biglietti.teatronazionalegenova.it

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