DIMISSIONI DI LUISI DA DIRETTORE ARTISTICO DEL PREMIO PAGANINI: LA ROTTURA È DEFINITIVA

Di il 6 Febbraio 2018

Crivello accusa “Un grave e triste paradosso”. La replica della Serafini “Sono stupita quanto voi”. Venerdì 9 febbraio la nomina del sostituto.

di Marianna Mancini

Continua la polemica per le dimissioni di Fabio Luisi da direttore artistico del Premio Paganini, quest’anno alla sua 55esima edizione. L’assenza del maestro sembra essere confermata, e fa discutere l’esclusione di un testimonial così importante per il Premio.

 

Il direttore d’orchestra genovese, già incaricato di dirigere il Maggio Musicale Fiorentino, il Metropolitan Opera House di New York, l’Orchestra sinfonica nazionale della Rai, si è dimesso lunedì scorso, a poche settimane dall’inizio del Premio che si terrà a Genova dal 5 al 14 aprile.

 

L’accusa dell’opposizione è che si tratti di una questione meramente politica. Per Giovanni Crivelli, che ha presentato un’interrogazione consiliare all’assessore Elisa Serafini, si tratta di un «grave e triste paradosso». Lo sforzo del sindaco Bucci di nominare figure rilevanti a livello sociale, artistico, imprenditoriale e di spessore internazionale quali ambasciatori nel mondo della città di Genova stride, nelle accuse di Crivelli, con l’aver voltata la faccia a un maestro che, si sottolinea a titolo gratuito, già da tempo porta in alto il prestigio del Premio Paganini. «Un quadro in cui l’assessore non trovi tempo per incontrarlo è surreale».

 

La replica della Serafini non si fa attendere: «Io sono stupita quanto voi dalle dimissioni del maestro». Il mancato incontro con il direttore viene dunque imputato, dalla giunta, al maestro stesso, che avrebbe dato la sua disponibilità ad un confronto «in una sola occasione, e a nulla sono valse le richieste di dialogo e di incontro da parte dei nostri uffici».

 

Nessuna pressione sulle scelte artistiche del Premio dunque, nelle parole dell’assessore. «La nostra porta è sempre aperta», prosegue la Serafini, e tuttavia sfumano le speranze di un accordo tardivo: è già stata annunciata, per venerdì 9 febbraio, la riunione della Commissione artistica Paganini per nominare un sostituto di Luisi, all’interno di una rosa di nomi «già altamente condivisa».

 

«Ci rammarica vedere con quanta determinazione l’amministrazione sembra aver escluso Luisi», il commento del consigliere Villa dall’opposizione. La speranza è che la nomina possa mettere a tacere le polemiche, dannose solo all’identità del Premio stesso.

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