Debutta in prima nazionale “Il grande racconto del Labirinto”, lo spettacolo per perdersi e ritrovarsi

Di il 11 Maggio 2023

SORI (GE) – Debutta in prima nazionale giovedì 18 maggio alle 21, presso il Teatro Comunale di Sori, “Il grande racconto del Labirinto” la nuova produzione del Teatro Pubblico Ligure con l’attrice Arianna Scommegna e il grecista Giorgio Ieranò sotto la regia di Sergio Maifredi.

Testi antichi e moderni saranno strumento per dar voce – o meglio, restituirla – a personaggi leggendari, uomini e donne appartenenti a un’epoca remota. Arianna, Europa, Pasifae, il feroce Minotauro, e poi Teseo e Fedra, racconteranno in prima persona la propria versione dei fatti narrati attraverso l’interpretazione di Arianna Scommegna. A connettere i diversi personaggi, tra una testimonianza e l’altra, sarà Giorgio Ieranò, ordinario di Letteratura greca all’Università di Trento dalla metà degli anni Novanta, assiduo collaboratore di Teatro Pubblico Ligure, autore del nuovo saggio dedicato a Nausicaa (Il Mulino) come del long seller come “Olympos, vizi, amori e avventure degli antichi dei”, di recente ristampato da Marsilio e già nei primi posti della classifica Ibs dei libri più venduti. Gli spettatori saranno guidati in un vero e proprio viaggio attraverso la storia del labirinto. Un viaggio ricchissimo anche di immagini, poiché l’arte di ogni epoca ha voluto narrare queste storie, lasciandoci in eredità un patrimonio di preziose testimonianze iconografiche.

L’eroe Teseo discende nel Labirinto. Affronta il Minotauro, il mostro mezzo uomo e mezzo toro, e poi risale alla luce, aiutato dal gomitolo filo che la principessa Arianna gli ha offerto. È una delle saghe più famose della mitologia greca. Ha come epicentro il Labirinto. Intorno al Labirinto, ruotano alcune figure chiave del nostro immaginario. Ogni personaggio del mito ha vissuto la grande avventura a modo suo. Ciascuno può raccontarne un frammento, illuminarne un episodio. Arianna, che ha tenuto tra le mani un capo del celebre filo ed è poi stata abbandonata nell’isola di Nasso, trasforma il suo dolore in canto, in un lamento che da millenni poeti e musicisti continuano a fare risuonare. Teseo, il Don Giovanni dell’età eroica, si difende da chi lo accusa di essere stato crudele e insensibile abbandonando Arianna. Ma c’è anche il punto di vista del mostro: il Minotauro stesso racconta i suoi pensieri e la lunga attesa dell’uomo che doveva ucciderlo, o forse salvarlo, da una solitudine arcana. E poi ci sono le voci degli altri personaggi del mito: la principessa Europa, la matriarca della stirpe di Minosse, narra come fu rapita da Zeus e trascinata in un viaggio prodigioso tra le onde del mare, alla fine del quale avrebbe regalato il suo nome al continente in cui abitiamo; Pasifae, la madre del Minotauro, spiega come nacque in lei la passione innaturale per un toro; Fedra, la sorella di Arianna, racconta un’altra fatale trasgressione erotica, il suo folle amore per il figliastro Ippolito. Attingendo ai grandi testi della letteratura antica e moderna, da Euripide a Ovidio, da Seneca ad André Gide e Jorge Luis Borges, “Il grande racconto del Labirinto” compone un mosaico di storie che ci trasporta in un Mediterraneo antichissimo e leggendario. E ci spinge a interrogarci di nuovo sul significato che uno dei simboli e dei miti più affascinanti della cultura greca ha per la nostra vita. «La mitologia greca – dichiara Ieranò – è un argomento inesauribile che ci affascina da secoli, da sempre spunto di ripensamenti, riscritture e reinvenzioni. La sfida è puntare sul fascino del racconto, garantendone l’attendibilità con il mio mestiere di studioso. Il mondo ambiguo e problematico dei miti greci ci offre una chiave per capire meglio la nostra complessità. La mitologia ci insegna che il mondo è più complicato di quanto crediamo e che non ne siamo noi i padroni. La nostra ragione non basta a governare le nostre vite. C’è sempre qualcosa che ci sfugge, un senso nascosto».

La stagione Soriteatro 22/23 è sostenuta da Teatro Pubblico Ligure con il contributo del Comune di Sori, in collaborazione con la Pro Loco di Sori. Biglietti per il singolo spettacolo: 15 euro (intero); 12 euro (ridotto). Biglietti per “Far ridere è una cosa seria”: 5 euro per i non abbonati. Informazioni e prenotazioni alla mail info@teatropubblicoligure.it o al telefono 348 2624922. Prevendite su www.mailticket.it, alla Pro Loco Sori (0185 700681), alla Pro Loco Recco (0185 722440).

BIOGRAFIE

Arianna Scommegna si diploma come attrice nel 1996 presso la Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi. Premio Lina Volonghi 1996, Premio Nazionale della Critica nel 2010, Premio Hystrio 2011, Premio Ubu 2014. Dal 1996 Socia fondatrice della compagnia teatrale A.T.I.R. del Teatro Ringhiera di Milano, con la quale realizza anche progetti di carattere sociale, diretta da Serena Sinigaglia. Dal debutto di Romeo e Giulietta nel 1996 è diretta da Sinigaglia in decine di lavori su testi sia contemporanei che della tradizione classica, tra questi Utoya di Edoardo Erba, Macbeth di W. Shakespeare, Lear – ovvero tutto su mio padre di W. Shakespeare, Qui città di m. di Piero Colaprico, Troiane di Euripide, Donne in Parlamento di Aristofane, Potevo essere io di Renata Ciaravino, Di A Da In Con Su Per Tra Fra Shakespeare della stessa Sinigaglia. Partecipa come attrice, in molte occasioni in ruoli da protagonista, a numerosi allestimenti di registi di primo piano della scena nazionale. Tra gli spettacoli: La Molli, divertimento alle spalle di Joyce, regia di Gabriele Vacis;  Ritorno a casa di H. Pinter, regia di Peter Stein, in cui interpreta il ruolo di “Ruth” per il quale riceve il premio Ubu 2014 come miglior attrice protagonista; Night Bar di H. Pinter e L’intervista di Natalia Ginzburg regia di Valerio Binasco; Antigone di Sofocle diretta da Gigi Dall’Aglio, con la cui regia l’attrice si era già confrontata per Cleopatràs e Mater Strangosciàs di Testori; Misery regia di Filippo Dini; Madre Coraggio di Brecht regia di Cristina Pezzoli. Per la regia di Veronica Cruciani ha recitato ne Il ritorno di Sergio Pierattini, La Palestra ore 18.00 di Giorgio Scianna e Due donne che ballano di J.M Benet; Magnificat di Alda Merini diretta da Paolo Bignamini. All’attività teatrale, affianca la partecipazione a produzioni cinematografiche, l’attrice figura infatti nel cast delle pellicole: Tolo Tolo di Checco Zalone, Il colore nascosto delle cose di Silvio Soldini, Fai bei sogni di Marco Bellocchio, Scialla! di Francesco Bruni, La variabile umana di Bruno Oliviero, Il dolce rumore della vita di Giuseppe Bertolucci.

Giorgio Ieranò è professore ordinario di Letteratura greca all’Università di Trento. Saggista e traduttore teatrale, si occupa in particolare di mitologia e dramma greco. Tra i suoi libri, Arianna. Storia di un mito (Carocci, 2010), La tragedia greca. Origini, storie, rinascite (Salerno editrice, 2010), Il mare d’amore. Eros, tempeste e naufragi nella Grecia antica (Laterza, 2019). Per Einaudi ha pubblicato Arcipelago. Isole e miti del Mar Egeo (2018 e 2021) e Elena e Penelope. Infedeltà e matrimonio (2021). Ha pubblicato inoltre quattro volumi di narrazioni mitologiche (Olympos, Eroi, Gli eroi della guerra di Troia, Demoni, mostri e prodigi) ristampati di recente nei tascabili Feltrinelli.

PREZZI E INFORMAZIONI

Teatro Comunale di Sori, via Combattenti Alleati 9, Sori (Genova)

Biglietto spettacoli: 15€ intero, 12€ ridotto.

Biglietti e abbonamenti in vendita in teatro un’ora prima dell’inizio di ogni spettacolo. Sempre on line www.mailticket.it.  Per informazioni e prenotazioni: info@teatropubblicoligure.it e cell. 348 2624922.

Informazioni e aggiornamenti su www.teatropubblicoligure.it

CS.

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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