Dalla techno alla trap, la musica protagonista a Palazzo Ducale con un ciclo di incontri e dj set

Di il 25 Marzo 2025

GENOVA – Dall’hip hop alla musica techno, dal rave alla musica trapDa martedì 1° aprile è protagonista a Palazzo Ducale la musica collegata alle culture giovanili e ai temi del contemporaneo.

Prende il via infatti “Ma che musica. Un percorso attraverso i paesaggi sonori contemporanei”, un ciclo di incontri e di eventi musicali che accompagneranno con dj set e interventi video le parole di esperti.

Il legame tra culture giovanili e musica pop si consolida negli anni Cinquanta, quando nasce la categoria sociale dei “giovani” e il rock esplode come fenomeno culturale. È in questo periodo che si sviluppa l’idea di una “musica dei giovani”, dando il via agli studi sulle culture musicali giovanili e i relativi stili di vita, pratiche quotidiane e identità di gruppo. Il programma – a cura di Luisa Stagi – è organizzato in collaborazione con Laboratorio di Sociologia Visuale – UNIGe e Forevergreen/Electropark e abbraccia diversi temi presentati a livello musicale, con la partecipazione di alcuni rappresentanti emergenti di riferimento delle principali scene artistiche musicali locali. Il format degli incontri si apre quindi a quello degli eventi live per creare un’esperienza immersiva, aperta a nuovi pubblici e al sempre più vivace panorama musicale genovese.

Musica, suoni e ritmi non sono semplici elementi decorativi della vita sociale, ma ne rappresentano una componente essenziale. L’esperienza quotidiana e il tessuto della realtà sociale sarebbero profondamente diverse senza l’influenza costante di questi elementi che organizzano e danno forma alla nostra esistenza. La musica svolge un ruolo chiave nella creazione di contesti, abitudini, occasioni e rituali che definiscono la vita sociale, integrandosi profondamente nel nostro mondo.

Si comincia – appunto – martedì 1° aprile con un incontro della Sala del Maggior Consiglio (ore 18) orientato a indagare la musica del Mediterraneo anche in relazione alle questioni migratorie. Pierfrancesco Pacoda parlerà sul tema Il linguaggio della musica e Iain Chambers di Mediterraneo Blues: tutta “nata storia”A seguireè previsto nel Loggiato il dj set di FILOQ con le sue sonorità caratterizzate dall’influenza della cumbia. L’evento musicale sarà accompagnato dalle immagini di Massimo Cannarella per il Laboratorio di Sociologia Visuale. Il secondo incontro – 8 aprile – metterà in relazione la musica trap e la dimensione urbana delle periferie; dopo la relazione di Pietro Saitta e Sebastiano Benasso su Trap: giovani, periferie e panici morali, sarà invitato a suonare DJ Kamo interprete del genere hip hop e suoi derivati, con i visual di Alberto Ligi Barboni. Nel terzo appuntamento del 15 aprile saranno protagoniste le questioni di genere che incontreranno la cultura dance con l’intervento di Claudia Attimonelli Gender & Techno/logy: teorie e pratiche transfemministe e queer nella cultura dance, il sound della dj randomplay vicina ed esperta dei mondi della club culture e della musica techno e i visual di LIWBO. Si chiuderà il 29 aprile con l’incontro Cultura rave e danze di liberazione con Tobia D’Onofrio, focalizzato sulla danza come cura mediata dalle pratiche rave e i ritmi proibiti e l’energia del giovane dj DIT ZY e i visual di X.enne. Le proiezioni degli eventi saranno realizzate con le tecnologie immersive di Visual Substance.

«Sono orgogliosa di presentare questo ciclo di appuntamenti che mescola linguaggi e apre, con un occhio alle giovani generazioni, al Contemporaneo e a temi attuali, quali le migrazioni o le questioni di genere – sostiene la direttrice Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Ilaria Bonacossa – Palazzo Ducale ha iniziato un percorso di ricerca e di attenzione ai nuovi pubblici che trova in questa iniziativa organizzata insieme a Università di Genova e Forevergreen/Electropark un suo momento particolarmente significativo. La musica e la sua fruizione sono un elemento di aggregazione e creazione di identità importante per le giovani generazioni».

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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