Dal 10 al 13 dicembre l’en plein di Pietro Giannini alla Sala Mercato con “La traiettoria calante” e “La costanza della mia vita”

Di il 10 Dicembre 2024

GENOVA – Dal 10 al 13 dicembre Teatro Nazionale ospita nuovamente alla Sala Mercato il monologo di Pietro Giannini “La traiettoria calante”, la cronaca della tragedia annunciata del Ponte Morandi. Giovedì 12 e venerdì 13 in formato serata doppia andrà in scena anche il primo lavoro dell’autore “La costanza della mia vita”, lavoro segnalato al Premio Scenario 2023. Maggiori informazioni di seguito.

da martedì 10 a venerdì 13 dicembre | Sala Mercato

La traiettoria calante

di e con Pietro Giannini

consulenza drammaturgica Comitato Parenti Vittime Ponte Morandi

visual artist Loredana Antonelli

luci Aldo Mantovani

produzione Teatro Nazionale di Genova

Il 14 agosto 2018 crolla il Ponte Morandi di Genova, una delle arterie più importanti della città, provocando la morte di 43 persone e lo sfollamento di decine di famiglie, stravolgendo la vita di una intera comunità.

Dopo la prima nazionale – lo scorso ottobre al Romaeuropa Festival nella sezione Anni Luce, dedicata ai giovani talenti emergenti – La traiettoria calante sarà sul palcoscenico della Sala Mercato, nuova produzione del Teatro Nazionale di Genova.

Un lavoro che ripercorre le tappe di quella tragica vicenda, scritto e interpretato dal giovane attore e drammaturgo genovese Pietro Giannini (classe 2000), che ha ricostruito dettagli e vicende di quegli anni, a partire dalla costruzione del Ponte tra il 1963 e il 1967, insieme al Comitato Parenti Vittime Ponte Morandi.

La narrazione procede dando forma a un monologo che, a tratti, risuona con toni di satira amara e crudele, ripercorrendo una storia paradigmatica del nostro Paese, tra vittime e colpevoli, demagogia e menzogne, corruzione e omissioni, cercando una motivazione a ciò che è ancora oggi sembra impossibile da spiegare.

«Il crollo del ponte scatena un effetto domino che investe le persone e le cose – afferma Pietro GianniniLa traiettoria calante può accettare sul palcoscenico un solo corpo, un unico testimone inerme, un Amleto moderno perseguitato dai fantasmi di chi era prima di lui ed ora non è più. La scena (del crimine) è nuda, niente più è rimasto; dopo le macerie, neanche più ricostruzione. In questo logorante vuoto, nell’assordante rumore dell’assenza, l’interprete può solo cercare di fuggire il buio attraverso la testimonianza, qualunque essa sia».

Figura emergente della scena italiana, Pietro Giannini, oltre a La traiettoria calante, presenta il 12 e 13 dicembre anche il suo primo lavoro, La costanza della mia vita, per cui è stato segnalato al Premio Scenario 2023.

La costanza della mia vita sarà in scena alla Sala Mercato il 12 e 13 dicembre (serate in cui sarà possibile assistere a entrambi gli spettacoli). Lo spettacolo arriva a Genova dopo essere stato al teatro Magnolfi di Prato,dal 3 all’8 dicembre, nell’ambito della stagione del Metastasio che ha deciso di accompagnare e produrre il lavoro dopo la segnalazione a Scenario 2023

LA COSTANZA DELLA MIA VITA

di e con Pietro Giannini

coordinamento tecnico dell’allestimento Marco Serafino Cecchi

assistente all’allestimento Giulia Giardi

cura della produzione Francesca Bettalli e Elena Tedde Piras

sviluppato in residenza presso Teatro Due Mondi; una produzione Teatro Metastasio di Prato

*Menzione speciale Premio Scenario 2023

C’è una famiglia che si sfalda lentamente. Ci sono due genitori, entrambi cambiati. C’è una sorella che è partita. C’è la Signora del pongo con i suoi omini cattura segreti, Paolo che ama dormire.

E poi c’è un figlio, che è anche un fratello e che è un bambino, che racconta una storia in apparenza elementare.

La costanza della mia vita è il racconto di un costante processo di separazione famigliare, il tutto filtrato da occhi e orecchie ancora abituati alle favole. Il protagonista del monologo assiste inerme agli eventi che colpiscono lui e chi gli sta intorno, obbligandolo ad entrare precocemente nel complesso mondo dei grandi. Il flusso di coscienza che si consuma sul palcoscenico è dunque un goffo tentativo di comprensione, una disperata e infantile negazione di ciò che è stato, nonché una protezione verso l’esterno e le sue brutture.

Pietro Giannini nasce a Genova nel 2000, città dove muove i primi passi artistici sotto l’ala protettrice di Enrico Campanati. Nel 2019 entra all’ Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma. Nell’arco del triennio collabora con una serie di registi, tra cui ricordiamo Massimiliano Civica, Arturo Cirillo, Liv Ferracchiati, Valentino Villa. Inizia inoltre un percorso parallelo di ricerca teatrale che lo porta a scrivere e mettere in scena La costanza della mia vita nel 2022 e La traiettoria calante nel 2023.

Con il primo entra a far parte della Generazione Scenario (produzione Metastasio). La traiettoria calante d’altro canto vede subito la luce grazie al Romaeuropa Festival, che lo presenta in prima nazionale nell’ambito della rassegna Anni Luce- PoweredbyRef. Attualmente è in scena con le produzioni firmate dall’ Accademia Silvio D’amico, sotto la guida attenta di Antonio Latella, Giovanni Ortoleva, Federica Rosellini e Leonardo Manzan.

Sarà inoltre tra i protagonisti di Equus di Peter Schaffer, nuova produzione del Teatro Nazionale di Genova, che debutta al teatro Duse il 25 marzo 2025, con la regia di Carlo Sciaccaluga.

La traiettoria calante – dal 10 al 13 dicembre: martedì, mercoledì e venerdì, 20h30; giovedì, 19h30

La costanza della mia vita – giovedì 12 dicembre, ore 21h00 e venerdì 13 dicembre, ore 22h00

Info e biglietti telefono 010 5342 720; e-mail teatro@teatronazionalegenova.it

biglietti.teatronazionalegenova.it

C.S.

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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