Crollo Morandi, sensori sul ponte per permettere agli sfollati di rientrare in casa

Di il 6 Settembre 2018
Emilio Scappini

GENOVA – Una serie di sensori, in grado di rilevare instabilità e vibrazioni, saranno installati oggi sul Ponte Morandi. Una volta accertata la sicurezza, le famiglie sfollate potrebbero rientrare nelle proprie abitazioni, per recuperare finalmente i propri beni.

 

Dopo le proteste di martedì in Regione (poco comprese dall’assessore al Bilancio del Comune Pietro Piciocchi, che ha ribadito che per le istituzioni chi non ha una casa è «al primo posto»), gli sfollati dopo il crollo del Ponte Morandi si sono riuniti ieri in assemblea (oltre quattrocento presenze) a Certosa, nella chiesa di San Bartolomeo. E qui arriva l’annuncio di Franco Ravera, portavoce degli sfollati di via Porro e via Fillak: «da domani (oggi, ndr) ci saranno i sensori sul ponte. Questo ci permetterà, magari, di entrare nelle case». Oltre a Piciocchi e Ravera, erano presenti all’incontro l’assessore comunale alle Politiche Educative Francesca Fassio, l’assessore regionale alla Formazione Ilaria Cavo e l’assessore regionale all’Urbanistica Mario Scajola. Quest’ultimo si alternerà con Piciocchi, da lunedì alle 17, al Point di Certosa per rispondere alle domande degli sfollati.

 

La galleria fotografica dell’assemblea a cura di Emilio Scappini

Su Emilio Scappini

Istrionico, poliedrico, sempre sul pezzo. Per lui la fotografia è un'arte e una missione. Ha fatto di un hobby una passione trasformando ogni immagine in un ritratto da incorniciare. È la perfetta sintesi di esperienza ed entusiasmo al servizio della redazione.

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