CORONAVIRUS, TOTI: «RT ATTORNO A 0,8. DOPO SACRIFICI, CI ASPETTIAMO CHE ECONOMIA POSSA RIPRENDERE FIATO A NATALE»

Di il 24 Novembre 2020
Toti

Il presidente della Regione è intervenuto dalla Spezia confermando il trend positivo che vede il contagio in calo ormai da alcuni giorni. Si guarda ora al periodo delle festività «Sarebbe drammatico non riaprire alberghi, ristoranti e stazioni sciistiche»

LA SPEZIA – «I dati confermano il calo della diffusione del contagio. Nei prossimi giorni vedremo il nuovo report dell’Istituto superiore di sanità, ma la nostra stima è che l’Rt sia sensibilmente sotto quota 1, probabilmente attorno allo 0,8. Cala anche il numero delle persone ricoverate negli ospedali della Liguria». Il presidente della Regione Giovanni Toti fa il punto sulla situazione Covid dalla Spezia. «Purtroppo, anche oggi registriamo un elevato numero di decessi – aggiunge Toti -, è ovviamente questo il numero che speriamo di vedere calare al più presto».

«Nel pomeriggio di ieri lunedì 23 novembre mi sono confrontato a lungo con il ministro della Salute Roberto Speranza – prosegue il governatore -, parlando anche della situazione della Liguria, che è una delle regioni d’Italia che guida la discesa della pandemia assieme a Lazio e Sardegna. Sarà ovviamente la cabina di regia a Roma, assieme al Comitato tecnico scientifico e all’Istituto superiore di sanità, a decidere cosa succederà nella nostra regione nelle prossime ore, vista la scadenza dell’ultima ordinanza, prevista domani mercoledì 25 novembre. La mia opinione, condivisa con lo stesso ministro, è che visti i risultati di questi giorni sia importante non abbandonare le misure che ci hanno permesso di raggiungere questi risultati e non abbassare l’attenzione. Credo che, fino al 3 dicembre, sia una scelta opportuna restare in zona arancione visti gli ottimi risultati che le misure di contenimento stanno portando a livello ospedaliero e in termini di numeri di contagi».

Prudenza prima di tutto, ma senza dimenticare che occorre ripartire al più presto per supportare l’economia, duramente messa alla prova dalla pandemia. «Durante la Conferenza delle Regioni – precisa Toti – abbiamo però ribadito al Governo come da parte di tutti noi ci si aspetti, di fronte ai sacrifici che si prospettano ancora per qualche settimana, che il Governo intenda consentire alla nostra economia, soprattutto a quella che ruota attorno alle festività natalizie, di poter prendere fiato dopo una lunga apnea. Sarebbe francamente drammatico pensare al Natale senza la riapertura delle stazioni sciistiche, degli alberghi e dei ristoranti per consentire un Natale sereno non solo alle famiglie, ma anche a chi di queste attività vive».

Lo sguardo del presidente della Regione si è poi rivolto verso il nuovo Dpcm in arrivo all’inizio del mese prossimo. «Abbiamo inoltre ribadito al Governo, come regioni, di considerare indispensabile un approfondimento per comprendere se con il Dpcm del 3 dicembre le regole, i 21 parametri per il calcolo del rischio e i 3 scenari debbano rimanere gli stessi o possano cambiare», aggiunge Toti. «Non siamo sconsiderati né imprudenti – precisa- lo dico da una città che ha chiuso interi quartieri prima ancora che il Governo dovesse affrontare la seconda ondata. Le regioni e i sindaci si sono sempre assunte le proprie responsabilità fino in fondo: ne abbiamo nei confronti delle nostre strutture ospedaliere e la salute dei cittadini, ma anche verso coloro che con quel pezzo di economia oggi chiusa danno da mangiare a una famiglia».

Rassicurazioni anche sulla situazione sanitaria della Regione, la cui stabilità non sembra essere a rischio. «Voglio precisare – aggiunge Toti – che l’allarme per un eventuale rischio collasso di alcuni ambiti per mancanza di posti letto è privo di fondamento: abbiamo posti letto disponibili sia per i malati Covid che per chi non è affetto dal virus, siamo anzi in una fase di riconversione di alcuni posti da Covid a non Covid. Siamo consci che la situazione sia complessa e gli operatori sanitari stiano sostenendo sforzi enormi, ma ci sono cure per tutti ed è necessario non creare allarmismi ingiustificati».

Mantenimento 70% attività chirurgica

Durante la seconda ondata della pandemia da Covid-19, la Asl5 e in particolare l’ospedale Sant’Andrea ha mantenuto inalterato fino al 70% dell’attività chirurgica.

Tamponi rapidi

Da lunedì prossimo, 30 novembre, partirà anche l’attività dei primi 70 medici di medicina generale che effettueranno i tamponi rapidi antigenici ai propri assistiti (in parte nei loro studi privati e in parte in ambulatori Asl)

Covid hotel

È attivo da ieri lunedì 23 novembre alla Spezia il secondo Covid hotel ligure: la struttura, il Gabbiano, offre 36 posti letto a disposizione di pazienti dimessi dopo aver superato la fase acuta in ospedale oppure per garantire la quarantena ai positivi che non hanno garanzie di adeguato isolamento al proprio domicilio. Sono stati già effettuati i primi 4 trasferimenti di pazienti.

Nuovo ambulatorio tamponi drive through

Entro 15 giorni aprirà un nuovo ambulatorio per l’esecuzione di tamponi drive through nell’area antistante il Palamariotti, vicino all’uscita autostradale e che quindi diventerà il punto di riferimento per i residenti della Val di Magra e di Lerici che ne avessero bisogno. Si tratta del 3° punto per i tamponi drive through della Spezia, dopo quelli della casa della salute di via XXIV Maggio e nei pressi della biblioteca di via Beghi, a cui si aggiunge anche il punto tamponi all’interno dell’ex ospedale Falcomatà gestito dalla Asl con il prezioso supporto del personale della marina militare.

C.S.

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