Coronavirus, Regione Liguria stanzia 8 milioni di euro in aiuto delle attività maggiormente colpite

Di il 14 Dicembre 2020

GENOVA – «Sette milioni e settecentomila euro a fondo perduto ‘una tantum’ per le attività economiche liguri maggiormente colpite dalle restrizioni Covid». Ad annunciarlo è l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, al termine della giunta regionale che ha approvato l’assegnazione di tali ristori economici previsti dall’art.22 del Decreto Legge n.157/2020.

«Una boccata d’ossigeno per le piccole imprese che hanno subito la sospensione totale dell’attività o che, pur non avendo subito una sospensione totale, sono state gravemente colpite dagli effetti delle disposizioni governative, che hanno individuato la Regione Liguria in zona arancione» spiega l’assessore.

«I contributi a fondo perduto che oggi abbiamo erogato a sostegno delle nostre imprese – dichiara il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – sono un atto concreto per dare un ristoro alle categorie più colpite dalla pandemia. Una misura economica importante che è stata messa in piedi a seguito del confronto continuo con il territorio per non lasciare sole le nostre categorie produttive. Ancora una volta voglio dire che Regione Liguria, in questi mesi, è sempre stata al fianco delle categorie produttive che sono state particolarmente penalizzate e farà di tutto per continuare ad affiancarle, perché sono il motore del paese e da loro deve ripartire lo sviluppo».

I soggetti beneficiari dei ristori sono stati pertanto divisi in due classi: nella prima rientrano tutte quelle categorie economiche di piccola dimensione che hanno subito una chiusura totale (come cinema, teatri, sale da concerto, biblioteche, musei, piscine, palestre e discoteche), mentre nella seconda le categorie soggette a restrizione parziale (come bar e ristoranti, pasticcerie, strutture ricettive, agenzie di viaggio e tour operator, catering e organizzazione di eventi).

«Quello di oggi – aggiunge l’assessore Benveduti – è un primo passo raggiunto grazie al costante confronto con le categorie, che non è mai venuto a mancare e che proseguirà anche nei prossimi mesi, in modo da continuare a rispondere celermente e con nuove misure ai bisogni del nostro tessuto produttivo».

Individuato nel sistema camerale ligure, avente la Camera di Commercio di Genova quale capofila, il soggetto attuatore della misura approvata quest’oggi in giunta regionale.

C.S.

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