Comune di Genova, al via un progetto di “Citizen Science” su parrocchetti e pappagallini

Di il 19 Aprile 2021
Citizen Science

GENOVA – Il Comune di Genova coinvolgerà i cittadini in un progetto di “Citizen Science”. L’obiettivo è un censimento sui pappagallini e parrocchetti presenti nelle aree verdi della città. I dati raccolti, una volta validati dagli esperti, confluiranno nell’Osservatorio della Biodiversità Ligure.

Sono sempre più numerosi e, introdotti alla fine degli anni Settanta nei quartieri di Castelletto e di Albaro, hanno colonizzato progressivamente molte aree verdi della città. Si tratta di parrocchetti e pappagallini, che saranno oggetto di un censimento ad hoc promosso dall’assessorato all’Ambiente e Animali del Comune di Genova. Con lui collaboreranno il Museo di Storia Naturale “G. Doria”, il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Ambiente e della Vita dell’Università di Genova e l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure.

“Citizen science”: il progetto

Un programma che si avvarrà anche dell’aiuto dei cittadini grazie a un progetto di “citizen science”: chi avvista pappagalli nel territorio del Comune di Genova può inviare la segnalazione a un indirizzo di posta elettronica creata appositamente pappagalli@comune.genova.it. I dati richiesti sono innanzitutto il luogo, la data e l’ora dell’avvistamento. Molto importante sarebbe anche l’invio di una foto, che consenta una sicura identificazione della specie. I cittadini che parteciperanno al progetto, potranno anche lasciare il proprio nome e un indirizzo di posta elettronica dove ricevere aggiornamenti sull’iniziativa.

«Il Comune di Genova» – sottolinea l’assessore all’Ambiente Matteo Campora«ha promosso questa importante ricerca scientifica per acquisire un’adeguata conoscenza della biodiversità nel proprio territorio. Un progetto che per la sua riuscita avrà bisogno del contributo di tutti i cittadini genovesi».

Le specie oggetto del censimento

Il parrocchetto dal collare (Psittacula krameri) è una specie molto adattabile, originaria dell’Africa centrale e dell’Asia meridionale. A seguito di importazioni e conseguenti liberazioni accidentali o volontarie, attualmente si trovano singoli esemplari o popolazioni di questa specie praticamente in ogni parte del mondo. È stato introdotto a Genova nella seconda metà degli anni Settanta e, con il passare degli anni, si è notata una considerevole espansione in tutti i quartieri della città, da Voltri a Nervi, con le maggiori concentrazioni sulla costa e nelle aree verdi.

Oltre al parrocchetto dal collare, a Genova si possono osservare anche altre specie di pappagalli come le “Amazzoni” (in particolare Amazona aestiva) e, raramente, il parrocchetto monaco (Myiopsitta monachus), anch’essi fuggiti dalla cattività.

C.S.

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