Come si muove la città del futuro? A Palazzo Ducale al via la conferenza della Fondazione Architetti

Di il 5 Gennaio 2022

GENOVA – Come si muove la città del futuro? È la domanda a cui cercherà di rispondere Federico Parolotto di MIC – Mobility in chain nella conferenza di mercoledì 12 gennaio 2022 che inaugurerà il ciclo di incontri dedicato al rapporto tra città e mobilità a cura della Fondazione Ordine Architetti di Genova. Ridistribuzione dello spazio, orari flessibili, smart working sono alcune delle soluzioni di cui si parlerà dalle 18 nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale e in diretta streaming su Formagenova.it.

L’arrivo del COVID-19 ha destabilizzato il nostro modo di intendere la città e di abitarla. L’emergenza sanitaria non deve però far dimenticare che la vera sfida da affrontare è quella dell’emergenza climatica. Durante la pandemia, con la riduzione dell’utilizzo dei sistemi di trasporto pubblico, molte città hanno dovuto rispondere al rischio di cambio modale a favore della mobilità individuale, con un potenziale ricorso massiccio all’uso dell’automobile privata. L’utilizzo della sola automobile in città non è augurabile, non solo per questioni ambientali e di qualità urbana, ma perché controproducente per un ritorno a un funzionamento “normale” della città.

Questa crisi, pur nella sua dimensione tragica e distruttiva, rappresenta una grande opportunità per accelerare fenomeni già in atto, come la redistribuzione spaziale delle parti centrali della città, o per attivarne altri, come la distribuzione su fasce temporali ampie dei flussi delle ore di punta. Ma è soprattutto l’occasione per sperimentare sul campo e su vasta scala soluzioni innovative, come lo smart working, che incidono, riducendola, sulla domanda di mobilità. Occorre adesso prendere queste tre componenti e costruire una visione per un futuro che consenta al Paese, e in modo particolare a un Nord Italia così gravemente afflitto da problematiche relative ai livelli di inquinamento dell’aria, di raggiungere una mobilità sostenibile.           

La possibilità di “fare spazio” alla micromobilità e ai pedoni per garantire spostamenti sostenibili, riducendo il consumo di suolo urbano da parte dell’automobile e migliorando lo spazio per la vita associata, è assolutamente centrale per garantire quella qualità urbana già raggiunta da molte città del Nord Europa e allo stesso tempo per ridurre drasticamente le emissioni determinate dalla mobilità privata. Intervenire sulle ore di punta, pianificando gli orari della città in modo più flessibile, è altresì necessario anche in un quadro di medio lungo termine.         

“Lo smart working è in assoluto la soluzione più interessante –sottolinea Federico Parolotto – e, di conseguenza, l’idea di una società fortemente connessa ma meno mobile è necessaria. Forse in questa componente si può iniziare a intravedere una possibilità di cambio strutturale. Una volta superata la crisi COVID-19, occorrerà ottimizzare l’uso delle infrastrutture esistenti, sia su ferro che su strada. Dovremo continuare a puntare alla messa in coerenza dei sistemi di trasporto pubblico di massa e le porzioni di città densa. Il trasporto pubblico era e resta la soluzione preferibile per i processi di decarbonizzazione”.

Federico Parolotto è Senior Partner presso MIC – Mobility in Chain, www.michain.com fondata nel 2009. Laureato in Architettura e Urbanistica presso il Politecnico di Milano ha iniziato la sua carriera presso SOM a Londra. Federico è un pianificatore dei trasporti che ha partecipato a numerosi progetti in tutto il mondo, lavorando come consulente per clienti quali amministrazioni pubbliche, società di progettazione di fama internazionale, e con realtà industriali afferenti a tecnologie relative alla mobilità. Federico ha anche fatto parte del comitato di esperti a supporto del Comune di Milano per la stesura del PUMS, il Piano Urbano della Mobilita Sostenibile di recente pubblicazione. Ha inoltre gestito numerosi progetti di ricerca tra i quali la sezione della mobilità per “Arcipelago Italia” al Padiglione Italia della Biennale di Venezia nel 2018 e “The eyes of the city” per la Biennale di Shenzhen nel 2020. Ha partecipato a numerose conferenze a livello internazionale e dal 2016 insegna presso lo IAAC Institute of Advance Architecture of Catalunya di Barcellona.

MODALITÀ DI ISCRIZIONE

In presenza (Green pass obbligatorio)

Per gli architettiiscrivendosi sul portale Im@ateria. E’ obbligatorio presentare all’entrata il foglio di check-in cartaceo o direttamente dalla app im@teria. La conferenza è valida 2 CFP.

Per gli altri partecipanti: iscrizione via mail a info@fondazione-oage.orgindicando il nome, cognome e il numero di telefono.

In streaming

Per tuttiiscrizioni sul portale di formazione di FOAGE  www.formagenova.it.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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