CINQUEMILA IN CORTEO, GENOVA SI FERMA PER 4 ORE

Di il 14 Novembre 2013

Un lungo serpentone che dalla Stazione Marittima attraverso le vie della città ha raggiunto la sede della Regione. E’ l’estrema sintesi della mattinata vissuta da oltre 5mila lavoratori che hanno paralizzato per oltre due ore la città per protestare contro la Legge nazionale di Stabilità. La protesta, organizzata da Cgil, Cisl e Uil, ha coinvolto in particolare dipendenti delle aziende del trasporto pubblico Atp , che su Genova cura il servizio extraurbano, e Amt, servizio urbano, ferrovia Genova-Casella e servizio Navebus, ed è partita puntuale alle 9.30 dalla Stazione Marittima per poi muoversi in direzione di via Gramsci, piazza della Nunziata, le gallerie Garibaldi e Bixio, largo Lanfranco e via Roma. Dopo il passaggio davanti alla sede della Prefettura i manifestanti hanno raggiunto piazza De Ferrari alle 10.30 in punto, dove sono iniziati i comizi dei segretari generali delle organizzazioni sindacali.
Ma quella di oggi è stata una giornata critica anche per la viabilità in virtù dello sciopero, concomitante alla manifestazione, proclamato dai sindacati confederali e durato quattro ore. Nel primo pomeriggio la situazione è tornata lentamente alla normalità anche se i disagi si sono protratti fino al tardo pomeriggio. Ad incrociare le braccia sono stati anche i dipendenti degli uffici pubblici, così come  i lavoratori dell’Università. Stesso orario di astensione dal lavoro per gli sportellisti agli uffici postali (10-14), mentre dalle 7.15 si sono fermati i postini. Metalmeccanici, settori elettrico, energia, petrolio, gas, farmaceutico, telefonia e enti pubblici sono stati fermi per 4 ore con modalità differenti (fotoservizio di Emilio Scappini)

Un momento della protesta

Un momento della protesta

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