Castello D’Albertis, venerdì il finissage della mostra sulla biodiversità dell’Amazzonia Ecuadoriana

Di il 19 Settembre 2018

GENOVA – Si avvia alla conclusione la mostra “Witjai – il gene verde della razza umana”, biodiversità umana e vegetale nell’Amazzonia Ecuadoriana, frutto della collaborazione tra Castello D’Albertis Museo delle culture del mondo e l’artista Gianluca Balocco, che ripercorrendo le orme del biologo naturalista Crespi, alla ricerca delle relazioni bio-evolutive e ancestrali tra il genere umano e quello vegetale,  ha conosciuto in Ecuador il popolo Shuar. Un ritratto collettivo di un popolo che considera piante, alberi e radici esseri sacri e intelligenti, messi a disposizione dell’uomo dal pianeta affinché possa purificarsi, curarsi, nutrirsi e vivere.

In occasione del finissage venerdì 21 settembre, per tutta la giornata, ci sarà una straordinaria opportunità di farsi ritrarre sul set fotografico ‘Io Shuar’ con oggetti Shuar della collezione museale e ricevere la propria immagine formato 30×40 per concessione dell’artista (offerta libera a partire da € 50), concorrendo in tal modo alla campagna di raccolta a favore della difesa del territorio dalla distruzione della terra per motivi economici. Le popolazioni indigene, infatti,  sono l’unico baluardo e controllo al disastro ambientale che si rinnova da oltre due secoli in Amazzonia A causa di posti limitati è necessario prenotarsi allo 010 2723820.

Alle ore 17, con  ingresso libero, è previsto un intermezzo musicale del Gruppo “Ligurian Sea”, con la partecipazione di Ruggero Licata Caruso – chitarra, Paolo Falabrino – percussioni, Alberto Falabrino – basso. A seguire, si terrà una tavola rotonda sui temi che riguardano i diritti delle popolazioni indigene e della natura in Ecuador con l’artistaGianluca Balocco ed i rappresentanti delle associazioni partner che hanno dato un contributo organizzativo al progetto : Lameladivetro(LMdiV), il Movimento Cristiano Lavoratori (MCL) e l’Ente Nazionale Tempo Libero (ENTeL) .

 

(C.S.)

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