CARLO FELICE, LE “TRE LETTERE DA SARAJEVO” DI GORAN BREGOVIC

Di il 14 Febbraio 2018

GENOVA – Ieri sera il Teatro Carlo Felice ha ospitato Goran Bregovic, accompagnato da un’orchestra di 19 elementi, con il concerto dal titolo “Three letters from Sarajevo”. Molti musicisti sarebbero felici con solo un frammento della carriera di Goran Bregovic. Compositore contemporaneo, musicista tradizionale o rock star, non ha dovuto scegliere: ha combinato tutto per inventare una musica che è allo stesso tempo universale e assolutamente sua.

 

Cinque anni dopo l’uscita dell’album “Champagne for Gypsies”, Goran Bregovic torna con una nuova produzione incentrata sul tema della diversità religiosa e della coesistenza pacifica: “Three Letters from Sarajevo”. Bregovic porta in sé il melting pot che prova a raccontare nel nuovo album. «Io sono di Sarajevo – spiega l’artista – sono nato su una frontiera: l’unica dove si incontravano ortodossi, cattolici, ebrei e musulmani. Mio papà è cattolico, mia mamma è ortodossa, mia moglie è musulmana. E mi sento anche un po’ gitano, forse perché per mio padre, colonnello dell’esercito, era inaccettabile che facessi il musicista, un mestiere “da gitano”, come diceva lui».

 

È infatti la storia di Sarajevo con le sue tante credenze, identità, con i suoi complessi paradossi che ha ispirato il nuovo album di questo nativo di Sarajevo, Goran Bregovic. Per l’occasione all’album hanno partecipato voci meravigliose ed esplosive: Bebe, Riff Cohen, Rachid Taha, Asaf Avidan. Pochi musicisti sono riusciti a sviluppare un’arte così varia, che combina insieme una così grande varietà di stili e tecniche senza perdere la propria identità. Un pezzo di Bregovic può essere riconosciuto al primissimo ascolto e sembra sempre diretto al mondo intero, senza distinzione di razza, sesso, età e religione.

 

Tutte le emozioni della serata nella galleria fotografica di Emilio Scappini

Su Emilio Scappini

Istrionico, poliedrico, sempre sul pezzo. Per lui la fotografia è un'arte e una missione. Ha fatto di un hobby una passione trasformando ogni immagine in un ritratto da incorniciare. È la perfetta sintesi di esperienza ed entusiasmo al servizio della redazione.

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