BUON COMPLEANNO GOA MAGAZINE! DIECI ANNI DI NOTIZIE, INTERVISTE ED ESCLUSIVE

Di il 1 Marzo 2023

Il nostro giornale taglia il traguardo dei due lustri: un grazie sincero a tutti coloro che hanno trasformato un sogno, quasi impossibile, in una realtà seguita, apprezzata e sostenuta da migliaia di lettori

GENOVA – Quando mi chiedono che cosa rappresenti GOA Magazine rispondo sempre allo stesso modo: un affidabile e presente compagno di viaggio e una finestra affacciata sulla città in grado di trasmettere un punto di vista prospettico differente. Il 1° marzo 2013, esattamente dieci anni fa, partiva un’avventura che un po’ per gioco e un po’ per sfida era destinata a lasciare una piccola traccia nel mondo dell’informazione culturale genovese. Con la creazione del suo logo, e l’apertura dei primi canali social (Facebook e Twitter), il nostro giornale entrava in punta di piedi nel panorama dell’informazione locale. Quasi come se volessimo vedere l’effetto che faceva e misurarci con l’universo globalizzato della comunicazione.

Il primo passo lo realizzammo con un’edizione bimestrale in modalità app, poi ci fu il salto d qualità con la nascita del sito www.goamagazine.it e l’apertura delle rispettive piattaforme social. Con le stesse identiche finalità che abbiamo ancora oggi, rimaste immutate nel tempo: raccontare le tante iniziative che animano Genova e le sue provincie, recensire gli spettacoli e i concerti più attesi della stagione teatrale e musicale, dare voce ad alcuni dei protagonisti del mondo artistico nazionale e locale: il nostro giornale si è sempre posto l’obiettivo di produrre un’informazione di servizio precisa e puntuale, onesta e trasparente.  

Se ripenso alle tante giornate passate a creare contenuti, immaginare copertine, sviscerare idee, il pensiero non può non andare alle tante persone che hanno condiviso con me l’avventura di GOA: dai colleghi ai collaboratori, dai consulenti ai tirocinanti che si sono alternati in questi anni contribuendo alla sua crescita e sviluppo, allo staff di Sinergica Design che ha cucito un ideale abito su misura alla testata, ai tanti amici che ci hanno seguito con passione e partecipazione, all’Università di Genova che ha investito sul progetto proponendoci tanti valorosi stagisti con l’aspirazione di diventare un giorno giornalisti. Una dedica speciale va all’amico Emilio Scappini, scomparso poco meno di anno fa, fotoreporter e deus ex machina di GOA, con cui ho condiviso nascita, sviluppo e affermazione del giornale. Un compagno di viaggio fedele e appassionato a cui si deve buona parte del successo della testata. Un grazie sincero va a Matteo Palmieri, un visionario e avanguardista della grafica, creatore del logo di GOA, con cui ho condiviso i primi passi di questa straordinaria avventura. Infine, un immenso grazie va a Manuela Biagini, Guido Ziveri e Olga Casa per aver appoggiato e accolto con entusiasmo il progetto senza il cui sostegno tutto questo non sarebbe stato possibile.

Le tante esclusive realizzate, le interviste ai protagonisti del teatro e della musica, i sodalizi con rassegne come il FIM (Festival Internazionale della Musica) e il GOA BOA Festival. Sono tantissime le soddisfazioni che hanno ripagato gli sforzi e l’impegno di un team formidabile composto da menti brillanti e giovani talenti. E per il futuro l’obiettivo è crescere ancora.

Mentre scrivo queste righe, riavvolgendo il nastro dei ricordi, mi vengono in mente una miriade di aneddoti e i tanti sacrifici compiuti. E più vado avanti più mi appare ovvia l’unica risposta che mi pare scontato dare: ne è valsa davvero la pena.

Le migliori interviste di GOA in dieci anni di vita:


Su Tomaso Torre

Giornalista pubblicista dal 2003, è fondatore e direttore responsabile di GOA Magazine. Appassionato di arte, cultura e spettacoli ha collaborato per anni con diverse testate locali occupandosi di cronaca ed attualità, sport e tempo libero. “Ho sempre coltivato il sogno di realizzare un prodotto editoriale dinamico e fluido che potesse rispondere alle esigenze informative di un pubblico sempre più competente ed avanguardista”.

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