BLANCO PRENDE A CALCI I FIORI DI SANREMO, COLDIRETTI E REGIONE LIGURIA INSORGONO: «COMPORTAMENTO INAMMISSIBILE E IRRISPETTOSO»

Di il 8 Febbraio 2023

L’episodio avvenuto ieri sera su palco dell’Ariston ha suscitato la reazione delle istituzioni: «Vederli presi a calci, distrutti e calpestati senza alcun rispetto è inammissibile, inaccettabile»

GENOVA – “I fiori di Sanremo non solo il simbolo del Festival, ma dell’intera città, della provincia di Imperia e della Liguria, di cui sono negli anni diventati vessillo nel mondo. Vederli presi a calci, distrutti e calpestati senza alcun rispetto né per i fiori stessi né, tantomeno, per la filiera, gli operatori e il duro lavoro che c’è dietro quelle composizioni è inammissibile, inaccettabile. Ancora di più sul palco dell’Ariston, davanti a milioni di spettatori attoniti”. Questo il commento di Gianluca Boeri Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale, che trova concorde l’intera Federazione regionale.

Di chitarre e casse mandate in frantumi durante le esibizioni è piena la storia della musica, ma qui non si parla più di spettacolo: è questione di rispetto, che in questo caso è mancato totalmente. “La settimana del Festival di Sanremo rappresenta da sempre un momento importantissimo per i liguri e per gli italiani tutti – continuano Boeri e Rivarossa – e renderla teatro di uno scempio simile non è ammissibile. Disapproviamo fortemente il gesto di Blanco, perché irrispettoso anche nei confronti del duro lavoro delle nostre imprese e della filiera. I fiori sono simboli di pace, amore e bellezza, non di distruzione. Sanremo è la città dei fiori per antonomasia, e proprio i fiori sono ambasciatori nel mondo di una Liguria che ieri sera, in quel particolare frangente, non ha ricevuto il rispetto che un settore come quello florovivaistico, comparto storico della nostra regione, e il territorio che rappresenta meritano”.

Filiera cardine dell’economia agricola regionale – concentrato per il 95% tra le province di Imperia e Savona – oltre che di quella nazionale, il settore florovivaistico da ormai più di un anno è purtroppo vittima dell’impatto della crisi, che continuano a mettere sotto pressione il settore con gli aumenti dei costi di produzione, arrivando a toccare anche un +95% dei costi per piante e sementi e un vero e proprio allarme rosso per i vivai travolti dai rincari dell’energia. “Oggi più che mai, e soprattutto di fronte a gesti come questo – concludono – è essenziale sostenere il settore florovivaistico nostrano, da sempre fiore all’occhiello della nostra economia nonostante l’importante impatto dei rincari. Disapproviamo il gesto irrispettoso del cantante e, in questo frangente, rinnoviamo ancora una volta il nostro invito ai consumatori ad acquistare sempre prodotti locali, per avere un fiore fresco e di qualità, oltre che per sostenere il settore”.

Anche Regione Liguria, per voce del Vice Presidente e assessore all’Agricoltura, Alessandro Piana, stigmatizza il comportamento del vincitore di Sanremo 2022.

“Fuoriprogramma, scatti umorali o show per catturare l’attenzione non possono ledere la dignità del lavoro dell’uomo e quella sacralità che connota da sempre i fiori di Sanremo: solo chi è coinvolto in agricoltura sa quanta manodopera e quanti sacrifici stanno dietro ad un palco immerso di fiori, in una città che del fiore ha fatto il suo emblema, la sua storia e la sua tradizione. Un gesto che arriva in un periodo in cui le speculazioni sui prezzi e le difficoltà congiunturali appesantiscono i floricoltori, con costi di produzione più che raddoppiati, ma in cui i nostri imprenditori hanno dimostrato tenacia e forza per portare avanti il made in Liguria, senza trascurare il lavoro di chi allestisce e prepara le scenografie – continua il vicepresidente – Mi unisco quindi alla contestazione immediata sorta ieri sera da parte del pubblico del teatro: dato che sostengo i giovani e amo la musica, tanto più non posso che sottolineare come a prendere a calci i fiori sul palco di Sanremo sia un atto da condannare con forza. Si rifletta su questo affronto ad una delle più importanti eccellenze della Liguria: lo spettacolo sia pure ribelle, di protesta, ma costruttivo, mai esclusivamente negativo”.

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