Attivato lo sportello “Wall of Dolls” a sostegno delle donne vittime di violenza

Di il 1 Dicembre 2020

GENOVA – Un nuovo strumento fondamentale per fornire supporto concreto a chi è vittima di violenze di ogni genere. Dall’iniziativa dell’associazione Wall of Dolls (foto in copertina) è nato ieri, lunedì 30 novembre, lo Sportello anonimo di accoglienza. A pochi giorni dalla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, viene istituito un numero telefonico con cui accogliere le richieste di aiuto e suggerire il percorso più adatto per superare la problematica.

Attivo 7 giorni su 7 dalle 16 alle 20, il numero è 375 6700767. Per chi preferisse mandare una mail, è disponibile anche la casella di posta elettronica sportelloaccoglienzawallofdolls@yahoo.com. Lo sportello nasce per fornire in totale anonimato accoglienza, informazione, ascolto empatico e attivo ed è rivolto a tutte le donne che si trovano a vivere una relazione disfunzionale e di sofferenza nel rapporto di coppia, in famiglia, sul luogo di lavoro.

«Oggi, le donne che vivono in una situazione di soggezione verbale, economica, psicologica e fisica sono un numero sempre crescente, a causa del perdurare di un’impostazione culturale, ancora profondamente radicata anche nei soggetti che la subiscono, che legittima lo sbilanciamento della relazione interpersonale a danno della donna – spiega Barbara Bavastro, coordinatrice di Wall of Dolls Liguria – Queste situazioni, se non fermate sul nascere, si tramutano in fenomeni di vera e propria violenza, che nel nostro Paese rappresenta un’indubbia emergenza sociale, fenomeno che coinvolge soggetti di sesso femminile di qualsiasi fascia di età, classe sociale, istruzione, etnia, cultura. Nella quasi totalità dei casi, i soprusi, purtroppo, non vengono denunciati. I dati dimostrano quanto sia un fenomeno sottostimato, che non desta una particolare risonanza sociale, perlomeno sino a quando non si tramuta in un episodio di vera e propria violenza. Ed è ormai troppo tardi».

Non è necessario essere vittime di violenza per fare riferimento a questo strumento, aperto a tutte le donne che vivano una situazione di disagio o di difficoltà. Uno spazio di accoglienza dove una “voce amica” permette di informarsi in modo efficace rispetto alle prese in carico pubbliche e private presenti a Genova.

A seconda delle necessità, l’operatrice volontaria, precedentemente formata dalla psicologa del gruppo, sarà in grado di inviare la donna verso i percorsi presenti sul territorio, intraprendendo la migliore strategia di uscita da un rapporto di dipendenza, evitando lo stato di isolamento e incoraggiando a rompere il muro del silenzio.

«Con lo Sportello non vogliamo sostituire i supporti già attivi e il grande lavoro fatto dai Centri Antiviolenza, ma, al contrario, vogliamo fare rete e informazione rispetto alle prese in carico presenti sul nostro territorio, infatti l’iniziativa è sostenuta anche dal Centro Antiviolenza Mascherona – continua Barbara Bavastro – Le operatrici che risponderanno al telefono prestano il loro operato su base volontaristica, sono donne che supportano altre donne attraverso un corso di allineamento formativo tenuto dalla psicologa del gruppo, la dott.ssa Chiara Urci, che si occuperà periodicamente di fornire una supervisione al gruppo stesso. Inoltre, saranno raccolti dati con finalità statistiche per individuare i bisogni specifici presenti sul nostro territorio e migliorare la qualità di servizio. Sarà garantito rispetto ai dati personali e/o identificativi dell’interlocutore l’osservanza dell’anonimato e la segretezza dei dati e delle informazioni raccolte».

Le operatrici volontarie, a seconda delle problematiche, indicheranno le risorse presenti sul territorio, con indirizzi delle strutture, contatti telefonici e orari, divulgando anche materiale informativo. Ogni lunedì, dalle 16 alle 20, chiamando il numero si potrà parlare direttamente con una psicologa, mentre a partire dal 2021 lo Sportello prevede la presenza fisica di una volontaria una volta alla settimana in un locale che il Municipio Medio Levante metterà a disposizione del progetto.

C.S.

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