Alla Sala Diana in scena “Lidia – Storia di una masca”, uno spettacolo prodotto da Compagnia Salz di e con Alice Bignone

Di il 26 Gennaio 2024

 GENOVA – Sabato 3 febbraio, alle ore 21, alla Sala Diana del Teatro Garage va in scena “Lidia – Storia di una masca”, uno spettacolo prodotto da Compagnia Salz di e con Alice Bignone e con regia di Ermanno Rovella. Lo spettacolo, vincitore della X “Borsa Alfonso Marietti” indetta dall’Accademia dei Filodrammatici di Milano, ha all’attivo oltre 80 repliche in tutta Italia e per la prima volta è in scena a Genova

Il titolo fa parte della Rassegna G.E.T Giovani Eccellenze Teatrali, dedicata ai nuovi scenari del teatro emergente provenienti da tutta Italia in collaborazione con l’associazione culturale La Chascona, e del Circuito Spirali, il progetto di scambio spettacoli che unisce il Teatro Garage, il Teatro dell’Ortica, il Teatro Cattivi Maestri di Savona, il Sipario Strappato di Arenzano e il Teatro delle Udienze di Finale Ligure. 

Lidia è una donna italiana, una contadina, vissuta a cavallo della Prima Guerra Mondiale. È una levatrice come sua madre prima di lei e, come sua madre prima di lei, viene accusata di essere una “masca”, una strega. La storia di Lidia raccoglie tante altre storie di donne che come lei hanno dovuto arrangiarsi per vivere, di donne il cui mondo cominciava col paese e finiva dove iniziava il bosco, e dove il prete era la voce dell’autorità, della verità e soprattutto di Dio. Recupera la memoria storica di un mondo che non è poi così distante, è il mondo delle bisnonne, dove la fede e la superstizione si mescolano, la fatica è tanta, i figli muoiono perché è così che capita e a sei anni sei tenuto a contribuire al lavoro della famiglia, vieni affittato come servo e togli una bocca alla casa, a quattordici sei un adulto, a sedici sei da maritare.

La storia di Lidia viene raccontata da Lidia stessa, interpretata da Alice Bignone, al Giacu, suo marito, partito per la guerra e mai tornato, e ripercorre tutta la sua vita fino al momento in cui da quella vita si allontana. Nata povera, Lidia vive una vita estremamente comune, salvo appunto il particolare di essere accusata di essere masca. Un’accusa lanciata dal paese, che è di fatto un personaggio a molte teste, prima sottovoce, poi in faccia, e a queste accuse Lidia arriva a credere. 

«La scelta di scrivere la storia di Lidia è stata graduale, quasi naturale – afferma l’autrice – Nel trovarmi per le mani le interviste sbobinate di donne e uomini della campagna e della montagna del Piemonte, raccolte da Nuto Revelli nel corso degli anni ’70, ho trovato vergognoso che alla mia generazione di quelle storie così vicine non sia arrivato nulla. Il solo fatto di aver avuto la fortuna di trovarle mi ha fatta sentire responsabile di restituirle, perché sono storie che non vengono raccontate ma riguardano le nostre nonne e bisnonne. Dalle storie di vita che ho trovato è nata Lidia, il cui linguaggio è nato spontaneamente durante la scrittura, che racchiude in qualche modo tutte le donne la cui storia ho avuto la fortuna di toccare e ho il dovere di raccontare. Mi sono trovata per le mani un mondo così ricco che davvero non potrei parlare d’altro, e Lidia è venuta fuori spontaneamente, come se fosse una storia che aspettava di essere raccontata, e io penso che lo meriti».

Le prevendite dei biglietti (intero € 14,00 ridotto € 11,00) si possono acquistare online sul sito www.teatrogarage.it oppure all’ufficio del teatro (via Repetto 18r – cancello, tel. 010 511447) mercoledì e giovedì dalle 15 alle 18, venerdì dalle 11 alle 14. La biglietteria alla Sala Diana apre un’ora prima dell’inizio degli spettacoli. Informazioni: www.teatrogarage.itinfo@teatrogarage.it, 010 511447

C.S.

Su Redazione

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