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AL VIA LA STAGIONE PRIMAVERILE DEL TEATRO DELLA TOSSE A PONENTE
Parte il 24 febbraio la programmazione di spettacoli che la Fondazione Luzzati porta a Voltri dopo l’integrazione con Teatro Cargo
GENOVA – “Un importante momento di apertura in cui speriamo di portare a Voltri qualcosa di nuovo”. Così Emanuele Conte, presidente della Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse, commenta l’iniziativa di Teatro del Ponente.
Dal 24 febbraio avrà ufficialmente inizio la stagione del Teatro della Tosse a Voltri con una grande festa di inaugurazione che a partire dalle ore 18.30 vedrà Conte insieme al direttore artistico Amedeo Romeo nonché gli attori e i musicisti del Teatro della Tosse incontrare il pubblico, le istituzioni e le associazioni del ponente genovese per una ‘chiacchierata’ teatrale: raccontare gli spettacoli che si alterneranno sul palco di Voltri durante la primavera ma anche immaginare un futuro per il Teatro del Ponente. Graditi ospiti della serata, inoltre, saranno i componenti del Coro Polifonico associazione Voltrimusica diretto da Agostino Chiossone.
Teatro della Tosse arriva a Ponente
Con l’inizio della stagione primaverile si concretizza il progetto del Comune di Genova che vede l’integrazione del Teatro della Tosse all’associazione Teatro Cargo per una migliore distribuzione dei prodotti teatrali in città.
“La nostra intenzione è quella di consolidare e sviluppare l’importante lavoro fatto da Cargo in questi anni. – dichiara Emanuele Conte – Il teatro del Ponente, realizzato a suo tempo dai voltresi con una sottoscrizione pubblica, dovrà sempre più essere il teatro di tutto il ponente, soprattutto dopo il crollo del ponte Morandi. La nostra idea di teatro non si ferma al pagamento di un biglietto e all’occupazione di una poltrona, il Teatro della Tosse “abitatore di luoghi”, darà vita ad un progetto artistico di ampio respiro. Porterà i suoi spettacoli di produzione e ospitalità, concerti, laboratori e il teatro per le famiglie. E infine avvierà un programma di residenze, con compagnie che creeranno i loro spettacoli proprio nel teatro del Ponente regalando al territorio le loro anteprime nazionali.”
Il Teatro della Tosse gestirà anche il Teatrino della Duchessa di Galliera e, dopo il successo dello scorso anno, la prossima estate tornerà a Villa Duchessa di Galliera a Voltri per portare il suo tradizionale spettacolo itinerante.
“Oggi dopo mesi oggettivamente difficili si è riusciti a concludere un’operazione che sicuramente porterà un valore aggiunto al nostro territorio – ha commentato il presidente del Municipio VII Ponente Claudio Chiarotti – Grazie e un doveroso in bocca al lupo al Teatro della Tosse. Sono sicuro che insieme riusciremo a condurre questa esperienza con passione e competenza, elementi che da sempre distinguono l’operato della Compagnia stessa”.
Il progetto “Teatro della Tosse a Ponente” è stato realizzato con la collaborazione di Municipio VII Ponente e Regione Liguria oltre che del Comune di Genova. Prezioso infine il contributo economico della Compagnia San Paolo.
“Il Teatro del Ponente è un presidio di cultura certamente per il ponente ma anche per tutta la città di Genova. Oggi ancora di più grazie alla gestione del Teatro della Tosse che crea definitivamente un legame con il centro della città e che eleva il Teatro da locale a Teatro cittadino” le parole dell’assessore del Municipio VII Ponente Silvia Brocato.
La stagione Primavera 2019
Dopo la festa di riapertura il 24 febbraio saranno 7 i titoli che si alterneranno fino ad aprile per un totale di sette settimane di programmazione.
Si parte il primo di marzo fino al 14 aprile con nuove produzioni, gli spettacoli del Teatro per ragazzi, ma anche musica e grandi classici rivisitati.
Venerdì 1° marzo alle ore 20.30 si parte con “Dopodiché stasera mi butto” di e con Enrico Pittaluca insieme a Graziano Sirressi, Luca Mammoli, Andrea Panigatti per la regia di Riccardo Pippa. Dal 2013, con oltre 200 repliche, “Dopodiché stasera mi butto” è un elogio del disagiato contemporaneo.
Tre disagiati (Laureando, Stagista e Precario) si sfidano a un’improbabile rincorsa all’apice della non-vita (il suicidio), incitati da un eclettico conduttore del gioco e supportati dal pubblico in sala, che interagisce in modi assolutamente divertenti. Un simpatico modo per rappresentare la condizione di una generazione di venti-trentenni disagiati, appunto, con la convinzione, però, della necessità di non dover cercare di cambiare sé stessi, vivendo la condizione di un sano disagio.
Lo spettacolo nasce da una drammaturgia collettiva: gli attori scrivono per il proprio personaggio e per gli altri. Si parte da tematiche condivise, titoli, spunti, situazioni che ognuno sviluppa. I testi sono poi modificati da tutti, messi alla prova in improvvisazione e scambiati tra i vari attori/autori.
Domenica 10, ore 16.00 e lunedì 11 marzo, ore 10.00 debutta la nuova produzione del Teatro della Tosse “Astolfo sulla luna”, primo titolo della stagione Teatro per ragazzi. Testo, regia e scene sono di Emanuele Conte.
La fantastica storia dell’”Orlando Furioso” raccontata attraverso gli occhi di un istrionico Astolfo – il paladino Astolfo nel romanzo di Ludovico Ariosto è il personaggio cui sono affidate le avventure più incredibili e prodigiose, fra maghe, mostri e luoghi incantati – che come un trovatore medievale darà voce e corpo a decine di personaggi, accompagnerà gli spettatori grandi e piccini in un viaggio ricco di magia e incontri strabilianti.
Tornato uomo dopo essere stato trasformato in pianta dalla maga Alcina, Astolfo verrà incaricato da re Carlo, con la benedizione di San Giovanni Battista in persona, di ritrovare il senno di Orlando. Il prode cavaliere salirà in sella al magico Ippogrifo per portarci sulla Luna, poiché tutto ciò che viene smarrito sulla Terra, si può ritrovare proprio lassù.
Attraverso un ironico linguaggio tra classico e moderno, lo spettacolo ricco di immaginazione grazie all’uso di varie tecniche e linguaggi teatrali (dal teatro dei pupi al teatro di narrazione), potrà avvicinare il pubblico più giovane, ma non solo, a questo capolavoro della letteratura italiana guidato da uno straordinario “one man show” capace di affascinare e divertire, e di portarci tutti a bordo dell’ippogrifo alla scoperta di un nuovo mondo.
Nell’anno del cinquantenario del primo essere umano sulla Luna, Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse dedica questa nuova produzione ai ragazzi, tenendo sempre a mente la lezione dei suoi fondatori che non esiste teatro per ragazzi e teatro per adulti, esiste buon teatro e cattivo teatro.
Sabato 16 marzo ore 21.00 il ligure Zibba, una delle più interessanti realtà del cantautorato italiano, si esibisce in concerto per presentare il suo nuovo singolo “Trio”.
Zibba inizia la sua carriera nel 1998 anno in cui fonda con Andrea Balestrieri la band Zibba e Almalibre. Nel 2003 pubblicano il primo disco, “L’ultimo giorno”, grazie al quale salgono sul palco del Primo Maggio di Roma, e partecipano a diverse trasmissioni tv. Nel 2006 pubblicano il disco “Senza smettere di far rumore” che li porta al grande pubblico con il singolo “Margherita”, interpretato con Tonino Carotone. Nel 2010 esce il disco “Una cura per il freddo”. Nel maggio 2012 esce il quarto disco “Come il suono dei passi sulla neve” che vince il premio più prestigioso della musica Italiana: la Targa Tenco come miglior album in assoluto. Nel settembre 2012 Zibba viene premiato dalle radio italiane come artista indipendente più trasmesso dalle radio negli ultimi cinque anni, vincendo il premio IML del MEI.
Nel febbraio 2014 partecipa con il brano “Senza di te” alla 64° edizione del Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte, vincendo il Premio della Critica “Mia Martini” e il Premio della Sala Stampa Radio-Tv-Web “Lucio Dalla”. Il 20 febbraio 2014 esce il sesto album con gli Almalibre, “Senza pensare all’estate”. A febbraio 2017 Zibba partecipa al 67° Festival di Sanremo come autore con i brani “Togliamoci la voglia” cantato da Raige e Giulia Luzi e con “Spostato di un secondo” cantato da Marco Masini. Il 26 gennaio 2018 esce il singolo con video di “Quando Stiamo Bene” feat. Elodie (prod. Mace) sempre estratto dal nuovo lavoro, LE COSE, in uscita il 2 febbraio 2018 per la neonata etichetta Platonica.
Venerdì 22 marzo alle ore 10.00 e sabato 23 marzo alle ore 16.00 va in scena la produzione storica del Teatro della Tosse e secondo titolo del Teatro per ragazzi “Canta canta cantastorie”, le storie in rima per la regia di Enrico Campanati con le musiche di Ivano Fossati e Oscar Prudente.
Scritto da Emanuele Luzzati nel 1982, “Canta canta cantastorie” è uno dei titoli di maggior successo del Teatro della Tosse e tra i più replicati della compagnia.
Tre storie e opere celebri – La gazza ladra, La tarantella di Pulcinella e Ali Babà – vengono reinventate con garbo e ironia tra canzoni e filastrocche popolari, con le musiche scritte da Ivano Fossati e Oscar Prudente eseguite dal vivo. Sono storie che hanno una lunga storia. Chi non conosce le avventure de La Gazza Ladra, La Tarantella di Pulcinella e Alì BabàDopo essere stati protagonisti di libri e film di animazione di Luzzati e Gianini, qualcuno di loro ottenne anche una nomination all’Oscar – si ritrovano insieme, nel 1976, per essere inseriti in un audiolibro Mondadori. Dall’audiolibro prende le mosse Canta Canta Cantastorie nella versione con attori e in quella de I Burattini di Luzzati & Cereseto.
Le tre storie sono filastrocche popolari reinventate con garbo e ironia da Emanuele Luzzati, sui ritmi di una ballata in chiave moderna.
Sabato 30 marzo alle ore 20.30 è il turno della nuova produzione del Teatro della Tosse “Il Natale di Harry” di Steven Berkoff. Lo spettacolo, diretto dalla giovane regista Elisabetta Carosio e interpretata da Enrico Campanati, debutterà al Teatro del Ponente e poi sarà in scena al Teatro della Tosse dal 9 al 14 aprile.
Il testo scritto nel 1985 è un sordo grido di solitudine. L’ambientazione è l’appartamento dove il protagonista vive da solo, o meglio, in compagnia di un sé stesso piuttosto invadente. Ogni giorno per quattro giorni, tra il 21 e il 25 Dicembre, l’uomo parla con questo sé stesso e ogni giorno fa o riceve una telefonata attraverso cui si intuiscono i rapporti che ha con il mondo esterno. Ci sono delle regole: per essere felici bisogna avere tanti amici, poterli contare, come su facebook. La società controlla il grado di infelicità, ma a volte succede che si distragga. Capita allora che un individuo compia una deviazione inaspettata. Di solito passa un po’ di tempo sul limite e poi siamo soliti dire che impazzisce. È il caso di Harry. In un intervallarsi di follia e lucidità, Harry, interpretato da Enrico Campanati, si ritrova, insieme agli spettatori, in un mondo di voci e suoni nei quali è difficile distinguere la realtà dall’immaginazione. Steven Berkoff tratteggia “un’autoanalisi graffiante e spietata di un single piccolo borghese alle soglie delle festività natalizie”.
Venerdì 5 aprile alle ore 10.00 e sabato 6 aprile alle ore 16.00 la Compagnia Nanirossi porta sul palco “Sogni in scatola”, uno spettacolo circense per bambini e terzo titolo del Teatro per ragazzi. Ideazione, realizzazione e produzione sono di Matteo Mazzei ed Elena Fresch in collaborazione con Mario Gumina.
I protagonisti sono due piccoli e buffi personaggi che creano attraverso tutte le arti circensi, senza parole, le varie e poliedriche sfumature delle cose della vita, dalla gioia all’amore alla guerra, in un mondo costruito da cartone, scatole e imballaggi, dove costruire la casa è un bisogno impellente. E i nostri due, dopo mille peripezie, ce la faranno realizzando nel contempo uno spettacolo poetico e divertente.
Quante cose può diventare una scatola?… una scatola può diventare all’occorrenza qualsiasi cosa…basta crederci.
Sabato 13 aprile alle ore 20.30 è il turno di un classico teatrale rivisitato tutto al femminile. Sul palco Mila Boeri, Annagaia Marchioro, Chiara Stoppa, Virginia Zini e Giulia Bertasi portano in scena “Le allegre comari di Windors”.
La scrittura di Edoardo Erba e la regia di Serena Sinigaglia riadattano, tagliano e montano con ironia “Le allegre comari di Windsor”, innestando brani, suonati e cantati dal vivo dal Falstaff di Verdi. In scena solo la signora Page, la signora Ford, la giovane Anne Page e la serva Quickly, che danno parola anche ai personaggi maschili, assenti ma molto presenti: mariti, amanti, e, soprattutto, il più grande, non solo per stazza, Falstaff. Da lui tutto comincia e con lui tutto finisce. Le lettere d’amore che il Cavaliere invia identiche alle signore Page e Ford sono lo stimolo per trasformare il solito barboso e very british pomeriggio di tè in uno scatenato gioco dell’immaginazione, del desiderio, del divertimento. “Punire” quel porco di Falstaff, che osa far loro esplicite richieste d’amore, diventa il grimaldello per sentirsi ancora vive. Senza Falstaff, non ci sarebbe divertimento o sfogo per le signore Page e Ford, che, come le Desperate Housewives, sono donne di mezza età, borghesi, annoiate e un pizzico bigotte, con routine consolidate, mariti assenti e desideri sopiti.
Quest’allestimento nasce nell’ambito di Glob(e)al Shakespeare il progetto per il quale 6 opere del grande drammaturgo sono state proposte in 6 riscritture commissionate ai più innovativi autori del panorama odierno e poi portate in scena da 6 registi. Il progetto è nato per affermare l’universalità del Teatro coniugando l’essenza atemporale dell’opera di Shakespeare con temi e linguaggi della scena contemporanea e si è aggiudicato il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro 2017.
Inoltre il 31 marzo e il 14 aprile in scena i saggi di fine anni degli allievi dei corsi tenuti da Arianna Comes.
Per info
I biglietti possono essere prenotati (anche telefonicamente TEL. 0102470793) e acquistati presso la biglietteria del Teatro della Tosse (piazza R. Negri, Genova).
BIGLIETTERIA TEATRO DEL PONENTE PIAZZA ODICINI
Nei giorni di spettacolo biglietteria aperta a partire da un’ora prima dell’inizio della replica.
I biglietti prenotati possono essere ritirati presso la biglietteria del Teatro del Ponente a Voltri almeno mezzora prima dell’inizio dello spettacolo.
TEATRO DEL PONENTE piazza Odicini 9 Genova Voltri
C.S.
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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiMessaggi correlati
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