AL TEATRO MODENA SI RIAVVOLGE IL NASTRO DEI RICORDI CON “IL VIAGGIO DI VICTOR”

Di il 23 Aprile 2024

Il nuovo spettacolo firmato Davide Livermore andrà in scena dal 3 al 19 maggio e rappresenta uno spazio in cui accogliere le anime che non ci sono più

di Alessia Spinola

GENOVA – Riavvolgere il nastro dei ricordi e ricomporre il puzzle della propria vita: è quello che accade al protagonista de “Il viaggio Victor”, nuovo spettacolo del Teatro Nazionale di Genova che vede alla regia Davide Livermore e che debutterà al Teatro Modena venerdì 3 maggio, con repliche fino a domenica 19.

Lo spettacolo è tratto dall’opera di Nicolas Bedos e narra la storia di un uomo, Victor, che a seguito di un incidente d’auto perde la memoria e verrà assistito da una donna, Marion. Il dialogo tra Victor e Marion è come una spirale, non ci sono vie d’uscita. Lui non sa più se gli piace il tè o il caffè, non riconosce la sua casa e tantomeno le persone che lo salutano per strada. Lei, lo incoraggia a cercare i ricordi, lo richiama alla sua responsabilità: sembra conoscerlo molto meglio di quanto lui non voglia ammettere. Ricordo dopo ricordo, passo dopo passo, i segreti si ricomporranno, svelando così l’indicibile mistero che aleggia tra loro.

Ad interpretare Marion e Victor sono Linda Gennari e Antonio Zavatteri, mentre il testo è stato tradotto in italiano da Monica Capuani. “Il viaggio di Victor” è inoltre coprodotto dal Teatro Nazionale di Genova con il Teatro di Napoli.

«Cercare la verità della nostra storia è il lavoro che la vita richiede a ognuno di noi» riflette Davide Livermore. «Victor e Marion hanno bisogno di fare emergere e accettare una verità dolorosissima. Ma questo spettacolo ci insegna che solo attraverso il coraggio di creare, nel proprio cuore e nella propria vita, uno spazio in cui accogliere le anime che non ci sono più possiamo offrire loro la possibilità di andare verso la luce e sciogliere i nodi dolorosi del cammino terrestre».

Attore, regista, drammaturgo, Nicolas Bedos, classe 1979, ha attratto l’attenzione di pubblico e critica in Francia e in Europa con le proprie opere teatrali e cinematografiche, vincendo diversi premi, tra cui un César per il film La belle époque (2019), interpretato da Fanny Ardant e Daniel Auteil. Con la sua scrittura solo apparentemente semplice, accostando passato incombente e presente sfuggevole, Bedos racconta senza timidezze ma con grande empatia i risvolti del sentimento e le contraddizioni dell’animo umano.

Racchiusa tra un sofisticato ledwall a pavimento e un grande specchio sul soffitto, la scena – curata dallo stesso regista insieme a Lorenzo Russo Rainaldi e illuminata da Aldo Mantovani – gioca con significative geometrie e sdoppiamenti, per poi trasfigurarsi grazie al video di D-Wok, in cui compare Diego Cerami, allievo attore della Scuola di Recitazione del Teatro Nazionale di Genova.

Gli abiti indossati da Linda Gennari e Antonio Zavatteri hanno l’inconfondibile eleganza di Giorgio Armani. «Penso a Giorgio Armani come a un grande artista del nostro tempo» afferma Davide Livermore. «Avere avuto la fortuna di collaborare con la sua Maison per l’inaugurazione della Scala nel 2020 ha creato un filo rosso di arte e simpatia, profondissimo rispetto e ammirazione: una vicinanza che si concretizza in questa nuova prestigiosa collaborazione. Non posso che ringraziare Armani e la sua Maison per la grande generosità e sensibilità con cui hanno accolto la nostra proposta artistica».

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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