AL TEATRO DELLA TOSSE SI PARLA DI RELAZIONI IN UNA SALA RINNOVATA. SVELATA LA STAGIONE AUTUNNALE

Di il 25 Settembre 2024

La partenza è prevista per il 2 ottobre con “Il fenomeno Laplante”, mentre il 27 settembre verrà mostrata nuova veste della sala Trionfo. Gli spettacoli proseguiranno fino a dicembre e saranno del tutto diversi tra loro

di Alessia Spinola

GENOVA – È attorno alle relazioni che ruota la stagione autunnale del Teatro della Tosse, che torna con tantissimi nuovi spettacoli in una sala rinnovata pronta a rendere l’esperienza del pubblico ancora più immersiva. La partenza è prevista per il 2 ottobre con “Il fenomeno Laplante”, mentre la nuova veste della sala Trionfo verrà svelata al pubblico il 27 settembre alle 20.30.

Quella di ottobre, novembre e dicembre sarà una stagione teatrale ricca che si muoverà su diverse linee, a volte del tutto diverse tra loro, per poter osservare ed interpretare tutta la complessità che ci circonda. Ma tra i temi affrontati, ce n’è uno in particolare che attraversa quasi tutte le produzioni e le ospitalità, ed è quello delle relazioni. Amicizia, amore, passione politica, diverse facce di questa parola. Relazione anche tra le diverse arti e linguaggi della scena, con un caleidoscopio di appuntamenti che ancora una volta metteranno in dialogo prosa, danza, musica, tecnologia, circo, stand up. E poi la relazione con il territorio, con numerosi nuovi progetti di comunità e il rinnovarsi di collaborazioni artistiche e culturali di eccellenza come Il Festival della Scienza e la grande musica con Gezmataz Jazz Festival nell’ambito della rassegna in programmazione a La Claque in Agora’. La relazione, soprattutto, con il pubblico e, infine, la relazione con gli artisti e con il nostro tempo, che continuerà a contraddistinguere proposte, scelte, approfondimenti, suggestioni.

Tra ottobre e dicembre verranno dunque presentate una serie di proposte che delle relazioni faranno il proprio oggetto di indagine, un tema di cui gli stessi artisti testimoniano il bisogno di parlare: relazioni tra generi e tra generazioni, emozioni e sentimenti, individui e società in cui vivono, tra uomo e ambiente, tra passato e presente, tra vita e morte.

Due le nuove produzioni in prima nazionale: DEATH CAFE’ (A)Live di e con Marina Minetti, regia di Emanuele Conte e Luigi Ferrando. Un lavoro che unisce teatro e stand up comedy e che, con autenticità ed umorismo, vuole ri-consegnare al pubblico un rapporto più sano con la morte, restituendole un suo vocabolario e recuperando il rapporto positivo che le civiltà classiche avevano con essa. A dicembre andrà in scena MATHILDE (regia di Alessio Aronne) su un testo di Veronique Olmi, una delle autrici teatrali più apprezzate in Francia, per una messa a nudo dello schema di ogni relazione, sentimentale o meno: una riflessione profonda all’insegna della più crudele sincerità, senza sconti, senza risposte preordinate.

Diversi i nuovi progetti di coproduzione tra cui CUORE PURO, favola nera per camorra e pallone, di Roberto Saviano, scritto e diretto da Mario Gelardi, produzione Sardegna Teatro in coproduzione con Fondazione Luzzati Teatro della Tosse e Teatro Sannazzaro, una storia di adolescenza divisa tra passioni e soldi facili della delinquenza che attraversa rapporto tra il talento e il contesto sociale in cui si vive e l’arrivo a Genova, subito dopo il debutto milanese, di LA SIGNORA DELLE CAMELIE, nuovo lavoro di Giovanni Ortoleva con cui prosegue la collaborazione, una coproduzione Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse, Elsinor – Centro di Produzione Teatrale, TPE – Teatro Piemonte Europa, Arca Azzurra Associazione Culturale. Da uno dei più grandi classici della letteratura ottocentesca, una versione del giovane regista di un testo senza tempo, drammaticamente attuale, che ci racconta la brutalità di una società classista, il suo voyeurismo e perversione sfogati sul corpo della donna.

In programma anche la ripresa de IL FENOMENO LAPLANTE • Lo strano caso del capo indiano fascista, di Maurizio Patella con la regia di Emanuele Conte, un brilante e particolarissimo racconto a più voci di un momento cruciale della storia italiana nel centenario dell’omicidio Matteotti ed ERKIN, una favola in musica per lI Pianeta Terra, ultimo lavoro di e con Pino Petruzzelli, coproduzione Fondazione Luzzati -Teatro della Tosse, Gog e Teatro Ipotesi, una favola pensata per il pianeta, un inno alla vita come comunione tra uomo e natura.

Anche tra le ospitalità, ancora una volta dalla migliore scena italiana ed internazionale, il tema della relazione ritorna, in tante e diverse direzioni e diversi linguaggi artistici, a raccontarci chi siamo, chi vorremo essere, chi, forse, non saremo. Tra i titoli in programma il ritomo di Flavia Mastrella e Antonio Rezza con BAHAMUTH, spettacolo storico irriverente e intransigente: un’analisi spietata di chi siamo, dei nostri tipi umani, degli ingranaggi diabolici della vita quotidiana a cui nessuno può sfuggire, sia vittima o carnefice.

Le relazioni di coppia e la loro fragilità saranno il tema di PARLAMI COME LA PIOGGIA di Tennessee Williams, con Valentina Picello e Francesco Sferrazza Papa regia Andrea Piazza, produzione Teatro Franco Parenti, cinque atti unici sulle solitudini quotidiane, i dolori soffocati, le tenerezze dimenticate, l’affannata ricerca di una felicità semplice. E di relazione tra una donna, i “suoi” uomini e il tempo ci parlerà VARIAZIONI ERNAUX, un lavoro di Francesca Fava – ispirato ad alcuni romanzi di Annie Ernaux, premio Nobel per la letteratura 2022 – che porta in scena una biografia sentimentale, una sorta di confessione sulle tre eta’ di una donna.

Di libertà e rapporto tra prigioni reali ed interiori ci parleranno UNA RELAZIONE PER UN’ACCADEMIA, monologo di e con Tommaso Ragno dal celebre racconto di Franz Kafka nel centenario della morte e UN ESTREMO ATTO D’AMORE di Viren Beltramo, la storia vera del malavitoso Claudio Foschini. Dalla relazione con la propria immagine parte LO SPECCHIO DELLA REGINA di Antonio Viganò ed Eleonora Chiocchini produzione Teatro della Ribalta che, da una delle fiabe più celebri del mondo, costruisce un “manifesto sulla bellezza della diversità”. E ancora ROMEO E GIULIETTA, opera Ibrida di Maurizio Patella, produzione Cabiria Teatro, riscrittura della più celebre storia d’amore di tutti i tempi calata nei nostri giorni, mescolando linguaggio teatrale e smartphone, reale e virtuale, con tutte le conseguenze del caso. La relazione di prossimità e intimità segneranno il ritorno al teatro del Ponente di Gabriella Salvaterra e il suo Sense Specific Theatre con SUCCEDE, un’esperienza sensoriale individuale in forma di percorso, sul tema della violenza contro le donne, quella violenza “piccola”, silenziosa, quotidiana. E a riflettere sule relazioni disfunzionali ci condurrà anche A MAGLIE SCOPERTE del Teatro dell’Ortica, un itinerario poetico tra nodi, relazioni e trame che si celano dietro la violenza di genere, alla scoperta di linguaggi alternativi e nuove traiettorie.

Rideremo di noi e delle derive evidenti del sistema capitalistico con il ritorno di Generazione Disagio e CAPITALISM*, con Enrico Pittaluga e Graziano Sirressi, monologo comico a due voci che attraversa tentativi grotteschi di scardinare il sistema, per uscire dal tunnel in cui viviamo. Una data in programma anche per un particolare “incontro senza precedenti”, il nuovo tour di Guido Catalano che approda a La Claque il 25 ottobre con CATALANO VS BUKOWSKI – uno spettacolo non “su” Bukowski ma “con” Bukowski: poesie, racconti, lettere, diari per un viaggio nel mondo di un uomo che ha rivoluzionato l’universo della poesia americana e mondiale. Per sognare un mondo diverso non mancheranno le visioni oniriche e poetiche del circo contemporaneo con due spettacoli tout publique in scena al Teatro del Ponente: BAUCI-CIRCO DELLE CITTÀ INVISIBILI, un lavoro itinerante e partecipativo prodotto dalla Compagnia Quattrox4 e IMMAGINARIA, della Compagnia Maldimar, un viaggio dentro la fantasia, per imparare a danzare con i propri sogni nell’ambito dell’edizione 2024 di CIRCUMNAVIGANDO FESTIVAL.

Infine, ad accompagnare trasversalmente l’autunno, il focus autunnale della decima edizione di Resistere e Creare, la rassegna di danza internazionale diretta da Linda Kapetanea e Jozef Fruceck con Marina Petrillo, che prosegue l’indagine sul tema ORIGINI, una sorta di ritorno ai fondamentali per ri-basare, ri-fondare, ri-vedere, ri-pensare il rapporto tra l’atto creativo ed il corpo, restando in linea con i temi e le suggestioni in spettacoli, residenze, incontri, workshop, convegni, presentazioni, seminari, laboratori.

Tra i titoli già annunciati CLAUDIA CASTELLUCCI, Leone d’Argento per la Danza 2020, con VERSO LA SPECIE, due prime nazionali con BLUEPRINT (secondo appuntamento con il lavoro di Tim Behren e Overhead Project) straordinario pas des deux tra circo contemporaneo e danza e SEMÂ, nuovo lavoro della compagnia svizzera LINGA guidata da Katarzyna Gdaniec e Marco Cantalupo sulla danza vorticosa dei dervisci rotanti; SWAN E SONJA due delicatissimi lavori della compagnia nata dall’incontro dei danzatori Federica Tardito e Aldo Rendina, GLI ANNI – Premio UBU 2023 come Miglior Spettacolo di Danza- del giovane Marco D’Agostin – Premio Hystrio 2024 – con Marta Ciappina -PREMIO UBU 2023 Miglior Attrice/Performer; il ritorno della compagnia Sanpapie con STAND BY ME, ispirato all’auto-biografia di Dennis Nilsen, omicida seriale inglese.

Per non perdere gli aggiornamenti: www.teatrodellatosse.it

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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