AL TEATRO DELLA TOSSE LA PRIMA NAZIONALE DI “MATHILDE”: IL DRAMMA DI VÉRONIQUE OLMI IN SCENA DAL 10 AL 15 DICEMBRE

Di il 9 Dicembre 2024

Sul palco della Sala Campana l’acclamato spettacolo francese che esplora le dinamiche di tutte relazioni interpersonali all’insegna della nuda e cruda sincerità. Regia di Alessio Aronne; Eleonora Giovanardi e Luca Mammoli nei ruoli dei protagonisti

GENOVA – Dal 10 al 15 dicembre Fondazione Luzzati Teatro della Tosse è lieta di accogliere alla Sala Campana dei Teatri di S.Agostino la prima nazionale dello spettacolo “Mathilde” della drammaturga francese Véronique Olmi. Si tratta di una messa a nudo dello schema di ogni relazione, sentimentale o meno, per una profonda riflessione sul valore della più crudele sincerità, senza sconti, senza risposte preordinate. Maggiori informazioni di seguito.

10 -14 dic– h. 20.30 – Teatri di S.Agostino – Sala Campana 

15 dic– h. 18.30 – Teatri di S.Agostino – Sala Campana

MATHILDE –prima nazionale 

di Véronique Olmi

traduzione Alessandra Serra

con Eleonora Giovanardi Luca Mammoli

Regia Alessio Aronne

Scene Emanuele Conte 

Disegno Luci Matteo Selis 

Musiche Marco Rivolta

Coreografia e movimento scenico Marianna Moccia

Costumi Daniela De Blasio

Assistente alla regia Marco Rivolta 

Produzione Fondazione Luzzati Teatro della Tosse 

Mathilde è un testo di Veronique Olmi, una delle autrici teatrali più apprezzate in Francia.

E’ la messa a nudo dello schema di ogni relazione, sentimentale o meno; una riflessione profonda all’insegna della più crudele sincerità, senza sconti, senza risposte preordinate.

Con una grande domanda pero’: cambiare ruolo all’interno di una relazione puo’ cambiare il nostro destino? 

Mathilde è la storia di due individui che, dopo aver visto sgretolare le mura delle proprie sicurezze coniugali, cercano di assaporare ancora per un attimo il senso rassicurante dell’intero. 

Il loro viaggio porterà alla costruzione di una possibilità di futuro. Un futuro senza ipotesi, senza schemi e senza testimoni, forse generato solo dall’istinto di sopravvivenza.

Mathilde, una scrittrice appena uscita di prigione in seguito a una scandalosa relazione con un ragazzo di quattordici anni, torna a casa, del tutto inaspettata.

Pierre, suo marito, un oncologo, uomo razionale e conformista, la accoglie e resta.

I due cominciano con fatica a parlarsi, poi prendono gusto a ferirsi reciprocamente, infine danno corpo ad una volontà, sempre più forte, di cercare le ragioni della loro convivenza e verificare se le ferite possano rimarginarsi.

 I ruoli si invertono. Il medico diventa scrittore e Pierre, carta e penna alla mano, aiuterà la moglie a trasformare la realtà in storia e scriverà la prima bozza del prossimo romanzo di Mathilde, liberandosi dalla maschera di marito tradito per indossarne una nuova. 

“ –Peccato che non abbiamo figli, avrebbero riscaldato l’ambiente-.

Mathilde non propone né il processo di una donna travolta dal desiderio di un ragazzo di quattordici anni, né la crisi di una coppia, ma il ritratto di due esseri viventi.
E’ qualcosa di imprevedibile. Traditore, Doloroso, Gioioso, Acuto, violento.
E’ la prova della nostra umanità. E’ l’abbandono, l’ignoto, la perdita, la rivelazione.

Ha un nome: il Desiderio.”  

 Véronique Olmi

BIGLIETTI

Biglietto euro 18

Under 28 alla prima euro 10

Bambini fino a 14 anni 10 euro

Riduzioni per studenti universitari, scuole superiori e gruppi di almeno 15 persone scrivendo a: promozione@teatrodellatosse.it

Orario biglietterie

TEATRO DELLA TOSSE – PIAZZA R. NEGRI

La biglietteria sarà aperta dal martedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00.  

Lunedì e festivi, solo in caso di spettacolo, dalle ore 15.00. Domenica, in caso di spettacolo biglietteria aperta dalle ore 15.00. Il numero  tel. del  botteghino  e’ 0102470793.

TEATRO DEL PONENTE – PIAZZA ODICINI 9

La biglietteria sarà aperta mar, merc e gio dalle ore 14 alle ore 17; nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

I biglietti per gli spettacoli in programma al teatro del Ponente sono prenotabili e acquistabili alla biglietteria del teatro della Tosse negli orari di apertura.

Tutti i biglietti sono sempre acquistabili online su www.teatrodellatosse.it.e www.happyticket.it.

Info e prenotazioni: promozione@teatrodellatosse.it / ponente@teatrodellatosse.it

NOTA DI REGIA   

Mathilde che torna, Pierre che rimane. Che cosa significa tornare in uno spazio abbandonato? Che cosa significa rimanere, abitare? 

Nucleo centrale della pièce di Veronique Olmi è la ricostruzione a parole di un passato recente e dei fatti  e delle azioni che hanno provocato la perdita di un equilibrio.  

Ritrovandosi in uno spazio che un tempo apparteneva ad entrambi, Mathilde e Pierre si cercano e si evitano costantemente. Scoprono oggetti, angoli della casa, ricordi. Tentano più volte di costruire un nuovo modo di comunicare. I ricordi legati alla loro storia d’amore sono reali, o irrimediabilmente falsati, al servizio delle stesse “proiezioni” e fantasie con le quali ciascuno di noi si raffigura l’altro? 
La storia di Pierre e Mathilde si fonda su una memoria che non è comune ad entrambi. Anche per questo, queste due anime stentano, dopo quello che è successo, a ritrovare un percorso comune. 

I due corpi che formano la coppia hanno il compito, nella nostra messa in scena, di trovare attraverso due fisicità al momento separate un nuovo modo di comunicare.  Il terreno dello scandalo tra questi due esseri umani è proprio il corpo.  

Un corpo diviso tra sicurezze imposte dalla società e smania di liberazione; tra ragione e istinto, stabilità e atto creativo, scienza e arte.  Attraverso la commistione di linguaggi tra prosa e danza, i due personaggi saranno portati ad abitare lo spazio freddo e ostile di una casa divenuta ormai un obitorio dei ricordi.  Uno spazio a metà strada tra la conservazione di un passato e la necessità di una rinascita. Il loro viaggio porterà alla costruzione di una possibilità di futuro. 

Un futuro senza ipotesi, senza schemi e senza testimoni, forse generato solo dall’istinto di sopravvivenza. Perché questi corpi insistono, fingendo inizialmente di non volerlo, nel cercare un nuovo punto di incontro?

Quello che accade tra i due protagonisti è la ricerca di ciò su cui si è fondata la loro storia, a partire dalla colpa che sembra averla irrimediabilmente distrutta.
Eppure non è tanto la colpa ad essere il tema centrale della pièce, quanto piuttosto il perdono; e una domanda: fino a che punto l’essere umano è disposto a perdonare e perdonarsi? E che cosa muove questo perdono? Una scelta razionale, ponderata, o un impulso dato dalla sete? 

Chi è realmente tornato all’interno del nucleo familiare e chi, tra i due, non se ne è mai veramente andato? 

Il rapporto d’amore, fondato su questa assoluta irrazionalità, può essere “ordinato”, “normato” dalle parole che il vivere sociale, in ogni tempo, ha posto come suoi confini? Il lessico dell’appartenenza e dei legami di coppia è pieno di voci ambigue.   
Mathilde, nella duplice veste di scrittrice e di “colpevole”, scardina l’ambiguità di queste parole e pone Pierre e gli spettatori di fronte all’irrisolto dei legami umani, nei quali persino un grande gesto d’amore può apparire contraddittorio, in chiaroscuro. 

MATHILDE Pierre, dimmi la verità.

PIERRE      Sì.

MATHILDE  È questo l’amore?

PIERRE       Taci 

                                                                                                                                           Alessio Aronne 

BIO

Véronique Olmi
Véronique Olmi è nata a Nizza nel 1962. Ha scritto romanzi e racconti (Einaudi ha pubblicato In riva al mare, 2004, e La pioggia non spegne il desiderio, 2007) ma in Francia è ancora più famosa come attrice e autrice teatrale: tra i suoi testi di maggiore successo, Le passage (recitata da Marina Vlady), Chaos debout e, per l’appunto, Mathilde (portata in scena da Ariane Ascaride e Pierre Arditi) 

Alessio Aronne

Alessio Aronne (Savona, 1987). Dal 2014 collabora con la Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse assistente alla regia. Nel 2016 firma assieme a Emanuele Conte la regia di Non c’è limite Alpeggio, di e con Alessandro Bergallo. L’anno successivo collabora alla drammaturgia di Amletto, di Emanuele Conte e Enrico Campanati. Nel 2017 inizia la sua attività poetica vincendo, tra gli altri, il Premio Ossi di Seppia come miglior poeta ligure nello stesso anno e nel 2022. Le sue poesie sono state pubblicate in varie raccolte di case editrici indipendenti, così come alcuni dei suoi racconti. Nel 2019 scrive e dirige una rivisitazione de Le notti bianche di Fedor Dostoevskij coprodotta dal Teatro della Tosse e Balletto civile, per uno spettacolo che unisce teatro e danza. Nel 2023, con lo spettacolo TABU’, collabora in veste di dramaturg con il Collettivo FUNA, compagnia di danza e performing arts.

Eleonora Giovanardi

Nata a Reggio Emilia si avvicina al teatro in giovanissima età e dopo la laurea in Scienze della Comunicazione all’università di Bologna si diploma come attrice presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Oltre a calcare importanti palcoscenici come il Piccolo Teatro di Milano ed ERT-Emilia Romagna Teatro, si avvicina presto alla televisione diventando spalla del comico Maurizio Crozza nella trasmissione Crozza nel Paese delle Meraviglie. Debutta sul grande schermo come coprotagonista del film di Checco Zalone Quo Vado? e prosegue la sua carriera attraversando diversi linguaggi espressivi: dal cinema alla televisione, dalla performance al teatro. Tra i suoi ultimi lavori il lungometraggio Evelyne tra le nuvole, di cui è la protagonista, Lea-Un nuovo giorno, fiction record di ascolti di Rai1 e Il giardino dei ciliegi di Anton Checov per la regia di Rosario Lisma. Attualmente è in tournée con lo spettacolo L’estinzione della razza umana di Emanuele Aldrovandi.

Nel 2021 è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella.

Al lavoro di attrice affianca quello di insegnate e di acting coach e nel 2020 co-fonda l’APS Amleta, un’associazione di promozione sociale che si batte per contrastare la disparità e la violenza di genere all’interno del mondo dello spettacolo dal vivo.

Luca Mammoli

Umbro di origine, inizia con la compagnia ATMO di Bastia Umbra dove lavora come attore, trampoliere e performer, studiando inoltre con Francis Pardeilhan (Odin Teatret), Gennadi Bogdanov (Biomeccanica di Mejerchold). Dopo aver conseguito la laurea in lettere all’università di Perugia, si diploma all’accademia Paolo Grassi di Milano nel 2011, prendendo parte anche a progetti internazionali in Serbia, Russia, Slovacchia. Nel 2012 fa parte del corso di alta formazione per Emilia Romagna Teatro. Ha frequentato seminari di formazione avanzata con Kristian Lupa, Maurizio Schmidt, Silvio Peroni.

Con il gruppo Generazione Disagio di cui è uno dei fondatori nel 2013 vince il premio “Giovani realtà del teatro” e nel 2015 il Roma “PlayFestival 1.0”. In teatro ha lavorato con Maurizio Schmidt, Massimo Navone, Marco Plini, Liv Ferracchiati, ErosAnteros, Manuel Renga, Marco Maccieri, Angela Ruozzi, Riccardo Pippa, Gabriele Benedetti, Girolamo Lucania, Emanuele Aldrovandi, Filippo Renda, Pablo Solari, Della Valle/Petris, Emanuele Conte. 

Oltre al teatro lavora anche come speaker e in video, prendendo parte a cortometraggi, serie TV e prodotti per il web.

C.S.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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