Al Cinema Corallo il nuovo film di Gabriele Salvatores sull’emergenza sanitaria

Di il 22 Ottobre 2020

GENOVA – Gabriele Salvatores ha diretto un film sul Covid-.19 e l’emergenza sanitaria, Fuori era primavera. Viaggio nell’Italia del lockdown. A Genova sarà proiettato solo lunedì 26 ottobre nei cinema Corallo (ore 16.30 e 19.00) e Odeon (ore 16.00 – 20.30). È un intimo racconto degli italiani in lockdown: dalle meravigliose piazze italiane vuote, agli eroi in prima linea nelle corsie degli ospedali, ai balconi in festa, alle riprese domestiche. Una testimonianza collettiva filtrata attraverso la regia e la visione di un grande artista che, con un vero e proprio film documentario, restituisce alla nostra futura memoria una fotografia autentica e completa dell’Italia di oggi.

Nei giorni del lockdown attraverso i canali social e i tradizionali mezzi di comunicazione è stato lanciato un appello a chiunque volesse inviare materiali inediti – girati restando rigorosamente in casa – che raccontassero le azioni ed emozioni di quei giorni: come si trascorreva il tempo, cosa si vedeva dalle proprie finestre, quali paure, riflessioni e pensieri hanno accompagnato ognuno di noi, chi era al lavoro e chi a riposo forzato. Gabriele Salvatores, come tutti gli italiani, era chiuso tra le pareti domestiche. Non potendosi muovere ha chiesto di prendere i telefonini e utilizzarli come se fossero i suoi occhi, per permettergli di viaggiare all’interno delle case, di mondi diversi, di storie, emozioni e immagini che si aprivano dinanzi alle finestre. Una redazione composta da una rete di operatori e collaboratori su tutto il territorio nazionale si è occupata della ricerca e dell’archiviazione del materiale in due operazioni parallele: da un lato la ricerca e selezione di quello già esistente online, dall’altro l’archiviazione e la selezione di quello inedito ricevuto attraverso i nostri canali dagli utenti che hanno risposto all’appello. La ricerca dei materiali ha seguito un ordine cronologico, cominciando a raccontare l’inizio dell’epidemia, fino alla chiusura dell’Italia e l’arrivo il 4 maggio di un graduale allentamento dei divieti. Il film è stato realizzato con la partecipazione e la collaborazione di istituzioni, associazioni di volontariato, scuole di cinematografia e comunicazione ed enti distribuiti in tutta Italia. La redazione si è occupata di formare un network capillare in tutto il Paese con l’intento di coinvolgere anche figure di spicco della cultura e della comunicazione italiana. L’idea è sempre stata quella di restituire un ritratto a molte voci dell’esperienza che abbiamo vissuto, attraverso il linguaggio del cinema che ci appartiene. Il documentario è stato interamente realizzato in smart working, dalla fase di lancio a quella di montaggio e finalizzazione. I montatori, Massimo Fiocchi e Chiara Griziotti, accedendo direttamente al server da cui poter scaricare i video precedentemente visionati, valutati, e selezionati da una redazione, hanno avuto la possibilità di lavorare e montare l’intero documentario da casa. La redazione nei due mesi di lavoro ha ricevuto oltre 16mila contributi video. Le Associazioni che hanno contribuito alla realizzazione del documentario: Medicinema, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCSS e Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, il professore Francesco Blasi e tutto lo staff medico del Policlinico di Milano, Ospedale Maggiore di Bologna, Protezione Civile, Deliverance Milano, ANPAS – associazione nazionale pubbliche assistenze noi volontari, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, Save the Children, Caritas, Scuola di circo Torino FLIC, Judo Academy Modena, Luna Rossa Prada Pirelli Team, Fondazione L’Albero Della Vita, Rob de Matt, Brigate Volontarie per l’emergenza, Brigate Lena Modotti, Je so Pazz – Ex OPG Napoli, ICS Via Giacosa , Circolo MAITE Bergamo Alta social club, Club Alpino Italiano, Entire Digital, Iuppiter, 321 video, Documentario “Raccontiamoci”, Documentario “Covidocumentary-19”, Parco naturale Orsiera Rocciavrè.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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