- “FEF”: martedì 19 e mercoledì 20 due spettacoli sulla maternità in Sala Mercato e al Duse
- 28° Giornata Nazionale della Colletta Alimentare: raccolte in Liguria 237 tonnellate di cibo
- “Mastroianni 100”: cinema Ariston celebra il centenario dell’attore con i suoi grandi successi
- Al Ducale inaugura la mostra “Argo” di Paolo Bufalini: resterà aperta al pubblico fino al 5 dicembre
“Aggiungi un posto a tavola”: arriva la prima al Carlo Felice
GENOVA-Da domani alle ore 20 fino a domenica 10 novembre va in scena la commedia musicale che da oltre quarant’anni entusiasma il pubblico di tutto il mondo, annunciata da uno spettacolo pirotecnico in piazza De Ferrari.
È la prima tappa del terzo anno di un tour che ha già girato tutta l’Italia, con il consueto, intramontabile successo (150 repliche). Un inizio impreziosito dalla presenza, per la prima volta nella storia di “Aggiungi”, di un’orchestra lirico-sinfonica e un coro che abitualmente canta l’opera: l’Orchestra e il Coro del Teatro Carlo Felice (preparato da Francesco Aliberti) diretti da Maurizio Abeni, l’ultimo assistente di Trovajoli.
Il protagonista è Gianluca Guidi, che interpreta il ruolo di Don Silvestro, tenuto a battesimo dal padre, Johnny Dorelli, nella prima, leggendaria edizione del 1974 al Sistina di Roma. Guidi riprende anche la regia originale di Garinei e Giovannini.
Ed è circondato da un cast perfetto nei rispettivi ruoli: Marco Simeoli, nella parte del Sindaco Crispino, il giovane e brillante Piero Di Blasio, in quella di Toto, l’incontenibile Camilla Nigro nella parte di Clementina, la figlia del Sindaco innamorata di Don Silvestro, e Francesca Nunzi in quella della moglie di Crispino, Ortensia.
Grande novità di questa edizione è la partecipazione straordinaria di Lorenza Mario nella parte di Consolazione, la donna di facili costumi che porta scompiglio nel paese. E davvero eccezionale è la presenza di Enzo Garinei (fratello di Pietro), grande caratterista del cinema, del teatro e della televisione italiani, doppiatore dal timbro vocale inconfondibile, che, a 93 anni, dà voce alla “Voce di Lassù”.
Notevole anche il cast creativo, composto dal mitico coreografo Gino Landi, assistito da Cristina Arrò; dallo scenografo Gabriele Moreschi, che ha adattato il progetto originale di Giulio Coltellacci della celebre e ingegnosa scenografia, con il doppio girevole e la grande arca; dalla costumista Francesca Grossi che ha adattato i disegni originali dei raffinati costumi, sempre di Coltellacci.
Il disegno luci è di Umile Vainieri; il disegno fonico è di Emanuele Carlucci; la realizzazione dei contributi video è di Claudio Cianfoni. La scena è stata realizzata dalla scenotecnica di Mario Amodio, che fu il costruttore nella prima edizione e da Antonio Dari per la parte meccanica; i costumi sono firmati dalla Sartoria Brancaccio.
Lo spettacolo è prodotto da Alessandro Longobardi per Officine del Teatro Italiano in collaborazione con Viola Produzioni.
All’eccezionalità dell’evento, se ne aggiunge un’altra: la sera della prima, i possessori di biglietto e gli abbonati potranno entrare a Teatro alle 18:50, in modo da poter assistere dalle terrazze allo spettacolo pirotecnico in Piazza De Ferrari, sulle note di Aggiungi un posto a tavola, offerto dalla Regione Liguria.
Repliche
Venerdì 8 novembre (15:00 G – 20:00 B)
Sabato 9 novembre (15:00 F – 20:00 L)
Domenica 10 novembre (15:00 C)
La trama
La storia, liberamente ispirata a After me the deluge di David Forrest, narra le avventure di Don Silvestro, parroco di un paesino di montagna, che un giorno riceve una telefonata inaspettata: Dio in persona lo incarica di costruire una nuova arca per affrontare l’imminente secondo diluvio universale.
Don Silvestro, aiutato dai compaesani, riesce nella sua impresa, nonostante l’avido sindaco Crispino che tenterà di ostacolarlo in ogni modo e l’arrivo di Consolazione, donna di facili costumi, che metterà a dura prova gli uomini del paese.
Finita l’arca, al momento dell’imbarco, interviene un cardinale inviato da Roma che convince la gente del paese a non seguire Don Silvestro che a suo dire disonora l’abito che porta. Comincia il diluvio, sull’arca si ritrovano solo Don Silvestro e Clementina, la giovane figlia del sindaco perdutamente innamorata di lui. L’acqua incomincia a sommergere i paesani, Don Silvestro decide di abbandonare l’arca, rifugio sicuro, per condividere con i suoi fedeli quel terribile momento.
Un gesto infinito d’amore. Allora Dio, vedendo fallire il suo progetto, interrompe il diluvio e fa sorgere l’arcobaleno. La vicenda si chiude su una tavola in festa celebrando il ritorno alla serenità benedetta da Dio.
Note di regia di Gianluca Guidi
Aggiungi un Posto a Tavola!
Rimettere in scena Aggiungi un Posto a Tavola!
Quando Alessandro Longobardi mi ha chiesto di tentare questa impresa, devo dire, l’entusiasmo è salito subito alle stelle; poi (un po’ come Don Silvestro che col martello, guardando l’arca spalle al pubblico, dice “… va bene farò da solo… da solo” per poi crollare su sé stesso) il senso della realtà ha avuto la meglio.
Il Teatro di Garinei & Giovannini non è mai stato facile da riproporre, paradossalmente, nemmeno per loro stessi. La genesi di numerosi spettacoli concepiti dalla celeberrima coppia era sempre un perfetto mix di idee autoriali, costruzione registica collaudata, team creativo d’eccellenza, e, non ultimo, l’apporto interpretativo di veri e propri mostri sacri del palcoscenico, testimoni ultimi di una generazione attoriale e di una professione, ormai in via d’estinzione.
Nel caso poi dello spettacolo in “oggetto”, stiamo parlando di un successo planetario, allestito in quasi ogni parte del mondo, fatto salvo solo il mercato statunitense. Una Babele di linguaggi, attitudini attoriali, suoni, costumi e luci… il tutto sotto le mura di un’arca pronta a rifondare il mondo.
Personalmente ricordo, ovviamente, le molteplici versioni paterne (chissà cosa sarebbe stato Don Silvestro senza di lui), tra cui quella di Londra in cui lui si dimenticò per sei mesi di essere Johnny Dorelli, e divenne uno straordinario attore anglosassone… non l’ho mai più visto così diverso da se stesso e così straordinariamente bravo… ricordo ovviamente l’edizione del 2009/10 da me interpretata… e poi ricordo la prima al Sistina nel 1974 in cui si aprì il sipario la voce di Dio cominciò a parlare e dal palcoscenico arrivò un’ondata di profumi e note… e fu subito magia… che dura da ben 43 anni. Come fare per non tradirla?
Intanto il dovere di un regista dovrebbe essere quello di non tradire gli autori… soprattutto (visto il vantaggio che comporta) in casi ove la materia è consolidata e soprattutto di comprovato successo. Aggiungi un Posto a Tavola è una favola che parla d’amore, di accoglienza, di vita nuova da inventare e, possibilmente, migliorare, di esseri umani che hanno la possibilità di creare un mondo nuovo… e perché no? Anche di fede… minuscola per la scrittura ma assolutamente maiuscola se intesa come fiducia in se stessi, nel prossimo e nel futuro.
Devo ringraziare Alessandro Longobardi per molteplici ragioni.
La prima, sorprendente: ha saputo creare una “famiglia” teatrale, diretta dal sempre presente e disponibile Carlo Buttò, che non ha pari nel mondo teatrale italiano se non nell’ambito di acclamati Teatri Pubblici. Il livello di professionalità altissimo che ho trovato nel Teatro Brancaccio mi ha profondamente stupito e lasciato incredulo.
La seconda: l’investimento profuso per questo spettacolo è gigantesco. Immagino difficile da sostenere non fosse altro che psicologicamente.
Eppure a questa edizione di Aggiungi non manca nulla, anzi vi è più di quanto un comune mortale teatrante come me potesse immaginare. E senza aver fatto richieste particolari: ho trovato tutto sul piatto servito e apparecchiato come in un grande ristorante prelibato.
La terza: l’assoluta libertà di scelta di cast che mi ha lasciato, a volte chiedendo spiegazioni, a volte chiedendomi se fossi sicuro delle scelte fatte, a volte dicendomi che non era profondamente d’accordo con me… ma mai, e ripeto, MAI, una pressione nei miei confronti o ingerenze di qualsiasi natura.
Ad affiancarlo in questa grande “famiglia” ritrovo con piacere Gino Landi. Ultimo artista e creatore capace di creare coreografie che raccontino la storia con gli autori. Un caro amico che mi ha conosciuto nel 1974. E che, a tutti i costi, ho pregato di fare parte di questo nuovo viaggio dell’arca insieme alla sua preziosissima e meravigliosa amica e assistente Cristina Arrò, anch’ella solista di una passata edizione dello spettacolo.
Mi manca l’espressione, durante le prove, di Armando Trovajoli. Il mondo conosce le sue musiche, le sue colonne sonore, i suoi persistenti manuali di armonia in ogni misura musicale che ha scritto; io ho avuto la fortuna, in passato, di poterne conoscere il senso dell’umorismo, l’eleganza persistente e profonda in ogni singola nota che ha scritto. I suoi sguardi di approvazione o di rimprovero. Ci ha lasciati però nelle mani di un ottimo musicista: Maurizio Abeni. Suo ultimo assistente… straordinario direttore musicale di questa edizione. Al suo fianco Marco Bosco che, con passione e professionalità, dirige le parti corali dello spettacolo.
Jaja Fiastri, amica da molti anni. Una donna con un senso dell’umorismo senza pari applicato alla vita. Sono felice di aver ricondiviso con lei questa avventura di sua creazione.
Le scene di Giulio Coltellacci ricreate e ricostruite su un progetto pieno di tranelli e difficoltà. In modo mirabile da Lele Moreschi. I costumi di Francesca Grossi sono filologicamente quelli delle edizioni precedenti, ma nuovi, freschi e pieni di vita anche appesi alle stampelle. Il mio amico Umile Vainieri, compagno di grandi battaglie teatrali, firma le luci e gli sono grato per il rispetto che ogni volta dimostra nei miei confronti. I nostri tecnici capitanati dal bravo Gerardo Nigro, deliziosi e capaci…
Enzo Garinei (un grande amico), Marco Simeoli, Piero di Blasio, Camilla Nigro e Francesca Nunzi sono gli straordinari attori cantanti che danno vita ai personaggi. E quest’anno nel ruolo di Consolazione la splendida Lorenza Mario!
Un grazie alla “mia” Manuela Scravaglieri, nel corpo di ballo della precedente edizione da me recitata, diventata poi preziosa, insostituibile, assistente alla regia… unica a cui concedo la possibilità di riprendermi sul lavoro… perché…io non lo so ma lei si, ha sempre ragione…
Il mio lavoro lo giudicherà chi vedrà lo spettacolo. Ma sono fiero e orgoglioso di quello che sto facendo. Ai posteri l’opinione su di esso.
C.S.
Su Redazione
Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiUltime Notizie
-
“Marginalia” si sposta all’Abbazia S. Gerolamo di Quarto per il concerto-evento “Il canto perduto di Gerusalemme”
GENOVA – Proseguono i concerti-evento di “Marginalia”, la manifestazione che...
- Pubblicato a Novembre 21, 2024
- 0
-
Ai Teatri di S.Agostino la favola “Il Bambino e la Formica” insegna l’importanza di sognare per “La Tosse in Famiglia”
GENOVA – Domenica 24 novembre per il ciclo di teatro...
- Pubblicato a Novembre 21, 2024
- 0
-
Castello D’Albertis propone “Biodanza”, l’attività fisica in musica per lo sviluppo creativo personale
GENOVA – Domenica 24 novembre alle 15.30 Castello D’Albertis ospiterà...
- Pubblicato a Novembre 21, 2024
- 0
-
Teatro Govi omaggia Aretha Franklin con lo spettacolo “Aretha – La lady del soul e del cambiamento” di Laura Mars
GENOVA – Domenica 24 novembre va in scena al Teatro...
- Pubblicato a Novembre 21, 2024
- 0
-
L’ultimo venerdì di “Voci alla Ribalta” in compagnia dello spettacolo poetico di burattini “Salotto Sottovetro”
GENOVA – Venerdì 22 novembre “Voci alla ribalta” porta alla...
- Pubblicato a Novembre 21, 2024
- 0
-
“Re-sisters”, ” Festival dei Diritti di Bambin3 e Ragazz3″ e “Dai vicoli al cielo”: il ricco mese di eventi del Centro Storico
GENOVA – Dal 21 al 30 novembre il Centro Storico...
- Pubblicato a Novembre 21, 2024
- 0
-
Questo weekend al Count Basie Jazz Club ospiti i Pocket Blues Band e il Genuenses Quartet
GENOVA – Al Count Basie Jazz Club due serate di...
- Pubblicato a Novembre 21, 2024
- 0
-
DRONE DI GENOVA IMMORTALA GLI ULTIMI SVILUPPI DEL WATERFRONT DI LEVANTE
Nelle nuove immagini panoramiche la realizzazione e l’allagamento del...
- 20 Novembre 2024
- 0
-
Chiusura Cioccolateria Buffa, la vicenda approda a Tursi
GENOVA – Domani mattina, a Palazzo Tursi, l’assessore allo...
- 19 Novembre 2024
- 0
-
Meteo Liguria: pericolo mareggiate da libeccio lungo la costa
GENOVA – Nei prossimi giorni l’atmosfera si annuncia particolarmente...
- 19 Novembre 2024
- 0
-
Euroflora, parte il countdown: sabato fiorisce la fontana di piazza De Ferrari
GENOVA – La Superba si prepara alle giornate di...
- 6 Aprile 2018
- 3
-
IL FUOCO IN UNA STANZA, IL COLLETTIVO “INTIMO MA NON MATURO” DEGLI ZEN CIRCUS
Comincia da Genova l’instore tour degli Zen Circus, che...
- 5 Marzo 2018
- 3
-
“WATERFRONT DI LEVANTE”: IL REGALO DI RENZO PIANO A GENOVA
Renzo Piano ha donato oggi il progetto “Waterfront di...
- 31 Ottobre 2017
- 3
Devi essere loggato per postare un commento Accedi