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Acquedotto storico, decolla il progetto di riqualificazione
Al via il Tavolo di Coordinamento per l’ulteriore valorizzazione dell’antica “Via dell’acqua” della Val Bisagno. Tra gli obiettivi la creazione di un parco urbano
GENOVA – Una nuova sinergia tra enti pubblici per condividere e coordinare tutte le azioni tecniche e le attività operative mirate alla conservazione e valorizzazione dei manufatti costituenti un monumento che riassume i valori storici, artistici, architettonici, tecnici e paesaggistici della città di Genova.
È stato sottoscritto questa mattina il Protocollo d’Intesa tra Comune di Genova, Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Liguria (MiC) e Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia, per il recupero e la riqualificazione dell’Acquedotto Storico.
Le finalità principali del Protocollo – sottoscritto dall’assessore al bilancio e lavori pubblici Pietro Piciocchi per il Comune di Genova, dal Segretario Regionale del MiC Manuela Salvitti e dalla Soprintendente Cristina Bartolini – sono il restauro, il risanamento conservativo, la riqualificazione e la valorizzazione dell’Acquedotto Storico volti al riuso del bene come percorso storico-naturalistico e turistico-ricreativo.
Conoscenza, manutenzione e restauro, tutela e valorizzazione, fruizione e comunicazione sono i quattro ambiti di intervento individuati congiuntamente da Comune, Segretariato del MiC e Soprintendenza. Di seguito, nel dettaglio, le attività e le azioni previste:
Conoscenza: Sistematizzazione dei dati presenti nelle pubblicazioni esistenti, nelle ricerche già eseguite e negli archivi, e ulteriore ricerca archivistica e documentale; Rilievo delle tipologie costruttive, dei materiali e dello stato di conservazione dei canali, delle gallerie, dei ponti canale e dei ponti sifone; Studio dell’Acquedotto romano.
Manutenzione e restauro: Redazione di un manuale di manutenzione ordinaria; Interventi di manutenzione e di pulizia; Interventi finalizzati alla prevenzione del degrado, al restauro, al consolidamento strutturale, al miglioramento sismico e miglioramento dell’accessibilità; Studio, conservazione e valorizzazione del paesaggio identitario presente.
Tutela e valorizzazione: Estensione della dichiarazione di interesse culturale all’intero percorso delle parti di percorso che comprendano le trasformazioni di età romana, medioevale e moderna; Creazione di un parco urbano dell’Acquedotto che vada a connettersi con il parco urbano delle mura e inserisca al suo interno i valori culturali ivi compresi gli itinerari storico etnografici.
Fruizione e comunicazione: Gestione e coordinamento della fruizione del percorso storico; Elaborazione di un piano di comunicazione e fruizione coordinato; Sviluppo di collaborazioni al fine di avviare ricerche ed iniziative specifiche quali ad esempio tirocini, tesi di laurea, borse di studio per studenti.
Per supportare le attività verrà istituito un Tavolo di Coordinamento, composto da un rappresentante per ogni firmatario, quale organo di indirizzo, promozione e monitoraggio di quanto stabilito dal Protocollo d’Intesa.
Le azioni previste dal Protocollo sono finalizzate inoltre a rafforzare la rete di collaborazione e coordinamento con le altre Istituzioni Pubbliche, le realtà associative presenti sul territorio ed i Municipi della Val Bisagno per i quali l’Acquedotto Storico rappresenta un importante e imprescindibile valore identitario.
«Il recupero e la valorizzazione dell’antico tracciato dell’Acquedotto Storico è da sempre un obiettivo della nostra Amministrazione – dichiara l’assessore al bilancio e lavori pubblici Pietro Piciocchi –. Dopo avere già redatto un progetto per consentire la percorribilità nel tratto tra via delle Ginestre e Molassana, oggi con la firma di questo Protocollo d’Intesa andiamo a gettare le basi di un’importantissima sinergia con Segretariato Regionale del MiC e Soprintendenza, che ci aiuteranno nella messa a terra di un sistema di interventi con i quali sarà garantita la percorribilità di tutti e 28 i km dell’Acquedotto: un monumento itinerante che vogliamo far diventare una delle principali attrazioni turistiche del Genovesato insieme al circuito dei Forti, su cui è in corso una specifica progettazione. La convenzione stipulata oggi ci offre l’opportunità di approfondire le tematiche per riqualificare una struttura storica unica e di interesse polivalente per il turismo».
«Le vallate sono un patrimonio importante per la nostra città e l’Acquedotto da sempre è una meta visitata da migliaia di persone – commenta il consigliere delegato in materia di tutela e sviluppo delle vallate Alessio Bevilacqua –. La valorizzazione delle nostre realtà e delle nostre vallate sono un impegno continuo e costante di questa Amministrazione».
«Il Segretariato Regionale del MiC ha ottenuto, all’interno del programma di interventi della Legge 27 dicembre 2017 n. 205, fondi per “Interventi di miglioramento dell’accessibilità, restauro e ripristino del Percorso Storico dell’Acquedotto”. All’interno di questo finanziamento – spiega il segretario regionale del MiC Manuela Salvitti – il Segretariato sta procedendo, in collaborazione con l’Università di Genova, Dipartimento di Architettura e Design, all’approfondimento della conoscenza dell’Acquedotto e alla redazione di un manuale tecnico che guidi gli interventi di manutenzione. Primi passi importanti, che ci vedono impegnati, in tempi brevi e all’interno delle finalità definite dal Protocollo stesso, ad attivare azioni coordinate e dirette a promuovere la conoscenza dell’Acquedotto Storico e ad assicurarne le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica, anche da parte delle persone diversamente abili».
«Il Protocollo d’Intesa firmato dal Comune e dagli Uffici del MiC – afferma la Soprintendente Cristina Bartolini – rappresenta un importante strumento di condivisione del lavoro svolto dalle Istituzioni Pubbliche che permette, nel rispetto di ciascun ambito di competenza, uno sviluppo condiviso dei progetti ed uno snellimento delle procedure, quale segnale concreto del progressivo orientamento verso una tutela attiva del patrimonio culturale. Orientamento che trova nell’applicazione concreta dei Tavoli Tecnici Operativi l’opportuna sede per l’esame degli aspetti di carattere scientifico, tecnico, operativo, organizzativo capaci di promuovere e realizzare progetti partecipati e basati su un concreto confronto tra le parti. In riferimento agli impegni assunti, volti a promuovere ed orientare le iniziative di conoscenza, tutela e valorizzazione, gli Istituti del MiC hanno istituito un apposito Gruppo di Lavoro per l’integrazione della Dichiarazione dell’interesse culturale dell’Acquedotto Storico di Genova, da estendere all’intero percorso, quale tassello imprescindibile – conclude la Soprintendente Bartolini – per rafforzare l’efficacia dell’azione di tutela di un bene di notevole rilevanza culturale e tecnico-scientifica».
C. S.
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