Teatro Duse,Umberto Orsini e Franco Branciaroli protagonisti di “Pour un oui ou pour un non” di Nathalie Sarraute 

Di il 4 Maggio 2022

GENOVA – Un ironico duello sul filo delle parole. Dal 10 al 14 maggio al Teatro Eleonora Duse va in scena Pour un oui ou pour un non di Nathalie Sarraute, con Umberto Orsini e Franco Branciaroli nella doppia veste di interpreti e produttori e la regia di Pierluigi Pizzi. Rispettivamente 88 e 77 anni i due attori, 92 il regista, questi tre maestri indiscussi del teatro italiano chiudono a Genova una trionfale tournée iniziata lo scorso novembre.

Come può il non detto rovinare il rapporto tra due vecchi amici? Prende le mosse da questo interrogativo la commedia scritta nel 1982 da una delle più importanti scrittrici francesi della seconda metà del Novecento, Nathalie Sarraute, che mette in evidenza la forza e l’ambiguità del linguaggio. Sarebbe ingannevole tradurre semplicemente “per un sì o per un no” l’espressione del titolo, che in francese assume piuttosto il significato di “un nonnulla”. Una cosa da niente, insomma, ma che risulterà essere la causa del distacco tra due amici di vecchia data. Quando dopo lungo tempo i due uomini si ritrovano e iniziano a interrogarsi sulle ragioni della loro separazione, scoprono che sono stati i silenzi tra le parole dette e soprattutto le “intonazioni” a deformare la loro comunicazione, che ciascuno di loro ha equivocato a seconda della disposizione d’animo del momento. Un “nonnulla” è bastato a rovinare la loro amicizia, provocando lacerazioni profonde e ferite insanabili. 

Per Umberto Orsini e Franco Branciaroli la sofisticata prosa della Sarraute si rivela una straordinaria occasione per mettere alla prova la propria abilità attoriale. «Una parola può volere dire molte cose, sono le pause, il tono, il timbro a moltiplicare i significati, generando l’alchimia delle relazioni e anche del teatro. Shakespeare è sempre Shakespeare, ma è diverso per ogni voce che lo dice» commenta Umberto Orsini. «Pour un oui ou pour un non indaga anche il mistero dell’amicizia, non sappiamo mai perché si sia amici di qualcuno, su cosa realmente si regga il rapporto tra due persone» aggiunge Franco Branciaroli. Conclude il regista Pierluigi Pizzi: «A me piace pensare a questo spettacolo come a un rituale perverso che si ripete: i due amici si incontrano per un duello verbale che dà senso alla vita. La vecchiaia rende tutto più metafisico».

Lo spettacolo inizia alle ore 20.30 martedì, mercoledì e venerdì, alle ore 19.30 giovedì e sabato. Negli spazi del teatro è necessario indossare la mascherina FFP2.

Info e bigliettisu teatronazionalegenova.it    

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