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DAL 2 AL 5 GIUGNO 2022 TORNA IL FESTIVAL DELLA PAROLA DI CHIAVARI: QUATTRO GIORNI DI MUSICA, CINEMA, LETTERATURA E ATTUALITÀ
La nona edizione della rassegna culturale chiavarese torna alla sua forma originaria dopo due anni di stop nel segno dell’”Ostinazione”. Tra i molti ospiti Giuseppe Ayala e Pietro Grasso a ricordare le stragi di mafia, il microbiologo Andrea Crisanti, il regista Enrico Vanzina, il giornalista Gianluigi Nuzzi e gli artisti Nina Zilli, Pino Donaggio e Vittorio De Scalzi
CHIAVARI (GE) – Da giovedì 2 a domenica 5 giugno 2022 torna il Festival della Parola di Chiavari, la rassegna culturale che per quattro giorni animerà la città con incontri, parole, musica e presentazioni, che si svolgeranno tra i portici del centro storico e le caratteristiche piazze cittadine. Il Festival è promosso dal Comune di Chiavari Assessorato al Turismo, sostenuto da Regione Liguria e patrocinato dalla Città Metropolitana di Genova, Anci, Università di Genova. La produzione è affidata all’Associazione Le Muse Novae.
Giunta alla nona edizione, anche quest’anno la rassegna avrà una parola chiave a legare tutti gli eventi in programma. “Ostinazione” è la parola scelta per questa edizione, affrontata da diversi punti di vista durante i principali incontri, che, come da tradizione, si terranno nella tensostruttura trasparente in Piazza Nostra Signora dell’Orto, ormai diventata il simbolo della manifestazione.
«È un Festival che ritorna in presenza e con grande forza perché la parola chiave scelta è importante e non scontata – dichiara l’assessore alla Cultura di Regione Liguria Ilaria Cavo – È di grande stimolo e forse rispecchia il periodo da cui usciamo e il momento che stiamo vivendo. ‘Ostinazione’ suona quasi come un’esortazione e credo sia bello viverla così, è quasi un imperativo che mi auguro sia rivolto soprattutto ai giovani perché dà conto di quello che serve in questo momento per leggere il tempo che stiamo vivendo. La declinazione di questa parola nel Festival passa attraverso grandi autori, quelli che verranno a tenere le loro conferenze grazie ai libri scritti. Mi riferisco per esempio a chi ha raccontato le indagini e il suo ruolo nelle indagini e nei processi legati alla mafia, penso a Giuseppe Ayala e a Pietro Grasso. Ma penso anche ad altri autori che toccheranno le altre sfere, le più variegate perché il Festival tocca a 360 gradi tutti i mondi del sapere. È una manifestazione che, in maniera rinnovata e con grande energia, continua ad avere il pieno sostegno di Regione Liguria. È una grande proposta e costruisce uno di quei percorsi che avevamo raccontato per il nostro Tigullio convinti che sia uno dei fattori, uno dei momenti di grande riflessione che fanno essere questa terra al centro dell’offerta culturale della nostra regione ma con nomi e con spunti di riflessione che hanno il calibro e la forza dei nomi nazionali».
«Non è un caso che in questa edizione, dopo i due anni impegnativi e complessi che tutti noi abbiamo vissuto, la parola scelta sia “Ostinazione” – racconta Helena Molinari, ideatrice del Festival – Un termine che spesso ha un’accezione negativa, ma che in questo caso è volutamente provocatorio: tutti gli ospiti presenti al Festival porteranno il loro concetto di “ostinazione”, intesa come perseveranza, forza, carisma, impegno, passione. Quest’anno più che mai vogliamo trasmettere un messaggio forte, di rinascita, soprattutto ai più giovani, che sicuramente sono tra le prime vittime della situazione che abbiamo vissuto».
Ad aprire il Festival e a rappresentare il concetto di ostinazione come senso di dovere saranno, appunto, l’ex magistrato Giuseppe Ayala e il senatore Pietro Grasso, rispettivamente autori di “Capaci 30 anni dopo” e de “Il mio amico Giovanni”, che ricorderanno un anniversario importantissimo per la storia del nostro Paese: il trentennale dalle stragi di mafia.
A parlare di ostinazione e riscatto saranno invece l’ ex capitano della Nazionale italiana di wheelchair hockey Mattia Muratore, autore del libro “Sono nato così, ma non ditelo in giro”, il TikToker seguito anche da Chiara Ferragni e Justin Bieber Federico Patuzzi “TuzzoTuzzo”, che presenterà il libro dedicato alla sorella affetta dalla sindrome di Down “Mia sorella è un pezzo di figa”, e l’attore Totò Cascio, il bambino protagonista del film “Nuovo Cinema Paradiso” di Tornatore, oggi affetto da una patologia che lo ha portato a perdere quasi totalmente la vista; lo racconterà nel suo libro “La gloria e la prova – Il mio Nuovo Cinema Paradiso 2.0”. Questi incontri fanno parte del ciclo “Storie di con-tatto”, creato in collaborazione con Progetto Arte, Il Sentiero di Arianna e Mediaterraneo Servizi. A parlare di ostinazione e voglia di farcela sarà la creator da 3 milioni di follower Vanessa Padovani, conosciuta sui social come “Miss Mamma sorriso”.
Non mancherà uno sguardo sull’attualità, alle sfide e ai conflitti in corso: di ostinazione nel combattere il virus parlerà il microbiologo e divulgatore scientifico Andrea Crisanti, autore del libro “Caccia al virus”, mentre su resistenza e coraggio si esprimeranno Yaryna Grusha, scrittrice e docente di lingua ucraina all’Università degli studi di Milano, e Anna Zafesova, giornalista ed esperta di ex Unione sovietica.
Ospiti al Festival della Parola anche il giornalista-scrittore da best seller Gianluigi Nuzzi, che parlerà del suo ultimo libro-inchiesta “I predatori (tra noi)”, il regista Enrico Vanzina, che racconterà il suo “Diario diurno”, la regista figlia d’arte Elisabetta Villaggio, con “Fantozzi dietro le quinte”, Pino Donaggio con il suo libro “Come sinfonia”, ed Eliana Liotta, autrice de “Il cibo che ci salverà”. Durante il Festival della Parola 2022 si celebrerà anche un importante anniversario per la storia del cinema e della letteratura italiana, ovvero il centenario di Pier Paolo Pasolini: a omaggiarlo Fulvio Abbate, autore di “Quando c’era Pasolini”, con le letture dell’attore Massimiliano Finazzer Flory.
Spazio anche alla musica con Nina Zilli, che sarà ospite al Festival della Parola in veste di autrice con il suo libro “L’ultimo di sette”; con il discografico Stefano Senardi e con uno dei più stretti collaboratori e amici di Franco Battiato, Francesco Messina, per ricordare l’indimenticato cantautore siciliano con la presentazione del libro “Franco Battiato – L’alba dentro l’imbrunire”; ospite anche Maurizio Solieri, per oltre trent’anni chitarrista di Vasco Rossi, che presenterà la sua autobiografia “Questa sera rock’n’roll” e il giornalista Massimo Poggini, che parlerà di “Lucio Dalla – Immagini e racconti di una vita profonda come il mare” e, assieme al collega Marco Pagliettini, di “70 volte Vasco”. Uno sguardo anche alla Scuola Genovese della canzone d’autore con gli ospiti Vittorio De Scalzi, autore di “Una volta suonavo nei New Trolls” e Federico Sirianni con “Maqroll”.
Non mancherà il tema della spiritualità, anch’esso spesso collegato all’ostinazione, che verrà affrontato a più voci: dall’artista Giacomo Celentano allo scrittore Daniele Mencarelli, dal teologo Ludwig Monti, dall’imam Yahia Pallavicini e dal monaco buddista Schidò Squilloni. Per concludere, si parlerà di ostinazione e diritti umanitari: a farlo sarà l’infermiera ugandese Rose Busingye, che si è battuta a lungo per ottenere cure mediche per le donne e per la costruzione di scuole per i loro figli, in un paese dove i diritti vengono letteralmente calpestati. “Tu sei un valore. Le donne di Rose” è la mostra fotografica testimonianza della sua tenace battaglia.
Torna anche quest’anno, inoltre, il Premio Ambasciatore della Parola, un riconoscimento destinato a personalità che si sono distinte in ambito culturale, artistico o scientifico grazie al potere della loro parola. Il premio è assegnato da un comitato scientifico di addetti ai lavori diretto dal giornalista Massimo Poggini, di cui fanno parte anche i giornalisti Massimo Cotto, Pierluigi Senatore, Emilio Targia e Marinella Venegoni. Quest’anno gli Ambasciatori della Parola saranno Vincenzo Mollica, giornalista televisivo di lungo corso, che sarà premiato nel corso del Festival della Parola, ed Elisabetta Sgarbi, editrice, regista, direttrice artistica della rassegna culturale La Milanesiana e donna “ostinata” dai mille talenti.
Novità di questa edizione la collaborazione con l’associazione Libera Genova Nicholas Green, per sensibilizzare alla lotta alla mafia e alla legalità. Insieme a loro, il Festival promuove l’evento “Beni in tour”, un percorso guidato nel centro storico di Genova alla scoperta dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
Si rinnova inoltre la collaborazione con le scuole, partner importantissimo del Festival della Parola, così come quella con il tessuto commerciale, che andranno a formare il Didafestival, un calendario di eventi realizzati dagli studenti delle scuole del territorio e dai loro insegnanti, e il Extra Festival, cartellone di iniziative parallelo agli appuntamenti ufficiali organizzate dalle associazioni locali, privati e commercianti che animeranno le luoghi suggestivi della Città dei Portici a partire dalle preziose Botteghe storiche.
I partner del Festival della Parola 2022 sono: Banca Carige, Libera Genova (Nicholas Green), Progetto Arte, Il Sentiero di Arianna, Mediaterraneo Servizi, Società Economica.
Informazioni: https://www.festivaldellaparola.eu/
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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela BiaginiMessaggi correlati
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