Da Vesima a Nervi, iniziata l’installazione dei pennoni per la bandiera con la Croce di San Giorgio

Di il 18 Marzo 2022

GENOVA – Da Vesima a Nervi – esattamente Capolungo – passando dalla Val Polcevera e della Valbisagno e anche dai caselli autostradali: la bandiera con la croce di San Giorgio, simbolo di Genova, è pronta per sventolare in 25 punti della città.

Il progetto si colloca nel solco nelle iniziative approvate nel consiglio comunale del 23 aprile del 2019 che ha istituito la celebrazione della giornata della Bandiera di Genova, azioni attraverso le quali si è voluta creare una modalità di installazione e di visualizzazione dei pennoni attraverso un disegno di insieme lungo i percorsi di attraversamento della città.

Entro quella data i pennoni saranno 15, mentre i primi dieci saranno installati entro il 13 di aprile.

Il primo pennone sarà posato a Nervi, in via Donato Somma, all’altezza del civico 86, dove domani, 18 marzo, inizieranno le operazioni di cantieramento.

«Abbiamo pensato ad una azione che valorizzasse e identificasse il territorio della città di Genova – spiega l’assessore all’Urbanistica Simonetta Cenci – e lo abbiamo fatto attraverso il progetto “Pennoni in città” che prevede appunto l’installazione di pennoni portabandiera su tutto il territorio cittadino. Su questi pennoni verrà issata la bandiera della Croce di San Giorgio che accoglierà visitatori e visitatrici dando loro la forte percezione di essere nel perimetro di una città che può fregiarsi di una grande storia e proiettata verso importanti prospettive future di sviluppo economico e sociale».

I pennoni saranno quindi installati alle porte della città – ponente, levante e le due valli -, nei punti di maggiore intensità di flussi turistici e di cittadini genovesi e, in particolar modo, lungo la fascia litorale della città, seguendone il profilo e valorizzandone i punti panoramici e i luoghi di rinascita e di rigenerazione urbana e di grandi progetti in divenire.

I pennoni saranno installati anche in luoghi urbani di pregio e di snodo e interscambio dei flussi cittadini e di raccordo.

I pennoni saranno alti 9 m di diametro circa 11 cm e da essi sventolerà la bandiera rappresentante la Croce di San Giorgio con dimensioni 225×150 cm.

L’installazione dei pennoni è stata studiata in maniera da non interferire con l’esistente, sia come ingombro, che come visibilità e i luoghi esatti per la loro posa sono stati concordati con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Liguria.

Dove sarà possibile si recupereranno e si riutilizzeranno pennoni già presenti in città abbandonati nel tempo.

La presenza dei vessilli con la Croce di San Giorgio sul territorio cittadino, costituirà testimonianza per lo svolgimento delle celebrazioni per la festa della bandiera della città di Genova.

L’operazione Pennoni in città, voluta fortemente dal Comune di Genova, sarà affiancata dalla Ditta Canepa e Campi che fornirà gratuitamente le prime bandiere su tutti i pennoni.

La sostituzione delle bandiere logorate dal tempo avverrà semestralmente e sarà supportata da altri sponsor.

I nuovi pennoni saranno 25 e le localizzazioni saranno le seguenti:

Porticciolo di Nervi,

Piazzale Carristi d’Italia,

Giardini Giacomo Lercaro,

Giardini Govi,

Ponte degli Spinola,

Calata Ansaldo de Mari,

Via Pionieri e Aviatori d’Italia,

Via Donato Somma,

Piazza Cornelio de Simone,

Corso Italia,

Via Piave,

Corso Marconi,

Piazza Cavour,

Via Buozzi,

Via Soliman,

Fascia di rispetto di Prà,

Via Rubens,

Piazza Giuseppe Verdi,

Uscita/Ingresso autostradale GE-Est,

Uscita/Ingresso autostradale GE- Ovest,

Uscita/Ingresso autostradale GE-Bolzaneto,

Ingresso Genova Valbisagno -Struppa,

Viadotto Genova San Giorgio,

Via Fillak -Radura della Memoria,

Rotonda Giuseppe Castruccio – Aeroporto Cristoforo Colombo

A questi si aggiungeranno una decina di pennoni restaurati.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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