AL VIA IL PROGETTO ‘21-21’: LA CULTURA DIVENTA VIRALE NELLE PIAZZE LIGURI

Di il 21 Dicembre 2021

Una produzione video con le voci narranti della direttrice della Scuola di Recitazione del Teatro Nazionale di Genova Elisabetta Pozzi e del Direttore del Teatro Nazionale di Genova Davide Livermore ripercorrono un secolo di cultura nella nostra regione

GENOVA – Dal teatro al cinema, dall’ architettura/design all’arte, dalla filosofia alla musica. Sono tanti gli stimoli, gli eventi, le svolte che il 1921 ci propone tanto da apparirci una sorta di portale di avvio a ciò che conta e che perdura nel XX secolo. Parte da questa suggestione il progetto ’21-21′ ideato e realizzato dall’assessorato alla Cultura di Regione Liguria e dal Teatro Nazionale di Genova e presentato oggi in sala della Trasparenza.
‘Millenovecentoventuno, la porta del XX Secolo’, è una produzione video con le voci narranti dell’attrice e direttrice della Scuola di Recitazione del Teatro Nazionale di Genova Elisabetta Pozzi e del Direttore del Teatro Nazionale di Genova Davide Livermore. Si tratta di una colonna sonora visiva, un filmato che si può fruire esattamente come i giochi di luce, con suggestioni da sottoporre a chi transita nelle piazze liguri in cui verrà proposto. Il video offre immagini, musiche, memorie, brevi filmati di quello che nel 1921 accade in vari ambiti: in quell’anno un’opera teatrale, ‘Sei personaggi in cerca d’autore’ di Pirandello, sconvolse le regole del teatro di prosa; in quell’anno vennero pubblicati due capisaldi della filosofia mondiale e base del pensiero moderno come ‘Tractatus logico-philosophicus di Ludwig Wittgenstein e ‘Psicologia delle masse e analisi dell’io’ di Sigmund Freud; nell’architettura e nel design Theo Van Doesburg annunciò la contaminazione del proprio stile con il nascente Bauhaus; a Natale 1921 Puccini ricevette la prima stesura del libretto di Turandot; nell’arte nove capolavori artistici realizzati da Picasso, Kandinskij, Mirò, Brach, Grosz diventarono punto di riferimento e di svolta dell’arte astratta e cubista; sempre nel 1921 nel cinema Charlie Chaplin creò uno dei suoi capolavori, ‘Il Monello’.

“Ieri abbiamo visto la magia dell’illuminazione dei nuovi giochi di luce nelle vie di Genova – dichiara l’assessore alla cultura Ilaria Cavo – con lo stesso obiettivo, quello di arricchire di immagini e suoni il passaggio in alcune piazze liguri, il video verrà proiettato come colonna sonora fornendo spunti di riflessione. Il progetto nasce da un’intuizione, una chiacchierata nella quale continuavano ad emergere coincidenze fatti memorabili avvenuti esattamente un secolo fa in tutti i campi dall’arte alla scienza che aprivano una riflessione sul reale inizio del secolo scorso. Il Teatro Nazionale da subito ha condiviso questa idea ed è nata questa produzione. Ne è uscito un video che non ha alcuna pretesa storica, ma semmai artistica e culturale. Per una visione più compiuta, statica e meditata, lo abbiamo donato alle scuole che potranno, nella loro autonomia, decidere come fruirne”.

Il video sarà proiettato su una struttura mobile senza assembramenti come filmato che scorre a ripetizione a partire da oggi, 21 dicembre, a Sarzana in piazza Garibaldi dalle 17 alle 19. Ecco, con i medesimi orari, le altre tappe:

22 dicembre Chiavari (GE) – Piazza Matteotti
24 dicembre La Spezia – Piazza Verdi
27 dicembre Loano (SV) – Piazza Italia
28 dicembre Rapallo (GE) – Piazzetta G. Da Vico
29 dicembre Genova – Piazza De Ferrari
30 dicembre Savona – Piazza Del Brandale

Per una visione compiuta e condivisa le scuole liguri, grazie alla collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, lo hanno a disposizione da venerdì scorso. Il progetto è stato realizzato con il prezioso contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Carige, Fondazione Carispezia, Fondazione Agostino Demari.

“Volge al termine l’anno 2021, segnato da molti eventi, scoperte, fatti culturali la cui portata reale si capirà certo meglio nei decenni a venire – sottolinea Davide Livermore direttore del Teatro Nazionale di Genova – Regione e Teatro nazionale propongono una riflessione, uno sguardo all’indietro ad un secolo fa all’anno 1921. Fu un anno ricco di stimoli, eventi, svolte tali da apparirci il vero inizio del ventesimo secolo. Quante immagini, concetti, musica, cinema, innovazione, quanti concetti si sono espressi nel 1921. E il 2021 sarà anche questo un anno di svolta? Quando faremo un vero bilancio non sarà che ci accorgeremo che solo con il 2021 è iniziato il terzo millennio?”

“Per prima cosa – spiega la professoressa Margherita Rubino coideatrice del progetto- io pensavo al teatro, ai Sei Personaggi, alla consegna del libretto di Turandot a Puccini. Ma nel 1921, nel giro di pochi mesi, erano nati i tre partiti che determinano il Novecento, e allora è stata una specie di gioco, durante il quale si scopriva che il più grande filosofo del secolo, Wittgenstein, aveva pubblicato il suo unico trattato, che erano stati dipinti una quindicina di quadri di Picasso, Kandinskji, Braque, Grosz, pareva impossibile. Veniva imposto lo stile Bauhaus, Petrolini musicava Gastone, imitato poi da tutti per decenni. Le coincidenze tra fatti epocali sembravano non finire mai, ci fu perfino la consegna del Nobel ad Einstein in quell’anno. Così, prima abbiamo composto una sorta di puzzle, con gli amici del Nazionale, per musica e politica Alessandra Balestra, per cinema e Filosofia Giulia Sanguineti. Ci siamo presi qualche licenza. Alcune musiche non solo del 1921, ma in quell’anno sono state rieditate. Poi è intervenuto Davide Livermore a dare un senso all’insieme e inquadrarlo nel dubbio, nella riflessione, nella grande domanda: se quello che cambia e determina il secolo è avvenuto nel 1921, quell’anno non sarà da considerare la svolta, ma anche il vero avvio del XX secolo”.

“E’ un insieme di spunti che le scuole potranno, se vorranno, utilizzare – afferma Ettore Acerra Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale – ringrazio dunque coloro che hanno voluto donarci questo video che non vuole avere la pretesa di un’ interpretazioni storico culturale. E’ semmai materiale che stimola il dibattito, stimola a riflettere sulla creatività che ha caratterizzato tutto il secolo scorso e speriamo caratterizzerà anche quello in corso”.

Il video è visibile a questo link:
https://youtu.be/NquLnw9fB9o

C. S.

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Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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