NO GREEN PASS: IN POCHI PROTESTANO A GENOVA E NELLE PRINCIPALI STAZIONI ITALIANE

Di il 1 Settembre 2021

Il governatore Toti: «Dovevano essere migliaia di “guerrieri” a combattere contro la dittatura sanitaria e invece li abbiamo contati sulle dita di una mano»

GENOVA – Poche persone hanno preso parte alle manifestazioni di protesta contro il Green pass nelle stazioni ferroviarie di varie città italiane, Genova inclusa, nel giorno in cui il certificato vaccinale diventa obbligatorio per viaggiare sui treni a lunga percorrenza. Un’iniziativa No Vax che è rivelata un flop, anche secondo numerosi commenti pubblicati in queste ore su «Basta dittatura!», il gruppo di Telegram sul quale nei giorni scorsi è rimbalzata la chiamata alla mobilitazione. «Ottima presa per i fondelli per chi pensava di prendere l’occasione per demonizzare, direi di comunicare alla Lamorgese un blocco ferroviario ogni settimana così li teniamo in tensione e i giornali ne parlano», scrive — deluso — un utente sul gruppo. «Lo schieramento di forze è spettacolare, non hanno badato a spese — ride un altro —. Telegram detta l’agenda politica del ministero dell’Interno, ci vediamo sabato pomeriggio lì sì che ci sarò». «Ho sbagliato giorno?», si domanda qualcuno commentando la poca partecipazione.

Genova piazza Principe, poco prima delle 15, solo un gruppo di 5 persone ha dichiarato di essere lì per partecipare alla iniziativa di protesta. «Dovevano essere migliaia di “guerrieri” a combattere contro la dittatura sanitaria e invece li abbiamo contati sulle dita di una mano, la stessa con cui sulla tastiera scrivono minacce, insulti, diffondono paura e fanno disinformazione», ha commentato su Facebook il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

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