INNOVAZIONE: GENOVA AL SECONDO POSTO DELLA CLASSIFICA ITALIANA DELLE START UP

Di il 13 Aprile 2021
Classifica

Liguria sul podio italiano delle migliori giovani imprese innovative. È quanto emerso dalla graduatoria stilata dal Financial Times

GENOVA – In campo di innovazione, Genova eguaglia Torino nella classifica delle migliori start up. Delle ventotto microaziende meritevoli del palcoscenico internazionale, sul primo gradino del podio c’è la Lombardia con Milano, poi Genova e Torino a pari merito con due attività.

«Un risultato che certifica come la Liguria sia terra d’avanguardia per poter fare impresa ad alti livelli» – spiega l’assessore regionale allo sviluppo economico Andrea Benveduti. «Le genovesi Kellify e D-Heart, che avrò modo di visitare nel prossimo futuro, sono simbolo della Liguria che guarda al futuro».


Nonostante l’emergenza economica, la regione ha confermato il proprio spirito innovativo nella salvaguardia e nello sviluppo del proprio tessuto imprenditoriale.

«Grazie al lavoro svolto da Ligurcapital» – continua Benveduti«abbiamo già sostenuto la crescita e lo sviluppo di quindici start up liguri con investimenti pubblici. Un intervento che ha generato un “effetto leva” tre volte superiore alle risorse pubbliche investite, consentendo a queste piccolissime imprese di trovare una solidità finanziaria nello sviluppo dei progetti e nell’apertura verso nuovi mercati».

Le start up coinvolte

In questo percorso ci sono start up come “Acoesis” (che ha portato sul mercato Glassense, occhiale tech che mette a fuoco la voce). “Letyourboat” (premiata dalla Camera dei Deputati come migliore impresa del turismo, tramite il contatto esperienziale armatori-viaggiatori). E ancora: “Sportclubby” (che con sei milioni di prenotazioni nel 2020 è diventata la sport-app più scaricata in Italia) e “Wesii” (leader nazionale nel monitoraggio degli impianti fotovoltaici attraverso l’utilizzo di droni).

«Non ci fermiamo» – aggiunge Benveduti – «Per venire incontro alle esigenze di questo mondo imprenditoriale, abbiamo attivato un fondo dedicato da 1,5 milioni di euro in favore di quelle realtà, specie quelle piccolissime, che si erano appena affacciate sul mercato. Lo strumento è ancora attivo e consente di richiedere importi fino a cinquanta mila euro per sostenere la crisi di cassa dovuta all’emergenza Covid».

C.S.

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