Università di Genova: nasce “CUSeS” per le persone con disabilità

Di il 8 Aprile 2021
CUSeS

GENOVA – Il CUS dell’Università di Genova ha deciso di lanciare un progetto denominato “CUSeS”, utile a far svolgere attività fisica alle persone con disabilità.

Il CUS ha deciso di aderire all’iniziativa di “SpinAbility” lanciando “CUSeS: Come unire Sport e Solidarietà”, realizzato anche grazie al coinvolgimento di un’importante rete territoriale.

CUSeS: il progetto

Le fasi del progetto sono due. La prima è l’avvicinamento alla pratica motoria, ludica e sportiva con percorsi di atletica leggera, con l’obiettivo di migliorare le capacità motorie dei partecipanti. La seconda fase è l’individuazione di un gruppo che si avvicini alla pratica sportiva del baskin, conoscendone le regole e praticandone i primi rudimenti.

Nel progetto saranno coinvolte almeno quindici persone con problematiche di disabilità cognitiva, mentale e fisica e almeno quindici persone con fragilità socio-educative ed economiche. Con loro saranno coinvolti in maniera attiva anche atleti di riferimento del CUS Genova, sia per quanto riguarda l’atletica leggera sia la pallacanestro. Va sottolineata la presenza di istruttori e tutor la cui quantità varierà in funzione della tipologia di disabilità e/o problematiche presentate dal gruppo.

I partecipanti saranno coinvolti tramite proposta condivisa tra il CUS e le agenzie assistenziali, riabilitative e socio-educative, ma anche contattando singoli individui e/o famiglie.

La rete territoriale è diversificata. Ambito Territoriale Sociale 43 del Comune di Genova, cooperative e associazioni che gestiscono servizi per disabili e socio-educativi come Agorà, San Pio, La Comunità Onlus e molte altre. Infine, anche l’Università di Genova per l’attivazione di tirocini sia con l’area orientamento, tutorato e career service e servizi di supporto alla disabilità e agli studenti con DSA. 

Le modalità del progetto

Un progetto totalmente in linea con le direttive anti Covid. Le attività saranno infatti svolte all’aperto, nei campi di atletica leggera e nei campi da basket, per garantire distanziamento naturale e arieggiamento. Nel caso di eventuali restrizioni, si ipotizzano momenti teorici attraverso collegamenti online sia per evidenziare regole e metodologie di allenamento sia per condividere materiale sulle attività proposte.

Il progetto comincerà con il percorso di avvicinamento all’atletica venerdì 9 aprile e proseguirà fino a fine giugno con due incontri settimanali per un totale di ventiquattro, al campo di atletica dello Stadio Carlini e/o di Villa Gentile, campi sportivi come quelli del CUS Genova oppure percorsi cittadini protetti in passeggiate e/o parchi cittadini.

Nei mesi di luglio e settembre è previsto lo svolgimento del percorso di baskin con due incontri settimanali, per un totale di sedici incontri in un campo da basket attrezzato.

«Per me è un grande onore poter essere testimonial di un progetto così bello ed inclusivo in cui lo sport è metafora e rappresentazione di tutta la società in un abbraccio che include tutti» – afferma Francesco Bocciardo, testimonial del progetto nonché medaglia d’oro nei 400m stile libero ai Giochi Paralimpici di Rio 2016.

«Lo sport per me è sempre stato motivo di felicità, ispirazione e libertà» – afferma Matteo Sericano, velista e secondo testimonial del progetto. «Trovo spesso incredibile come lo sport possa essere in grado di smuoverci, spronarci e trasmetterci valori che si rispecchiano all’interno del nostro quotidiano. Questo per me è sport e poter sostenere progetti di inclusione così belli è per me motivo di grande orgoglio».

C.S.

Su Redazione

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