CORONAVIRUS, TOTI: «LIGURIA IN FASCIA GIALLA CON MAGGIORE INCIDENZA SU SAVONA DOVE SONO STATE CONCORDATE MISURE RESTRITTIVE»

Di il 27 Marzo 2021

Casi positivi, vaccini, nuovo Hub della Fiera del Mare: il governatore della Liguria fa il punto sull’emergenza sanitaria nella nostra regione

GENOVA – “Questo sarà un fine settimana di grande lavoro per l’allestimento della campagna vaccinale con l’hub della Fiera del Mare e l’entrata in funzione delle farmacie. A questo proposito domenica forniremo l’elenco dei primi centri a disposizione dei cittadini. Poi è prevista la partenza di un secondo hub su Genova e a seguire alla Spezia , a Savona e a Imperia per arrivare a 12.000 vaccini previsti al giorno”. Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, nel punto serale sul Covid.

I Dati
“Il report settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità colloca la Liguria in fascia gialla – ha detto Toti – ma occorre essere prudenti perché anche da noi ci sono situazioni complesse, come a Savona dove vi è una crescita dell’incidenza del virus da tenere sotto controllo. Pertanto servono misure restrittive che ho concordato con la sindaca Caprioglio che sta per emanare un’ordinanza con il blocco dell’asporto al bar alle ore 16 per evitare assembramenti e eventuali ulteriori misure nel fine settimana di Pasqua”.

“Al momento – ha continuato Toti – siamo a 487 nuovi positivi, in linea con il resto della settimana, ma con 115 solo a Savona che presenta una tendenza al rialzo che continua . Abbiamo un aumento degli ospedalizzati che si concentra soprattutto nella ASL 2 Savonese con 8 ospedalizzati in più sui 18 complessivi su tutta la regione. 67 le terapie intensive, in crescita, anche se restiamo a cavallo del 30% dei posti Covid occupati e sotto al 40% rispetto all’area medica generale. Sei nuovi decessi a testimonianza di come la campagna vaccinale stia andando bene e abbia contribuito al calo della mortalità sugli ultra 80enni”.

I Vaccini
“La somministrazione dei vaccini è superiore all’80% sul consegnato. Segno che c’è stata un’accelerazione: sono stati 8740 i vaccini fatti oggi, e solo i medici di medicina generale ne hanno somministrato fino a stasera 3.800. Due dati che parlano dell’aumento della campagna vaccinale, sia sulla tipologia freeze, sia cold. Questo significa che arriveremo con l’hub e con le farmacie a somministrare 11.500 vaccini, ad un passo dall’obiettivo indicato dal governo di 13.000”.

Ospedale Galliera
Il presidente Toti ha ricordato che “si è sviluppato un cluster all’ospedale Galliera ed era già accaduto anche durante prima ondata: è stato un paziente arrivato al pronto soccorso, tamponato, risultato negativo, prima di essere trasferito in reparto gli è stato fatto un ulteriore screening da cui è risultato nuovamente negativo. Purtroppo si è positivizzato 5 giorno dopo quando già era ricoverato. Nel cluster è rimasto coinvolto anche un sanitario e questo riapre un’antica questione sul vaccino su cui mi pare che anche Draghi abbia detto qualcosa in proposito”.

“Per quanto riguarda la polemica sulla riduzione delle dosi ai medici di medicina generale legata alla possibilità di vaccinare per la sanità privata, tutto questo non è vero. Siamo molto soddisfatti dell’accordo fatto, tutto questo non a carico dei cittadini, ma del servizio sanitario nazionale. Abbiamo ridotto le prenotazioni ad opera dei medici di famiglia perché sono state ridotte le dosi di Astrazeneca, e abbiamo consegnato ai medici ulteriori dosi freeze, di tipo Pfizer per integrare le dosi tagliate dalla programmazione nazionale, nessuno è stato cancellato, le prenotazioni non sono mai state chiuse. Nessuna programmazione in corso è stata tagliata, semplicemente abbiamo ridotto la capacità dei vaccini cold perché le dosi sono state diminuite. Se torneranno ad aumentare crescerà anche la collaborazione con i medici di medicina generale, ma non ci sarà mai l’esclusione di una categoria che puo’ dare un a mano”.

Filippo Ansaldi – sub commissario Alisa e responsabile prevenzione.

“Sulla base del quadro epidemiologico e del monitoraggio del ministero per la Liguria i nuovi casi sono in aumento nell’ultima settimana. La linea rossa è cresciuta e il dato dell’incidenza a Savona è superiore al resto della regione e desta qualche preoccupazione. Un aumento che si riflette sull’occupazione degli ospedali. Il report 45 del ministero dice che c’è un aumento della trasmissione, l’RT che viene calcolato sull’ esordio dei sintomi, è pari a 1. Complessivamente abbiamo uno scenario con rischio complessivo moderato e indicatori da area gialla”.

Angelo Grattarola, responsabile del dipartimento regionale dell’Emergenza e Urgenza –

“E’ stata una settimana dove si è verificato un aumento della circolazione virale, la pressione sui pronto soccorso non è così drammatica, ma dobbiamo aspettarci nelle prossime giornate, qualche movimento e necessità di ricovero in più. La situazione però fa ben sperare perché, nonostante l’aumento dell’incidenza, l’età media di chi entra non è così elevata e questo determina una contrazione della mortalità”.

Matteo Bassetti responsabile della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova

“E’ stata una settimana molto impegnativa con tanti ricoveri e molte dimissioni, una degenza media più bassa e una riduzione della mortalità che è presente quasi esclusivamente negli ultra 80eni. Siamo arrivati a 10 persone trattate con anticorpi monoclonali, il sistema funziona e la capacità di poterli usare aumenterà la prossima settimana grazie all’arrivo di oltre 200 dosi. Coloro che stiamo trattando vanno da un minimo di 30 anni a un massimo di 85, persone che stanno bene e sono a casa. La prossima settimana svolgeremo un webinar dedicato ai medici di medicina generale per fugare ogni dubbio sull’approccio con gli anticorpi monoclonali. Continuiamo a vedere tanta gente trattata in autoprescrizione, ma tutto deve essere gestito dai medici, sia il cortisone, che l’antibiotico o l’eparina e non puo’ essere frutto di una cura fai da te o del passa parola”.

C. S.

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