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Alla scoperta di “Portoria quartiere perduto” con il “Virtual Tour” della Fondazione Amon
12 Gennaio 2021 - 31 Gennaio 2021
L’origine del nome di Piazza Piccapietra, perché il nuovo tribunale occupa lo spazio dove sorgeva l’ospedale di Pammattone, o ancora chi era Balilla. Sono solo alcune delle curiosità che potranno essere scoperte nel “Virtual Tour” proposto gratuitamente dal Circolo Culturale Fondazione Amon APS, realizzato con la guida turistica autorizzata Roberta Mazzucco, “cicerone” in questo tour, non battuto dai normali flussi turistici, e ospitato sulla piattaforma IZI.Travel all Indirizzo: https://izi.travel/browse/aad8ff2d-5912-4ca5-a1ac-27a2632d9001/it.
L’utente può usufruirne, collegandosi via Web e scorrere le clip, geolocalizzate attraverso Google Maps, ascoltando gli audio declamati abilmente da Roberta Mazzucco. Si potrà utilizzare anche la app izi.travel, scaricandola su proprio smartphone. L’applicazione geolocalizzerà il luogo di connessione, in questo caso Genova, e proporrà una serie di tour, tra cui il nostro “Portoria quartiere perduto”. Si potrà utilizzare anche da casa, o recandosi sul posto, passeggiando nei luoghi indicati. L’applicazione, grazie alla geolocalizzazione, farà partire l’audio indicato in ogni punto del virtual tour.
«I genovesi amano la propria città in modo viscerale – dice nel tour Roberta Mazzucco – e amano chi riesce a descriverla con la stessa passione. Il mio compito sarà portarvi per mano attraverso una città che tanto ha vissuto e che tanto è cambiata. Farvi vedere con occhi diversi ciò che è sempre davanti a noi ma che spesso ci sfugge. Portarvi in un quartiere che è ma non è più come quello di una volta. Il quartiere di uno scugnizzo, di una donnina che vendeva noccioline, di una santa che non aveva mai aveva abbandonato le persone che di lei avevano bisogno, un quartiere dove si parla il più puro dialetto genovese».