LIGURIA IN ZONA ARANCIONE, ECCO COSA SI PUÒ FARE E COSA NO

Di il 9 Novembre 2020

Il provvedimento sarà valido da mercoledì per 14 giorni

GENOVA – Da mercoledì anche la Liguria entra nella zona arancione, la seconda più ad alto rischio dopo la rossa. Il provvedimento firmato da Conte per cercare di contenere la nuova ondata di coronavirus divide l’Italia in tre fasce, di colore diverso in base al livello d’allarme. Le misure dureranno per 14 giorni, come ha confermato lo stesso governatore Giovanni Toti.

Le restrizioni per le zone con livello arancione

Il livello arancione riguarda le regioni “caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto”. Qui, oltre alle misure valide dal 11 novembre

Le restrizioni sugli spostamenti

Le misure del livello arancione comprendono limiti agli spostamenti. C’è il divieto di entrare e uscire da queste regioni, salvo che per spostamenti motivati da “comprovate esigenze”: motivi di lavoro, salute e urgenza. Rimangono consentiti gli spostamenti “strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza”. Consentito anche il rientro al proprio domicilio o residenza. Per quanto riguarda gli spostamenti tra comuni, è vietato ogni spostamento – con mezzi di trasporto pubblici o privati – in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione. Anche in questo caso, lo spostamento è consentito per le solite “comprovate esigenze”. Per quanto riguarda lo sport, si può fare attività motoria e sportiva all’interno del proprio comune e all’aperto.

Le misure per bar e ristoranti

Nelle zone arancioni, inoltre, sono chiusi bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Rimangono aperte mense e catering. Consentita la ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle 22, l’asporto (con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze)

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