IL RITORNO DI STEFANO GRONDONA, ARTISTA CONTROCORRENTE

Di il 25 Novembre 2014

Inaugurata sabato la mostra “L’eccentrica Visione”, fino al 6 dicembre nelle sale della galleria d’arte Satura

Di Chiara Tasso

Nel sabato pomeriggio dedicato alla presentazione delle nuove mostre, un personaggio con pipa e cravatta rossa cattura l’attenzione tra le sale di Palazzo Stella. È Stefano Grondona, artista genovese classe 1952 che, dopo tredici anni di silenzio, torna a esporre le proprie opere. «È passato tanto tempo dalla mia ultima mostra, avevo perso l’entusiasmo – spiega Grondona – ma ho trovato in questa galleria l’occasione e l’ambiente giusto per ricominciare a esporre i miei lavori in libertà». La location è Satura Art Gallery, un’associazione per la diffusione dell’arte nel cuore del centro storico cittadino. «È un gradito ritorno per il panorama artistico genovese – afferma Mario Napoli, presidente della galleria di Piazza Stella – e grande motivo di orgoglio per la nostra collezione».

GRONDONA STEFANO, Jesus, Cristo sconsolato, 2014, cartoncini intagliati, 70x50Artista particolare e grande appassionato del cinema di David Lynch e di fumetti, Stefano Grondona ebbe un notevole successo negli anni Ottanta, in cui si contano una serie di mostre in Italia e all’estero (Stati Uniti, Svizzera e Spagna). Ispirati alla Pop Art e, in particolare, alle opere di Andy Warhol, i suoi ultimi lavori nascono da una tecnica di lavorazione particolare: l’intaglio e la sovrapposizione di cartoncini colorati. Tematiche profonde e colori forti e vivi per un’arte tutt’altro che convenzionale. «Non mi sono mai adattato alla tradizione – afferma Grondona – Non riesco a dipingere barche o nature morte, non ci metterei passione. La mia arte è quella che vedete».

Nasce così “L’eccentrica Visione”, una raccolta di opere degli ultimi mesi. Tre sono i nuclei tematici principali: le “Immagini religiose”, rappresentate attraverso i volti sofferenti di Cristo e della Madonna, le “Scene dell’Apocalisse”, in cui forte è la contaminazione dei racconti di Edgar Allan Poe, e le cinque opere di “Naked City”, città immaginaria ispirata ai fumetti. Fanno parte della collezione anche la serie“Strange Musical Instruments”, i due “Pinocchio” e diversi ritratti, come “Gigolò” e “Baciami Stupida”. L’esposizione, allestita nella Sala Colonna e nella Sala delle Volte, rimarrà aperta al pubblico fino a sabato 6 dicembre, da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.

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