Il Teatro Pubblico Ligure per la prima volta a Sarzana con “Odissea nella Fortezza”

Di il 21 Luglio 2020

SARZANA (SP) – Per la prima volta a Sarzana, il Teatro Pubblico Ligure porta nella Fortezza Firmafede la rassegna Odissea nella Fortezza, dal 3 al 5 agosto 2020. La scelta del direttore artistico Sergio Maifredi è caduta su uno dei progetti più importanti e radicati nella storia di Teatro Pubblico Ligure, Odissea un racconto mediterraneo, che compie dieci anni e si propone di riportare all’originaria narrazione orale uno dei testi basilari della cultura occidentale, l’Odissea di Omero.

I moderni cantori di queste parole antiche, sono Tullio Solenghi (lunedì 3 agosto), Roberto Alinghieri (martedì 4 agosto) e Amanda Sandrelli (mercoledì 5 agosto). La fortezza Firmafede, detta anche Cittadella, sorge al bordo delle mura cittadine all’interno del centro storico di Sarzana. Da settembre 2016 una parte della fortezza ospita il MUdeF (acronimo di Museo delle Fortezze) un museo multimediale che nelle sue 27 sale tratta la storia delle fortificazioni sul territorio della Lunigiana e la vita all’interno di questi castelli.

“Odissea nella Fortezza” comprende tre spettacoli di Odissea un racconto mediterraneo e prende il via lunedì 3 agosto alla Fortezza Firmafede di Sarzana (piazza Cittadella), in provincia della Spezia, con Tullio Solenghi interprete di Odisseo e Penelope, canto XIX del poema omerico. Prosegue martedì 4 agosto con Roberto Alinghieri e il canto XVII sul rapporto fra Odisseo e il cane Argo. Si chiude mercoledì 5 agosto con Amanda Sandrelli impegnata a dare voce a uno dei personaggi più affascinanti dell’Odissea, narrato nel canto V, la Ninfa Calipso. Tre artisti e tre stili d’interpretazione che permettono di incontrare le tante sfumature di una storia che due millenni dopo continua a suggerire risposte ai nostri interrogativi.

PROGRAMMA

Lunedì 3 agosto alle 21

Sarzana (La Spezia) – Fortezza Firmafede

TULLIO SOLENGHI

ODISSEA UN RACCONTO MEDITERRANEO

Odisseo e Penelope – Canto XIX

Progetto e regia di Sergio Maifredi
Produzione di Teatro Pubblico Ligure

In Penelope, Odisseo ritrova un suo doppio. Penelope è astuta almeno quanto il suo sposo. È stata astuta nel tener testa ai pretendenti, inventando l’eterno gioco della tela, ed è astuta ora nel saggiare chi dice d’esserle marito. E se Telemaco e la Nutrice possono credere che l’uomo che hanno davanti è il re di Itaca, che è tornato, che ha ucciso i proci ed ha ristabilito l’ordine, a Penelope questo non basta. Lo mette alla prova ancora una volta. Ordina alle ancelle di spostare il letto nuziale. Solo lei e Odisseo sanno che quel letto è intagliato nel tronco di un secolare ulivo che affonda le radici nella terra dei padri. “Nessun umano lo può spostare!” dice lo straniero. E Penelope si scioglie in un pianto trattenuto da vent’anni.
La notte la passeranno ad aversi e a ritrovarsi.
Raccontandosi due decenni trascorsi nell’attesa e nel ritorno.

Martedì 4 agosto ore 21

Sarzana (La Spezia) – Fortezza Firmafede

ROBERTO ALINGHIERI

ODISSEA UN RACCONTO MEDITERRANEO

Odisseo e il cane Argo – Canto XVII

Progetto e regia di Sergio Maifredi
Produzione di Teatro Pubblico Ligure

Chi non ricorda almeno il nome di Argo, il vecchio cane di Odisseo, l’emblema, l’immagine archetipica della proverbiale fedeltà del miglior amico dell’uomo? Di lui Omero canta nel XVII canto dell’Odissea, una manciata di versi di commovente intensità capaci di restituirci il senso dell attesa tenace e testarda, la gioia del riconoscimento, la capacità – del cane più che dell’uomo- di tenere sempre viva la speranza. Odisseo è approdato nell’agognata Itaca, ma il suo peregrinare è tutt’altro che giunto al termine; la sua reggia è assediata dai proci e l’eroe, rimasto lontano per venti lunghi anni, non può ancora rinunciare, per opportunità, al presentarsi come straniero ed estraneo in casa propria. Si aggira per questo sotto mentite spoglie, quelle di un mendicante, vestito di stracci. Ma se il camuffamento ha pieno successo con gli uomini, non si può dire lo stesso per Argo; l’amatissimo cane infatti lo riconosce immediatamente e con sforzo immane ritrova la perduta vitalità, quel che basta per dimostrare all’adorato padrone che lo ha riconosciuto e dedicargli quell’ultimo gesto di affetto per poi morire. Roberto Alinghieri, raffinato interprete di teatro contemporaneo, restituisce un Odisseo moderno, uno spettacolo di rara intensità, una Odissea nostra contemporanea, delicata e poetica.

Mercoledì 5 agosto ore 21

Sarzana (La Spezia) – Fortezza Firmafede

AMANDA SANDRELLI

ODISSEA UN RACCONTO MEDITERRANEO

La ninfa Calipso – Canto V

Progetto e regia di Sergio Maifredi
Produzione di Teatro Pubblico Ligure

Calipso, colei che nasconde. È nella sua isola che Odisseo si trova ormai da sette anni quando Atena implora gli altri dèi di accorgersi di questo eroe che ancora non ha fatto ritorno a casa dopo la guerra di Troia. Calipso gli ha offerto l’immortalità e la sua bellezza eterna. Odisseo sa a cosa rinuncia ma non vuole smettere il essere uomo mortale. Calipso, piangendo, lo lascerà riprendere il suo viaggio. Amanda Sandrelli, con forza e dolcezza, dà vita a una umanissima Calipso e sceglie di accostarla, per contrasto, ad una Clitemnestra contemporanea. Racconterà quindi di due abbandoni vissuti in modo diametralmente opposto. Racconterà di due donne che sono due volti della stessa Luna.

BIGLIETTI

Biglietti: 5€ + prev

Le vendite inizieranno dal 28 luglio presso la biglietteria del Teatro degli Impavidi e presso lo Iat in Piazza S.Giorgio. Per info 3464026006 (teatro degli impavidi) / 0187305551 (iat sarzana) – numeri attivi negli orari di apertura. Per info sugli orari e giorni di apertura www.teatroimpavidisarzana.it / pagina Facebook “Iat Sarzana Turismo”.

Non è prevista la prenotazione, i biglietti sono nominali e direttamente acquistabili.

LAST MINUTE : i biglietti rimanenti saranno venduti anche sul luogo dell’evento un’ora prima dell’inizio dello spettacolo 

INFO 

www.teatroimpavidisarzana.it

www.comunesarzana.gov.it/eventi

www.teatropubblicoligure.it

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

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