Il Teatro Pubblico Ligure celebra la Giornata Mondiale del Teatro 2020 con il maestro di fama internazionale Eugenio Barba

Di il 27 Marzo 2020

GENOVA – Teatro Pubblico Ligure e Compagnia Corrado d’Elia celebrano la Giornata Mondiale del Teatro 2020 con il Racconto in tempo di peste di un maestro di fama internazionale: Eugenio Barba. Il fondatore dell’Odin Teatret e l’attrice Julia Varley hanno condiviso in esclusiva con il pubblico dei Racconti il film Mr. Peanut Un personaggio che non può morire. Andrà on line oggi a mezzogiorno nella stagione web diretta da Sergio Maifredi e Corrado d’Elia arrivata alla diciannovesima giornata, come eccezionale documento del lavoro di una compagnia che ha lasciato un segno nell’evoluzione del teatro dal Novecento agli anni Duemila ed è ancora in attività nella città danese che la ospita da 40 anni, Hostlebro.

«Oggi più che mai – dichiara Sergio Maifredi – è il momento di fare teatro, di percepire come la sua essenza sia semplice e da sempre e per sempre legata all’uomo. Per esistere abbiamo bisogno di raccontarci e, come nelle Mille e una notte, sei vivo fino a che hai una storia da raccontare. Oggi è la festa mondiale del Teatro. Sono chiusi gli edifici teatrali. Ma il Teatro c’è comunque, esiste, resiste, si rafforza addirittura».
«Oggi, ancora più di ieri – afferma Corrado d’Elia – festeggiare il teatro vuol dire preparare il futuro. Rivolgere il nostro sguardo ad una visione di umanità e di profonda speranza. Un messaggio fondamentale, vitale, in questo tempo di emergenza. Impegnarsi oggi, per riconquistare domani quell’atto rivoluzionario dello stare insieme, dell’incanto e della commozione che ci manca terribilmente. Sentirci di nuovo comunità. Festeggiare oggi il teatro è un inno alla vita».

Il film Mr. Peanut un personaggio che non può morire è dedicato a un personaggio, Mister Peanut, che ha attraversato la storia dell’Odin. Un personaggio che non può morire. Come il teatro. Barba è stato ospite della Stagione 2018/2019 di Soriteatro, organizzata a Sori (Genova) da Teatro Pubblico Ligure con la direzione di Maifredi e dedicata a maestri come Peter Stein, Gabriele Vacis e lo stesso Barba. «Barba – racconta Maifredi – regala energia a ogni incontro. Quando ho ricevuto la sua prima telefonata, sembrava, la sua, la voce di un ragazzo, entusiasta per l’invito che gli avevo fatto. Da lì è nata un’amicizia, fatta di comprensione reciproca, istintiva. Ogni volta che voglio ricaricare le batterie del mio fare teatro, penso ad Eugenio Barba».

Racconti in tempo di peste è una vera e propria stagione teatrale web di 100 giorni, ideata quotidianamente dai direttori artistici Sergio Maifredi e Corrado d’Elia per Teatro Pubblico Ligure e Compagnia Corrado d’Elia. Proprio come se fosse una collana di libri scelta per offrire una possibile visione del mondo e il sollievo dell’arte, in un momento così difficile. È l’ideale continuazione di Soriteatro 2019/2020 e della Stagione del Teatro Sociale di Camogli, legate nella rete Teatri del Paradiso, che comprende i Comuni di Camogli, Recco, Sori, Pieve e Bogliasco come un’unica comunità cui sono rivolte tutte le attività di Teatro Pubblico Ligure e della Fondazione Teatro Sociale di Camogli. Fino a quando ci si potrà rivedere.

Teatro Pubblico Ligure ha messo i Racconti in tempo di peste a disposizione dei Comuni con cui collabora da anni, da Venezia a Ragusa, che li accolgono sui loro siti istituzionali. Un’alleanza stretta per offrire ai cittadini, ogni giorno, un momento di arte e di poesia. Oltre al Comune di Genova, che rilancia i Racconti su https://www.visitgenoa.it/100-racconti-tempo-di-peste su https://www.facebook.com/genovamorethanthis/settings/?tab=video e su https://www.facebook.com/GenovaTeatro/si sono uniti fra gli altri Vezzano Ligure, Recco e Luni.

Ogni Racconto in tempo di peste è stato ideato e realizzato appositamente per questo progetto, con la direzione artistica di Sergio Maifredi e Corrado d’Elia. La stagione web di Teatro Pubblico Ligure e Compagnia Corrado d’Elia, ideata da Sergio Maifredi, Corrado d’Elia e Lucia Lombardo, è partita il 9 marzo, giorno dell’invito del ministro Dario Franceschini a fare cultura su web e social, e prosegue per 100 giorni con un racconto al giorno per comporre un affresco del pensiero. Come nel Decameron l’allegra brigata di dieci fra uomini e donne fecero dell’isolamento necessario un momento vivo di racconto e di umanità in attesa della rinascita del mondo reale, in cui sono l’arte, la letteratura, la poesia a ricreare la vita, a sconfiggere la paura e in definitiva la peste stessa, così vogliamo oggi un luogo virtuale accessibile a tutti. Con questo spirito è nato un luogo virtuale dove darsi appuntamento quotidiano, per proseguire a raccontare e ad ascoltare storie. Questo è l’appuntamento sul web, nel luogo contemporaneo dell’incontro, del pensiero e dell’emozione.

Giorno 1 – 9 marzo 2020: Gabriella Greison legge Rotola i dadi di Charles Bukowski

Giorno 2 – 10 marzo 2020: Giuseppe Cederna legge Racconti in forma di poesia di Raymond Carver

Fuori collana: Nove marzo Duemilaventi di Mariangela Gualtieri detta da Giuseppe Cederna

Giorno 3 – 11 marzo 2020: Paolo Graziosi dice Io vulesse truvà pace di Eduardo De Filippo

Giorno 4 – 12 marzo 2020: Michele Sganga esegue al pianoforte la sua composizione inedita Oscillazione gravitazionale

Giorno 5 – 13 marzo 2020: Maddalena Crippa legge Chandra Livia Candiani da Il silenzio è cosa viva (Einaudi)

GIORNO 6 – 14 marzo 2020: Giovanni Falzone, trombettista jazz, esegue il suo pezzo Laila – La conta degli assenti

GIORNO 7 – 15 marzo 2020: Mario Incudine dice Barbablu di Costanza DiQuattro

GIORNO 8 – 16 marzo 2020: Tullio Solenghi legge Chichibio e la gru da Decameron di Giovanni Boccaccio

GIORNO 9 – 17 marzo 2020: Luigi Marinelli (ordinario di Lingua e letteratura polacca, Università La Sapienza, Roma) legge Tadeusz Kantor

GIORNO 10 – 18 marzo 2020 – Piergiorgio Odifreddi racconta Isaac Newton e la peste del 1665 in Inghilterra

GIORNO 11 – 19 marzo 2020 – Dario Vergassola ha scritto e legge Un’avventura straordinaria al mercato cittadino

GIORNO 12 – 20 marzo2020 – Paolo Bosisio, professore di Storia del teatro e regista d’opera, legge Il sergente della neve di Mario Rigoni Stern

GIORNO 13 – 21 marzo 2020: Antonio Vasta, compositore, esegue Viaggio immaginario

GIORNO 14 – 22 marzo 2020: Lauro Magnani, storico dell’arte – Università di Genova, illustra Il racconto di due misteriosi dipinti di Rembrandt

GIORNO 15 – 23 marzo 2020: Antonio Syxty legge L’autostoppista della Galilea di Richard Brautigan

GIORNO 16 – 24 marzo 2020: Jurij Ferrini legge Svejk nella seconda guerra mondiale di Bertolt Brecht

GIORNO 17 -25 marzo 2020: Paolo Fresu legge Sandro Penna ed esegue Sensousness tratta dal cd Eros (Tŭk Music 2016) con Paolo Fresu, Omar Sosa e Jaques Morelenbaum

GIORNO 18 – 26 marzo 2020: Roberto Alajmo (scrittore) racconta la storia del Principe Monroy della Pandolfina

Tra gli artisti e gli intellettuali che hanno aderito al progetto figurano Paolo Graziosi, Maddalena Crippa, Tullio Solenghi, Ermanno Bencivenga Piergiorgio Odifreddi, Gabriella Greison, Giuseppe Cederna, Dario Vergassola, Max Paiella, Antonio Syxty, Elisabetta Arosio, Michele Sganga, Luigi Marinelli, Massimo Minella, Eugenio Barba. Julia Varley, Roberto Alajmo. “Un Decameron contemporaneo. Non teatro in gabbia, in cattività – spiegano Sergio Maifredi, direttore artistico di Teatro Pubblico Ligure e Corrado d’Elia, fondatore della Compagnia Corrado d’Elia – ma racconti nati qui e ora per noi, per Voi; donati da artisti, scrittori, giornalisti, poeti, musicisti. Perché l’arte, la parola, la musica è ciò che ci fa sentire insieme oltre la paura. Un tempo vuoto da riempire di straordinario, di tutto ciò che nella quotidiana fretta poteva apparire inutile”.

In questo momento di Teatri chiusi, di attività culturali costrette alla sospensione, di spettacoli annullati o rimandati a data da destinarsi, Teatro Pubblico Ligure e la Compagnia Corrado d’Elia ribadiscono con questo progetto il ruolo fondamentale di Arte e Cultura come mezzo di reazione al presente e di costruzione del futuro.

“Lo spettacolo dal vivo – dichiarano d’Elia e Maifredi – è, più delle altre arti, incontro, scambio, partecipazione, atto poetico che unisce, avvicina e annulla le distanze. Ed è proprio nella sua continua tensione verso il contatto umano che sta la sua forza vitale e rigeneratrice. È dunque soprattutto in questo momento di crisi che la natura stessa dell’atto teatrale e del nostro essere uomini di teatro che ci spinge a trovare nuove soluzioni, nuovi percorsi che non si arrendano, e anzi ci spingano a reagire, creando nuove forme di incontro, nuovi luoghi e nuove occasioni. Per restare vivi culturalmente e spiritualmente. Per non sommare al danno economico, che inevitabilmente ci troviamo a fronteggiare, un più grave danno culturale.

Info su www.teatropubblicoligure.it  e  www.corradodelia.it

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