Al Sivori parte la rassegna “Gli Anni Venti al cinema”

Di il 7 Gennaio 2020

GENOVA– Sette film per raccontare gli anni Venti del Novecento: dal 14 gennaio al 25 febbraio al cinema Sivori. È un evento collaterale alla mostra “Anni Venti in Italia. L’età dell’incertezza”, a Palazzo Ducale fino al 1° marzo.

Gli Anni Venti rappresentarono una cruciale fase di passaggio tra il trauma della Grande Guerra – che comportò, tra l’altro, il crollo delle certezze e dell’ottimismo che avevano pervaso il primo decennio del nuovo secolo – e la crisi mondiale del decennio successivo. Crisi che, annunciata dal crollo di Wall Street dell’ottobre 1929 e seguita dalla progressiva affermazione sullo scacchiere internazionale di regimi dittatoriali, si concluse con un nuovo ancora più tragico conflitto.

La rassegna, organizzata da Circuito Cinema Genova in collaborazione con Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, amplia lo sguardo al panorama internazionale, soffermandosi anche su due storie ambientate negli anni precedenti. I film sono in programmazione ogni martedì (ore 16 – 18.30 – 21) alla Sala Filmclub del cinema Sivori.

Si comincia il 14 gennaio 2020 con Il grande Gatsby.di Baz Luhrmann, tratto dall’omonimo romanzo di Francis Scott Fitzgerald, e ambientato a New York nel 1922. Leonardo Di Caprio, interpreta Nick Carraway, un agente di borsa che dalla ricca Long Island è testimone del tramonto del sogno americano.

Il 21 gennaio è Si alza il vento, un film di animazione del grande Hayao Miyazaki, a condurre gli spettatori nel Giappone del 1923. Racconta la storia vera dell’ingegnere aeronautico Jiro Morikoshi che sogni di diventare come il suo idolo, l’italiano Gianni Caproni. Nel 1922 Jiro assiste al terribile terremoto di Tokyo e viene assunto alla Mitsubishi per progettare un aereo rivoluzionario.

Negli Anni Venti le scoperte scientifiche rivoluzionano anche il mondo del cinema. Lo racconta The Artist di Michael Hazanavicious, al Sivori il 28 gennaio. A Hollywood nel 1927, un divo del cinema non riesce ad adeguare la sua carriera all’avvento del sonoro e viene dimenticato.

La vedova Winchesterdi Michael e Pieter Spierig, in programmazione il 4 febbraio, sposta l’asse al 1906 negli Stati Uniti e racconta la storia della donna che ha sposato l’inventore dell’omonimo fucile, ossessionata dalle vittime che ha fatto. Pochi anni dopo, nel 1912 a Londra, si sviluppa il movimento delle donne che si battono per la conquista dei diritti civili, fra cui il suffragio universale.

Il film Suffragette di Sarah Gavron (11 febbraio) racconta la storia di Maud Watts, operaia in una lavanderia industriale diretta da un uomo senza scrupoli che abusa quotidianamente delle sue dipendenti. Sarah diventa una militante della Women’s Social and Political Union, primo embrione di femminismo.

Ken Loach ne Il vento che accarezza l’erba(18 febbraio) descrive un fatto storico: nell’Irlanda del 1920 contadini e operai delle campagne si uniscono per contrastare gli uomini dell’esercito britannico sbarcati in forze sull’isola per impedire qualsiasi tentativo di rivendicazione dell’indipendenza.

Infine, il 25 febbraio, la rassegna chiude con C’era una volta a New Yorkdi James Gray, un film sull’emigrazione dall’Europa agli Stati Uniti. È la storia di Eva e Magda, due sorelle polacche che tentano la fortuna cercando di raggiungere la zia a Brooklyn. Sbarcano a Ellis Island nel 1920. Magda è malata e non ottiene in permesso di entrare negli Stati Uniti, Eva ci riesce ma incontra un losco impresario che sfrutta le immigrate in difficoltà coinvolgendole in attività ambigue o addirittura illegali.

Bio Sivori


L’atto di nascita del cinema Sivori porta la data 30 maggio 1896. Quel giorno i fratelli Auguste e Louis Lumière, un anno dopo avere proiettato il loro primo spettacolo nel seminterrato di un locale parigino (28 dicembre 1895, Salon indien del Grand Café, boulevard des Capucines), arrivano a Genova per la prima proiezione del cinematografo. L’arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat viene proiettato in una piccola sala di salita S. Caterina, futuro cinema Sivori. Così il cinema faceva il suo debutto in Italia.

C.S.

Su Redazione

Il direttore responsabile di GOA Magazine è Tomaso Torre. La redazione è composta da Alessia Spinola. Il progetto grafico è affidato a Matteo Palmieri e a Massimiliano Bozzano. La produzione e il coordinamento sono a cura di Manuela Biagini

Devi essere loggato per postare un commento Accedi

Lascia un commento